Yu-Gi-Oh! Dual

[AVVENTURA][SERIO][SHONEN][VM 13]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,884
    Location
    Sconosciuta

    Status
    Offline
    Lista Capitoli:


    Gallery:


    Dettagli sulla Fic:
    - Yu-Gi-Oh! Dual è ambientato a Domino City, in un meglio precisato tempo futuro;
    - La Fiction può essere vista come una serie anime indipendente dalle altre;
    - Per chi avesse intenzione di partecipare ad essa, è possibile farlo inviandomi un MP, con le seguenti restrizioni:
    - Essendo indipendente dalle altre serie anime, non si potranno usare carte che influiscono con la continuità di altri anime, come ad esempio Numeri, Signer Dragons etc.;
    - Non potete usare Deck utilizzati da altri personaggi della Fic;
    - Tra la continuità della trama e i personaggi interpretati dagli utenti, la prima ha la precedenza: Personaggi il cui ruolo mi costringerebbe a riscrivere la trama non potranno quindi essere accettati;
    - L'autore si scusa per tutte queste limitazioni, necessarie però per evitare che la trama, già complessa di suo, perda di significato;
    - Alcune carte avranno un effetto diverso da quello ufficiale;
    - Altre ancora saranno create dal sottoscritto, e costituiranno la maggior parte dei Deck dei personaggi principali;
    - Nella Fic vi saranno alcuni avvenimenti non adatti ai minori di tredici anni. In concordanza con il Regolamento della Sezione tale limite è stato trascritto nel sottotitolo del topic, ma il resto della Fan Fiction è adatta ad un pubblico di qualsiasi età



    Saga I - Domino City


    Capitolo 0 - Prologo

    ---



    Domino City, la città natale di Maximillion Pegasus e duellanti come Yugi Muto, Yusei Fudo e molti altri campioni di indiscussa potenza. Nonché arena di tornei quali Battle City, il World Racing Grand Prix e molti altri. In una parola: La capitale mondiale del Duel Monsters.
    E il Duel Monsters, oltre che uno sport, è anche un business. E dove ci sono soldi c'è sviluppo, cosicché Domino fosse diventata con gli anni anche una delle città tecnologicamente più avanzate del mondo. Vista da lontano molti la descrivono come un cono: Numerosissimi grattacieli sono concentrati nel centro della città, alcuni dei quali raggiungono e superano i cento piani. Poi man mano, spostandosi verso la periferia della città, questi si fanno più rarefatti e più bassi, fino ad arrivare alla zona più esterna della città formata quasi esclusivamente di case da uno o due piani.
    Probabilmente a questo punto molti di voi si staranno chiedendo perché siamo qui. Ebbene, fra meno di ventiquattro ore avrà ufficialmente inizio il Trentasettesimo Decennale. Questi ultimi sono tornei di Duel Monsters di portata mondiale organizzati ogni dieci anni dall'invenzione del gioco da parte di Maximillion Pegasus (sebbene come già sappiamo e come avremo modo di constatare nel corso della fic le creature a cui il gioco si ispira hanno un origine ben più antica) ai quali tradizionalmente può partecipare chiunque abbia un Deck. In essi il Campione Mondiale è chiamato a riconfermare il titolo, e tutti gli altri a conquistarlo. Apro una piccola parentesi: Pur non essendo gli unici tornei di importanza mondiale, sia dentro che fuori Domino, i Decennali sono sicuramente i tornei più grandi. Il vincitore guadagna quindi il titolo di Campione Mondiale di Duel Monsters. Tuttavia davanti a tale titolo (ufficiale) vi è un altro titolo, non ufficiale ma probabilmente ancora più ambito: quello di Re dei Giochi. Il titolo, appartenuto in origine a Yugi Muto, a partire dalla sua prima sconfitta ufficiale (avvenuta, ovviamente, dopo la fine della prima serie e quindi fuori dagli schermi dell'anime) per tradizione passa di mano in mano a chiunque riesca a sconfiggere in duello il precedente Re. Poiché un duellante di alto livello non poteva non partecipare ai Decennali, da molti definiti come "la più grande sfida per un duellante", col tempo tale titolo è andato a sovrapporsi a quello di Campione Mondiale.
    Chiusa questa parentesi sulla storia del Duel Monsters, torniamo a Domino City e al motivo per cui siamo qui. Sono attualmente in corso i festeggiamenti per il Trentasettesimo Decennale, ed è difficile non notarlo passando per le strade della città: I fuochi di artificio, dopo il botto, lasciavano nel cielo la forma di una carta, di mostri famosi o anche quella di un enorme 37. Nonostante fosse notte fonda, la città era praticamente illuminata a giorno dalle diverse luci colorate. Enormi ologrammi nel cielo, raffiguranti nella maggior parte dei casi draghi che si esibivano in possenti ruggiti, con tanto di spettacolari effetti sonori tanto realistici da farli sembrare quasi reali, contribuivano a creare un clima di festività che raramente era possibile respirare.

    ---


    Ci spostiamo adesso in una zona particolare della città, né in centro né in periferia. Qui gli edifici sono per la maggior parte palazzi di quattro o cinque piani, anche se non mancavano le villette con giardino. Più precisamente, ci troviamo in un ampio giardino, al centro del quale vi è un grande edificio dall'aspetto antico. Sulla facciata principale è possibile leggere una grande scritta dorata: "MUSEO NAZIONALE DEL DUEL MONSTERS". Una sola persona si aggirava nella zona: Dalla porta sul retro era appena uscito un uomo dagli atteggiamenti quantomeno furtivi: Indossava una giacca verde sotto la quale era possibile intravedere una maglia blu e un paio di jeans del medesimo colore. Ma se non c'era nulla di strano nel suo abbigliamento, ben più strano era il fatto che continuasse a guardarsi intorno, seppur in maniera relativamente discreta. La faccia era coperta da un passamontagna nero, mentre con la mano destra portava una valigetta. Se a questo aggiungiamo che era Martedì, giorno di chiusura per il museo, credo non rimangano molti dubbi sull'identità di tale persona.
    Appena accertatosi di essere solo, si sfilò il passamontagna: I capelli castani erano pettinati generalmente all'indietro, sebbene diversi ciuffi andassero anche sulla fronte. Gli occhi erano verdi, e sulle labbra era dipinto un leggero sorriso di soddisfazione.
    "Con questo colpo sto bene per un bel po'." pensò, confermando così di essere un ladro, cosa in fin dei conti piuttosto evidente. "Adesso devo solo andarmene. La polizia sarà qui a momenti, ma allora io sarò ..."
    Non riuscì tuttavia a completare quel pensiero. Una voce, proveniente dall'altro lato della strada, glielo fece interrompere di colpo. "Finalmente". La persona che aveva parlato era, nell'aspetto fisico, alquanto singolare: Sebbene la strada in questione fosse molto poco utilizzata, e di conseguenza illuminata solo dalla fioca luce di qualche lampione (i festeggiamenti pre-Decennale riguardavano soprattutto il centro della città e le strade principali), era ugualmente possibile notare che i suoi vestiti potevano essere definiti quantomeno singolari, sebbene la particolare illuminazione non ne lasciasse intravedere i dettagli. Altro particolare degno di nota era che i capelli, biondissimi, gli arrivassero alla vita. Tuttavia, poiché l'unica fonte di luce era un lampione alle sue spalle, era praticamente impossibile vederne il volto.
    "Ti stavo aspettando da un po'" continuò poi il misterioso individuo. "Chi sei?" chiese alla fine il ladro, sperando di scoprire l'identità del suo singolare interlocutore e, soprattutto, il modo in cui fosse venuto a conoscenza delle sue intenzioni di effettuare in colpo al museo. La risposta che ottenne, tuttavia, non conteneva la risposta a nessuna di queste domande: "Il mio nome non ha importanza" gli rispose, con tono freddo e distaccato. "Sarebbe più lecita la domanda contraria, ma io so perfettamente chi sei, Jack Hogan, per cui veniamo subito al sodo. Ti faccio una proposta: Tu mi consegni quella valigetta e te ne vai, e io in cambio..."
    "In cambio?" ripeté l'individuo che a quanto pare si chiamava Jack, ansioso di conoscere la proposta in questione.
    "In cambio io ti lascerò andare" fu la fredda risposta. Tutto Jack si sarebbe aspettato, tranne una simile minaccia. In fin dei conti, lui era armato e non avrebbe avuto troppi problemi a sbarazzarsi del suo misterioso interlocutore. O almeno così pensava. Ma attirare l'attenzione della gente in una situazione simile era l'ultima cosa che voleva.
    "Ti faccio una controproposta: Visto che siamo nel periodo giusto, che ne dici di risolvere la situazione con un duello? Se dovessi vincere tu avrai quello che desideri" avanzò Jack, sebbene fosse relativamente chiaro che non avrebbe mai rispettato i patti in caso di sconfitta.
    "Ti avevo proposto una soluzione conveniente per te, ma davvero ora mi stai semplificando il lavoro. Se vuoi la guerra, non sarò certo io a negartela"
    Subito dopo aver pronunciato queste parole, il misterioso sfidante di Jack alzò il braccio al cielo. Una luce lo avvolse, e subito dopo si condensò in uno strano Duel Disk a forma di ala. Il suo avversario, dal canto suo, agganciò il proprio Duel Disk al polso. "DUEL!" gridarono infine all'unisono, dando il via ufficiale alla loro sfida.
    LP Jack: 4000
    LP Ra: 4000
    "Inizio io. Pesco!" gridò Jack, dando ufficialmente il via al suo turno. "Prima di iniziare desidero che tu sappia una cosa. Non sottovalutare le mie capacità di duellante, perché potrebbe costarti molto caro. Do il via al mio turno con la Carta Magia Regole Antiche: L'effetto di questa carta mi permette di Evocare Specialmente un Mostro Normale di Livello 5 o superiore direttamente dalla mia mano. Scelgo quindi di Evocare Drago Nero Occhi Rossi!"
    A queste parole, sul Terreno di Jack apparvero numerose particelle di luce gialle, che in pochi istanti si condensarono nella forma di un drago completamente nero, il quale entrò in gioco con un possente ruggito (Drago Nero Occhi Rossi ATK: 2400).
    "Sfortunatamente essendo questo il primo turno del duello non mi è concesso dichiarare un attacco, ma ..." e qui un sorriso malizioso apparve sul suo volto "... se pensi che questo metta i tuoi Life Points al sicuro ti sbagli di grosso. Attivo la Carta Magia Esplosione di Fuoco infernale! Con questa carta, a condizione che controlli Drago Nero Occhi Rossi, posso infliggerti un danno pari al suo attacco. Vai, Drago Nero Occhi Rossi! Attacco Diretto!"
    Il drago di Jack generò all'interno della sua bocca una palla di energia rossa, che quindi scagliò contro il suo avversario. L'esplosione fu non poco violenta, ma con grande stupore di Jack quando la polvere si diradò notò che il suo avversario, che a quanto pare rispondeva al nome di Ra, non solo era rimasto in piedi, ma addirittura non aveva fatto nulla per pararsi dal colpo, rimanendo esattamente nella stessa posizione. (Ra LP: 1600)
    "Devo farti i miei complimenti. Nessuno prima d'ora è riuscito a rimanere in piedi dopo un attacco di Occhi Rossi. Procedo il mio turno con la carta Magia Magia conosciuta come Una Piuma di Fenice, il cui effetto mi consente di scegliere una carta nel mio Cimitero e di metterla direttamente in cima al mio Deck, a condizione di scartare una carta. Inutile dire che la mia scelta ricade su Esplosione di Fuoco Infernale. Purtroppo non potrò usarla in questo turno, ma sinceramente dubito che tu possa battermi in un turno solo. Non potendo fare altro, termino qui il mio turno" concluse infine, concludendo il suo turno e dando inizio a quello del suo avversario.
    "E' il mio turno. Pesco dal Deck" disse poi quest'ultimo, estraendo la prima carta del suo Deck e mostrandola successivamente al suo avversario. "La carta che ho pescato è Stella Auros, il ché mi consente di attivare il suo potere speciale: Quando passa dal Deck alla mano, mi è concesso Evocarla Specialmente sul mio Terreno".
    Come per il drago di Jack, sul Terreno di Ra si formarono tante particelle di luce che successivamente si condensarono in una piccola sfera bianca con decorazioni dorate, due occhi azzurri e due braccia tozze (Stella Auros ATK: 0).
    "E tu vorresti battere il mio Occhi Rossi con un cosino privo di punti di Attacco? Vado di fretta, per cui se vuoi puoi dichiarare direttamente la resa e farla finita qui" lo provocò il suo avversario, sebbene Ra non sembrò averlo nemmeno sentito.
    "Procedo dunque con l'Evocazione Normale di Stella Caporis, in Posizione di Attacco. Il suo potere speciale, inoltre, mi permette di chiamare un mostro Stella direttamente dal Deck; la mia scelta ricade su Stella Spartos"
    Sul suo Terreno si formò un buco dal quale lentamente uscì un guerriero dall'armatura argentea. Col braccio destro reggeva uno scettro del medesimo colore, e inoltre presentava un mantella di colore blu (Stella Caporis ATK: 1600). Quindi, lo stesso mostro alzo al cielo il suo scettro, la cui punta brillo di una strana luce celeste; in seguito a tale gesto, con l'animazione delle Evocazioni Speciali che ormai ben conosciamo, sul Terreno di gioco comparve un mostro dalla forma simile a quella di uno scudo; era principalmente di colore bianco con varie decorazioni in oro, aveva due braccia ai lati e in diverse sue parti era formato da quello che a prima vista era uno strano minerale simile al quarzo (Stella Spartos ATK: 100).
    "Procedo il mio turno con l'attivazione della Carta Magia Continua Luce Stellare, il cui effetto regala ai mostri "Stella" che controllo un bonus di 400 punti di Attacco. In più, come regalo extra, la mia Carta Magia aumenta di 1 anche il Livello dei mostri Tuner che controllo. E ora..."
    Il mostro Tuner Stella Auros, ora di Livello 2, si scompose in due anelli di energia, del diametro di circa due metri, che si disposero a formare una colonna alle spalle di Ra. Stella Caporis, dal canto suo si scisse in quattro sfere che si disposero allineatamente al centro di tale colonna. Subito dopo, una vera colonna di luce si formò alle sue spalle.
    "Le stelle del cielo formano le luce che illumina il cammino degli uomini: Evocazione Synchro! Appari, Emissario del Firmamento: Stella Gemnis!"
    Un'ombra si forma all'interno della colonna. E quando quest'ultima scomparve, l'ombra al suo interno si rivelò un guerriero rivestito interamente da un'armatura argentea. Fece istantaneamente un balzo verso il campo di gioco del suo controllore, dove tirò due fendenti orizzontali con la sua spada bilama, che impugnava con entrambe le mani. Il mostro Synchro di Ra fece così la sua comparsa sul Terreno di gioco (Stella Gemnis Lv: 6 ATK: 2200).
    "E poiché è un mostro Stella, Gemnis riceve quindi il bonus di ATK offerto da Luce Stellare. In più, si attiva ora il potere speciale di Stella Gemnis, con il quale posso equipaggiargli un mostro Stella di Tipo Psichico che controllo. Scelgo l'unico altro mostro sotto il mio controllo, ovvero Stella Spartos".
    La spada di Gemnis si dissolse in particelle di luce, e per contro Stella Spartos si trasformò in un'arma. Si trattava nello specifico di una lancia dorata, la cui punta era formata dello stesso minerale che componeva il corpo di Spartos, la quale venne saldamente impugnata da Gemnis (Stella Gemnis ATK: 2600).
    "E adesso che il mio mostro ha superato il tuo, decido di passare alla fase di battaglia: Stella Gemnis, attacca Drago Nero Occhi Rossi! Star Spartos Shot!"
    Dopo aver ricevuto l'ordine di attacco, il mostro di Ra spicco un grande salto, formando con la lancia una cicatrice che tagliava a metà il corpo del drago nemico, quindi con un altro salto tornò al punto di partenza. Dopo pochi secondi, il drago di Jack esplose, e il suo proprietario fu costretto a ripararsi il volto per l'esplosione (Jack LP: 3800).
    "Dannazione" pensò "è riuscito a distruggere il mio mostro. Sebbene l'ultima carta nella mia mano sia Mostro Resuscitato. In fin dei conti la vittoria è ugualmente mia"
    "Si attiva ora il potere speciale di Stella Spartos: Quando un mostro equipaggiato con essa distrugge un altro mostro in battaglia, l'avversario subisce un danno pari al suo attacco! Inoltre, grazie al proprio potere speciale, Gemnis può eseguire un secondo attacco in questo turno"
    "CHE COSA?!? E' uno scherzo vero?" imprecò il suo avversario, non riuscendo a capacitarsi della sua sconfitta sebbene fosse riuscito a mettere in atto la strategia del suo Deck senza nessuna difficoltà.
    Il mostro di Ra, dal canto suo, tirò due fendenti obliqui con la sua lancia, formando così una X in aria, e con la stessa lancia generò un'onda d'urto che la lanciò contro il suo nemico, del tutto impossibilitato a difendersi da un danno di 5000 punti.
    Quando colpì il bersaglio, il colpo generò un'esplosione tale da poter essere vista (e sentita) anche da chi non stesse assistendo al duello, sebbene la strada fosse deserta. Il vincitore si avviò quindi verso il vinto, ormai primo di sensi, ed aprì la valigetta, che gli stava accanto. Il suo contenuto era una carta, con però una caratteristica particolare: Era completamente bianca.
    Ma proprio in quel momento:
    "Voltati lentamente e porta le mani dietro la testa!"
    La persona che aveva parlato lo aveva fatto con un megafono. Insieme a lui c'erano altri quattro individui, tutti vestiti da poliziotto. E' facile capire come questi possano aver frainteso la situazione, visto che al momento del loro arrivo avevano trovato due uomini, di cui uno privo di conoscenza, e sapendo che c'era appena stato un furto, mai avrebbero pensato che il ladro era in realtà l'uomo sdraiato a terra.
    Ra, per nulla preoccupato dalla situazione si voltò verso gli agenti, anche se non lentamente come gli era stato imposto.
    "Potrei spiegarvi come stanno le cose ..." cominciò a parlare, rivolgendosi ai poliziotti con un tono per nulla preoccupato dalla situazione in cui si trovava. Mentre diceva queste parole, però, accadde un fatto che lasciò letteralmente basiti gli agenti: alle sue spalle cominciò a formarsi un vero e proprio "strappo" nell'aria. Quando il taglio ebbe raggiunto l'altezza di due metri circa, cominciò ad allargarsi, formando dopo pochi secondi un vero e proprio "buco" di forma circolare del medesimo diametro, dal cui interno fuoriusciva una strana luce bianca.
    "... ma non ho intenzione di farlo" concluse infine, facendo dunque qualche passo indietro entrando in quella specie di portale. Quando fu scomparso in mezzo alla luce, quella misteriosa porta, così com'era apparsa, scomparve, senza lasciare alcuna traccia se non lo sguardo incredulo dei cinque spettatori di quel fenomeno.

    Edited by Ipercubo - 2/3/2014, 10:56
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,884
    Location
    Sconosciuta

    Status
    Offline
    Capitolo 1 - Il Trentasettesimo Decennale

    ---



    Non si sentiva alcun rumore. Per terra era possibile osservare, in qualsiasi direzione si volgesse lo sguardo, macerie di quegli che un tempo erano edifici. Sebbene la luce fosse praticamente assente, le sagome indistinguibili di quelle che un tempo erano abitazioni avrebbero fatto rabbrividire qualunque essere umano si trovasse nella zona. Tuttavia, la sua attenzione sarebbe presto stata richiamata da un particolare ancor più lugubre e spettrale. Sarebbe bastato alzare lo sguardo per poter osservare un'enorme strappo che attraversava il cielo da parte a parte. Solo guardando ai lati di tale strappo si avrebbe potuto osservare il firmamento, o quel che ne rimaneva. Le poche stelle ancora accese e la luna pallida che si apprestava a tramontare era tutto ciò che rimaneva di ciò che un tempo meravigliava chiunque lo guardasse.
    L'unica fortuna di questo mondo era che ormai non c'era più nessuno ad ammirare un simile spettacolo. Né mai più ci sarebbe stato.
    Senza cambiare ambientazione, la nostra attenzione si sposta ora su due figure completamente avvolte dall'oscurità. La prima, alta sui sei metri, aveva uno strano nucleo luminoso al centro del petto, l'unica cosa distinguibile di quel paesaggio. L'altra aveva la forma e le dimensioni di un ragazzo, e con la testa alta fissava quel gigante. Ad un certo punto, quest'ultimo porto la mano in direzione del ragazzo, a davanti ad essa si generò una sfera di energia rossa. La fioca luce da essa emanata rendeva possibile osservare la scena con più precisione. La prima figura era principalmente nera con alcune parti rosse, confermando così la sua non appartenenza al genere umano. L'altra, il ragazzo, aveva i capelli castani spettinati. Alcuni ciuffi gli andavano sulla fronte e davanti agli occhi, anch'essi castani, coprendo parzialmente il sinistro. I ciuffi vicini alle orecchie arrivavano fin quasi alle guance. I suoi vestiti erano molto poco in tema con l'atmosfera da film horror che era possibile respirare in tale situazione: Egli indossava infatti un pigiama, azzurra con le maniche viola, sebbene la luce rossa lo facesse sembrare tutto viola.
    Il ragazzo non si muoveva. Alla fine, il gigante lanciò il colpo.

    ---


    Ci spostiamo ora in un luogo completamente diverso, ovvero quella che a priva vista sembrava la camera di un ragazzo. Guardando fuori dalla finestra si poteva osservare leggermente in lontananza una città in festa, piena di luci e con il cielo pieno di quelli che in apparenza erano enormi draghi e altri mostri, davanti ad un cielo stellato senza nuvole. Come avrete capito, non solo siamo ancora a Domino City, ma addirittura ci troviamo a poche ora di distanza dagli avvenimenti del Prologo, e a un istante da quelli di inizio capitolo. In quel momento, il ragazzo che dormiva in quella stanza si alzò di scatto. Guardò alla sua sinistra, dove c'era un piccolo dispositivo che proiettava a mezz'aria un vero e proprio "schermo virtuale" su cui era possibile leggere un orario: 4:12.
    "Di nuovo lo stesso sogno..." pensò il ragazzo, per poi ributtarsi fra le lenzuola del suo letto.
    ---
    Siamo sempre a Domino, circa quattro ore dopo. Un uomo, vestito da poliziotto, è seduto ad un tavolino davanti a un bar. Sul tavolino c'è una tazza mezza piena di un liquido marrone facilmente identificabile come caffè, vicina ad un piattino con delle briciole. Il poliziotto in questione è lo stesso che aveva parlato al megafono al misterioso Ra quella stessa notte, poco prima che quest'ultima si dileguasse con un sistema ancora ignoto.
    "Botole nel pavimento: Niente. Proiettori di ologrammi: Nada. Tecnologia aliena per il teletrasporto: Zero" pensò, mentre finiva il caffè nella tazza. "Ma come cavolo avrà fatto?"
    E interrompere i suoi pensieri ci pensò la voce di un uomo lì vicino: "Mi scusi...". Il poliziotto alzò lo sguardo dalla tazza, rivolgendolo alla persona che aveva parlato. Era un uomo piuttosto giovane, non gli si avrebbero dati più di ventiquattro anni. I capelli neri erano pettinati all'indietro, con l'eccezione di alcuni piccoli ciuffi che tuttavia non gli toccavano la fronte.
    "E' lei l'Ispettore Wheel?" continuò poi lo stesso individuo che aveva parlato. "La notizia si è sparsa subito eh? Mi dispiace amico, ma non possiamo divulgare nessuna informazione fino alla fine delle indagini. Non ci è concesso rispondere alle domande dei giornalisti" disse quindi il suo interlocutore, per poi fare l'ultimo sorso di caffè.
    "Mi dispiace ma temo di non essere un giornalista. Ho un documento, se le interessa." disse quindi, negando di essere un giornalista e porgendo quindi un documento all'Ispettore. Questo se lo portò davanti agli occhi per leggerlo, e dopo un po' i suoi occhi si fermarono a guardare un immagine. La fissò per diversi secondo, per poi abbassare istintivamente tale documento. Il perché di tale improvvisa reazione si capisce presto: Egli sputò immediatamente tutto il caffè che aveva in bocca, tanto era lo stupore per quello che aveva visto, per poi porgere il documento al suo interlocutore con entrambe le mani.
    "S-S-Sì? D-Desidera qualcosa? N-Non lo so la mia colazione la mia sedia il mio cappotto?" chiese quindi, senza prendere nemmeno un attimo per respirare, preoccupandosi di non far prendere freddo a quello che, molto evidentemente, doveva essere un superiore di Wheel. Ma molto superiore.
    "N-No grazie" rispose questi con aria leggermente imbarazzata per l'eccessiva reazione dell'Ispettore, il quale si stava già sbottonando la giacca. "Desidero solo avere informazioni sugli avvenimenti di ieri sera, come le ho già detto"
    "Uh? Oh s-sì. Assolutamente" gli rispose l'Ispettore, alzandosi e porgendo al suo molto superiore la sua sedia.

    ---


    Contemporaneamente, nella periferia di Domino, tre ragazzi apparentemente tutti della stessa età, ovvero quattordici-quindici anni circa, stavano camminando per le strade della città.
    Uno di essi aveva i capelli castani, con ciuffi che gli ricadevano sulla fronte, sulle orecchie, dietro il collo, alcuni verso l'alto, e gli occhi verdi. Indossava una maglia a maniche corte e un pantaloncino anch'esso corto, e camminava tenendo le mani dietro la testa. La seconda, una ragazza, era bionda, con i capelli che le arrivavano alle spalle, aveva gli occhi castani ed era vestita allo stesso modo del suo amico sopra descritto. Il terzo, infine, era in realtà lo stesso ragazzo che aveva avuto quel singolare sogno a inizio capitolo. Come i suoi amici portava una magia a maniche corte, bianca con uno strano motivo ad ingranaggi azzurri, ma diversamente dal loro portava una tuta, nera con alcune linee blu che la percorrevano verticalmente.
    "Ah, che bello passeggiare con questa piacevole brezza! Vero Kyle?" disse il primo dei tre, senza però ottenere risposta. "Terra chiama Kyle" continuò ironicamente, una volta notato lo sguardo basso del suo amico. Fu quindi la ragazza a prendere la parola: "Di nuovo quel sogno, non è vero?".
    Il ragazzo (o Kyle, che è il suo nome) alzò lo sguardo e lo posò sugli occhi della sua amica. "Ho controllato nei database delle Industrial Illusions, nei siti Internet più disparati... Niente! Quel mostro sembra non esistere".
    "Sicuro che sia un Duel Monster?" chiese l'amico, senza togliere le mani da dietro la testa. "Sicuro di chiamarti Noah?" fu la risposta ironica di Kyle, che evidentemente sapeva cosa aveva sognato.
    "A questo punto non rimane che una soluzione: Te lo sei immaginato. Mettiti il cuore in pace" concluse Noah, con un leggero sorriso.
    Vedendo che Kyle stava guardando il suo amico in maniera poco piacevole, la ragazza decise di intervenire per evitare lo scontro armato: "Scusate, sbaglio o non siamo qui per discutere su chi ha sognato cosa? Vi siete dimenticati che giorno è oggi?"
    A quelle parole Kyle ritrovò subito il buonumore: "Fra otto giorni è il trecentosettantasettesimo anniversario della nascita del Duel Monsters, e quindi oggi..."
    "E quindi oggi inizia il Trentasettesimo Decennale!" concluse la frase Noah. Bastò quel pensiero per far riappacificare i due contendenti. D'altronde entrambi ricordavano bene il Trentaseiesimo Decennale, sebbene allora avessero solo quattro anni.
    "Già. A proposito, miei cari Noah ed Emily, vi ricordate il giorno del trecentosessantesimo anniversario, il giorno della finale del Trentaseiesimo Decennale?" cominciò a stuzzicare Kyle.
    "Ancora con questa storia? SI, ME LO RICORDO! Io e Noah tifavamo per il precedente Campione Mondiale, Cameron Brown, e tu per Edward Smith" gli rispose Emily.
    "E chi vinse?"
    "Vinse Edward Smith, e da dieci anni ci torturi con questa storia! Avevi ragione tu, contento?"
    "Moltissimo, Emily cara. D'altra parte..."
    "Non per fare il guastafeste ..." si intromise Noah, guardando un piccolo "schermo virtuale" proiettato da un dispositivo simile ad un orologio che teneva in mano. "... ma mancano 21 secondi all'inizio del discorso, e la piazza più vicina è a cinque minuti da qui"
    Emily si passò la mano dietro la testa, rifletté un attimo e poi disse: E' impossibile tentare di raggiungere la piazza in così poco tempo. Temo che ci toccherà vederlo qui" e dopo aver detto questo estrasse dalla tasca un congegno del tutto identico a quello di Noah e, dopo aver premuto qualche pulsante, lo posò a terra. I tre fecero qualche passo indietro, e dopo alcuni secondi questo proiettò a mezz'aria un altro schermo virtuale (molto comuni a Domino, come avrete capito), ben più grande però di quello su cui Noah aveva letto l'orario. Sullo schermo vi era un uomo sulla cinquantina, vestito in abiti formali; sullo sfondo si poteva vedere una grande scrivania, e dietro di essa una finestra dalla quale si potevano vedere tetti di grattacieli e solo in lontananza si poteva scorgere il suolo. La persona in questione era infatti il Sindaco di Domino, che ogni Decennale faceva un discorso ai cittadini. Parlava dal suo ufficio, all'ultimo piano del CBMD (Centro della burocrazia e della Magistratura di Domino), un enorme grattacielo di centocinquanta piani dove avveniva tutto ciò che aveva a che fare con la burocrazia.
    "Cittadini di Domino" cominciò a parlare "è con profondo sentimento che mi rivolgo a voi, per la prima volta nella mia carriera, in un'occasione così importante. Per questa ragione non esito oltre a dare ufficialmente il via al simbolo della competizione e del confronto sociale: Il Trentasettesimo Decennale! Nella prima fase, avrete l'intera città come arena. Per passarla dovrete sfidare gli altri partecipanti, e vi invito a dare il meglio di voi stessi perché in caso di sconfitta sarete immediatamente eliminati. Questa avrà termine fra tre giorni, dopo i quali i trentadue giocatori con il maggior numero di vittorie passeranno alla seconda fase del torneo. Inoltre, se trentadue partecipanti dovessero ottenere almeno sei vittorie ciascuno, la prima fase avrebbe ugualmente termine. Infine, se doveste rimanere solo in trentadue, anche in questo caso terminerebbe. Per evitare scorrettezze e antisportività, non potrete togliere il bracciale che conta le vittorie fino alla fine del torneo. Inoltre se verrete sfidati a duello non potrete rifiutare, pena la squalifica. Come sapete le regole cambiano di fase in fase e verranno svelate gradualmente, ergo non mi è concesso indicarvi ciò che aspetterà chi oltrepasserà la prima fase. Una cosa però ve la posso dire: Buona fortuna e che vinca il migliore"
    Appena ebbe finito di parlare, lo schermo scomparve istantaneamente.
    "Peccato, avrei voluto seguire il discorso in piazza come tutti" disse Noah, per poi allacciarsi il bracciale al polso, facendo sentire un suono simile ad uno scatto. "Ecco fatto, ora questo affare non si può più togliere"
    Emily mimò i suoi gesti, seguita a ruota da Kyle.
    "Signori ..." disse Noah rivolto ai suoi compagni "... Il Trentasettesimo Decennale ha inizio".

    ---


    Ci spostiamo ora nell'ufficio del Sindaco, al centocinquantesimo piano del CBMD. In questo istante il Sindaco aveva da poco terminato il suo discorso, trasmesso tramite gli schermi virtuali in tutte le piazze di Domino, oltre che in TV e via Internet. La porta automatica si aprì, facendo entrare un uomo vestito da agente di Polizia. Il Sindaco, che il quel momento stava guardando dalla finestra, si voltò e disse, dopo aver dato un'occhiata al suo interlocutore: "Ispettore Wheel, se non erro"
    "Esattamente. Sono venuto qui per parlarle di una questione che ritengo piuttosto urgente. Riguarda gli avvenimenti di ieri sera"
    Un brivido freddo salì per la schiena del Sindaco, che poi chiese, con finta indifferenza: "Si riferisce al furto al museo, per caso?
    "Precisamente. Ho motivo di pensare che la cosa sia molto più seria di quanto non appaia"
    Un'altro brivido per il Sindaco. "E cosa glielo fa pensare, di preciso?"
    "Beh, ecco, è piuttosto ridicolo, ma... Questo non glielo posso dire" disse l'Ispettore, con un leggero imbarazzo per l'aver appena detto una cosa del genere.
    "Cosa vuole che io faccia, se non so nemmeno cosa le fa pensare ciò?"
    Questa domanda sarebbe stata l'ultima a cui l'Ispettore avrebbe voluto rispondere. Dopo un attimo di indecisione, si avvicinò al Sindaco e gli sussurrò qualcosa all'orecchio. Questo, dopo averlo ascoltato, si tirò istantaneamente indietro e gli rispose: "COSA? Mi sta prendendo in giro? La avviso se è uno scherzo io...", evidentemente non molto contento di ciò che gli era appena stato sussurrato.
    "Uno di loro mi si è avvicinato stamani. So che non dovrei dirglielo ma..." spiegò, lasciando però la frase in sospeso. Il suo interlocutore si passò una mano sul volto, per poi chiedere all'Ispettore di lasciare la stanza. Quando fu rimasto solo, a mezz'aria si generò nuovamente uno schermo virtuale, raffigurante il volto di un uomo dall'età compresa fra i diciotto ei trent'anni, il quale però non permetteva di dare un numero più preciso. Aveva gli occhi di un verde acceso; I suoi capelli, marroni, sembravano avere una tendenza ad andare verso l'alto, sebbene alcuni gli andavano sulla fronte, mentre quelli vicino alle orecchie gli arrivavano persino alle guance. Aveva inoltre una grossa cicatrice sulla guancia sinistra.
    Fu il Sindaco di Domino City a parlare per primo: "Grande Zaker, temo che ci siano alcuni imprevisti con la riuscita del piano. In primo luogo, come già saprai, il mercenario che avevo assoldato per il furto ha fallito" e dopo aver pronunciato queste parole, si fermò per aspettare la reazione del suo interlocutore. Questa, però, fu l'esatto opposto di quello che si sarebbe aspettato.
    "Non preoccuparti" gli rispose Zaker "Se fosse stata realmente mia intenzione rubare quella carta, sta pur certo che ora sarebbe nelle mie mani"
    Il Sindaco rimase non poco stupito dall'inaspettata risposta, tuttavia, dopo alcuni secondi, riprese a parlare: "Comunque il problema principale è un altro. Quelle persone di cui ti avevo parlato devono aver scoperto qualcosa. Uno di loro è arrivato a Domino proprio stamattina per indagare sul furto di ieri sera"
    "Questo è un problema, ma non c'è alcuna possibilità che questo interferisca con il mio piano"
    "Sì invece. Sono qui per il furto, ma se scoprissero che cosa c'è dietro potrebbero benissimo annullare l'intero torneo. Rientra perfettamente nelle loro possibilità, e io non potrei fare nulla per fermarli. Nemmeno l'Imperatore potrebbe. Né lo vorrebbe"
    L'individuo al di là dello schermo pensò per due secondi e poi disse: "Se davvero costituiscono una minaccia tanto grave manderò qualcuno a tenerli d'occhio. Le mie priorità, e i miei nemici, sono ben altri in questo momento" e detto questo lo schermo svanì, chiudendo così la conversazione. Lasciamo ora l'ufficio del Sindaco, il cui proprietario non era molto fiducioso nell'ottimismo di Zaker, per andare nel luogo dove si trova quest'ultimo, e da dove ha partecipato alla conversazione. Si tratta di una stanza enorme, se stanza si poteva chiamare; La parete erano di un colore indefinibile fra il nero e il viola, così come il pavimento. delle altre tre pareti non vi era traccia, dal momento che l'unica visibile sembrava continuare all'infinito. Il pavimento, invece, una fine ce l'aveva, oltre la quale vi era un abisso anch'esso apparentemente senza fondo. Il pavimento stesso era in realtà niente più di un semicerchio, col diametro a contatto col muro e la semicirconferenza a strapiombo sull'abisso infinito. In questo luogo, oltre ovviamente a Zaker, non vi era nulla più che un trono vuoto, del medesimo colore di parete e pavimento, a contatto col muro e innalzato da alcuni gradini, quattro per l'esattezza.
    Nel muro, alla destra del trono, improvvisamente si delimitò il confine di un rettangolo, il quale scomparì poco dopo in una moltitudine di particelle viola, rivelandosi così di essere una porta. Zaker vi entrò, ritrovandosi così all'interno di un'altra stanza. Una vera, con quattro pareti, un pavimento e un soffitto. Al centro di essa vi era uno strano oggetto, all'apparenza di natura scientifica, riempita di quella che a prima vista si direbbe acqua.
    "Quegli impiccioni non riusciranno ad interferire con i miei piani. E nemmeno Quasar ci riuscirà. Affrontatevi pure nel Trentasettesimo Decennale; il vero vincitore sarò io"
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,884
    Location
    Sconosciuta

    Status
    Offline
    Capitolo 2 - Kyle, il Duellante Musicista

    ---



    Periferia di Domino, circa dieci minuti dopo l'inizio del torneo. Sebbene molto meno che nel centro della città, anche qui in qualsiasi direzione si volga lo sguardo vi sono duellanti di tutte le età che si scrutano l'un l'altro, cercando di trovare i più deboli fra di essi. Non tutti però prendono la competizione in questo modo. C'è anche chi aspetta che gli altri lo sfidino seduto su di una panchina. E c'è chi si guarda intorno per immergersi in quel clima di festa e di sportività, attendendo che la Divina Provvidenza procuri loro un avversario. Inutile dire dove vanno collocati i nostri tre amici, vero?
    "Cosa darei perché tutti i giorni siano come questo!" esclamò Kyle, che era sì emozionato dall'idea di partecipare ad un Decennale, ma non teso come la maggior parte degli altri partecipanti.
    "Forse dovremmo andare a cercare un avversario anziché rimanere qui a passeggiare" cominciava a preoccuparsi Emily, che non condivideva del tutto il sistema dei suoi due amici.
    "Rilassati" intervenne dunque Noah "Quando ti ricapiterà un'occasione come questa? Ci sono duelli ovunque ti giri. Quanto a..."
    Non riuscì però a completare la frase, in quanto la sua attenzione fu catturata da qualcos'altro. Verso di lui, infatti, stava un ragazzo sui tredici anni, inseguito a sua volta da un bambino di otto anni circa. Poiché il primo dei due stava guardando in ogni direzione fuorché avanti a lui, inevitabilmente andò a sbattere contro un membro del gruppo, per la precisione Kyle, che stava più avanti.
    Il tizio, rialzatosi immediatamente, ricominciò subito la sua corsa senza dire niente.
    "Scusa se ti fo fatto sbattere" gli disse Kyle, ironicamente visto che in teoria sarebbe stato l'altro a doversi scusare.
    "QUEL TIZIO MI HA RUBATO IL DECK!" gridò all'improvviso il bambino, facendo incupire subito il volto di Kyle, tuttora a terra, e dei suoi amici. Un gesto come questo sarebbe stato a dir poco orribile anche in condizioni normali. Ma considerando il periodo, e soprattutto che la vittima era un bambino, quel gesto era semplicemente vergognoso.
    All'improvviso...
    SBUMMM!!!
    L'inseguito cadde di nuovo, dando una sonora craniata contro l'asfalto. Stavolta a farlo cadere non fu un incidente, bensì uno sgambetto.
    "Ahi, che male! Chi di voi mi ha fatto lo sgambetto, eh?" chiese appena si fu rialzato, guardando in direzione di Kyle e Noah.
    "Sono stata io. Ebbene?"
    A rispondergli fu tuttavia Emily, che non era esattamente il tipo di ragazza docile e indifesa che si è abituati a immaginare. Anzi, probabilmente era la meno indifesa dei tre.
    Ma prima che l'interpellato potesse rispondere, Kyle prese la parola: "E' vero quello che dice questo bambino?"
    "No, non è vero" gli rispose il tredicenne "Semplicemente non avevo il tempo di sfidarlo, poiché andavo di fretta, ma poiché il risultato di un'eventuale sfida sarebbe stato scontato, ho deciso di saltare l'inutile fase del duello. Ma poiché così facendo non potevo registrare la mia vittoria, ho preso il suo Deck in cambio"
    Chiaramente i suoi discorsi non avevano il benché minimo senso, ma ebbero l'effetto di far arrabbiare Kyle più di quanto non lo fosse già.
    "Emily mi perdonerà se le rubo un avversario: Ti sfido a duello!"
    A queste parole il duello inizio automaticamente, senza aspettare il consenso dello sfidato, in quanto questo non avrebbe comunque potuto rifiutare, secondo le regole del torneo. A mezz'aria apparve uno schermo virtuale con i Life Points di entrambi i giocatori: "LP Kyle: 4000 - LP Bryson: 4000"
    "Molto bene, ho fatto trenta, farò trentuno. Sarà un vero piacere prendermi anche il tuo deck. E poiché sono stato sfidato, inizio io: Pesco!" disse quindi, dando ufficialmente inizio al duello e al suo turno.
    "Evoco Normalmente Capitano Saccheggiatore, attivando così il suo potere speciale: Quando questa carta viene Evocata Normalmente, io posso Evocare Specialmente un mostro di Livello 4 o inferiore dalla mia mano. Io scelgo un'altra copia di Capitano Saccheggiatore"
    Si formò un buco nel terreno, da quale fuoriuscì un guerriero in armatura verde, con due spade e un mantello. Subito dopo si formarono delle particelle di luce che si condensarono nella forma di un altro guerriero, del tutto identico al precedente. (2x Capitano Saccheggiatore ATK: 1200)
    "E qui arriva il bello: Se controllo Capitano Saccheggiatore il mio avversario non può scegliere altri mostri di Tipo Guerriero come bersaglio di un attacco. Poiché egli appartiene proprio a quel Tipo, una copia di Capitano Saccheggiatore protegge l'altra e viceversa. In breve, non puoi attaccarmi. Il duello è appena iniziato e tu sei già con le spalle al muro. Posiziono due carte coperte e termino il mio turno." disse Bryson, concludendo il suo turno.
    "Lo sai, quasi quasi mi sento in colpa verso Emily: Le ho sottratto un avversario facile come pochi" disse Kyle, provocando il suo avversario. "E' il mio turno: Pesco! Evoco Normalmente Esercito Astrale di Sirio"
    Dal buco formatosi sul terreno fuoriuscì un guerriero Astrale principalmente bianco. La parte inferiore del suo corpo era praticamente assente, mentre sul petto aveva incastonate quattro gemme verdi. Sulle spalle aveva una specie di protezione dorata, che arrivava fino al fondo del suo corpo. Le braccia, inoltre, erano dello stesso colore. (Esercito Astrale di Sirio ATK: 1400)
    "Si attiva ora il potere speciale di Sirio, grazie al quale una volta per turno posso effettuare un'Evocazione Normale addizionale per un mostro "Astrale". Scelgo quindi di Evocare Esercito Astrale di Vega"
    Sul terreno si formò un altro buco, dal quale fuoriuscì un mostro simile al precedente: Come lui era privo di gambe, e come lui aveva braccia e spalle dorate. Le gemme sul suo petto, tuttavia, stavolta erano viola. (Esercito Astrale di Vega ATK: 1300)
    Subito dopo, sul terreno di Kyle si formo un portale dall'apparenza "galattica".
    "Ed ora, con i miei due mostri, entrambi di Livello 4, costruisco una rete di Sovrapposizione: Evocazione Xyz! Direttore d'orchestra, appari: Il Djinn della Sinfonia, Maestroke!"
    I due mostri di Kyle si tramutarono in luci, l'una verde e l'altra viola, le quali penetrarono nel portale; subito dopo, dal suo interno si propagò un'esplosione multicolore. Ne fuoriuscì un guerriero vestito con un elegante completo nero. Indossava un paio di guanti bianchi, ed era armato di un fioretto. Sul cappello era raffigurato lo stemma dei Djinn: Un'ottava con il volto demoniaco. Il mostro di Kyle eseguì dunque alcuni movimenti col suo fioretto, i quali però più che colpi di spada sembravano i movimenti che fa un direttore d'orchestra. Maestroke fece così la sua comparsa sul Terreno di gioco. (Maestroke il Djinn della Sinfonia ATK: 1800)
    "Ed adesso, poiché controllo un mostro Djinn, posso attivare dalla mia mano la Carta Magia Continua Tamburo da Guerra dei Djinn, di cui attivo il potere speciale: Una volta per turno, se controllo un mostro Djinn, posso Evocarne Xyz un altro dal mio Extra Deck utilizzando come unico Materiale Xyz un mostro nella mia mano. Scelgo quindi di utilizzare Esercito Astrale di Rigel"
    Sul terreno di Kyle comparve un tamburo con un volto demoniaco e due braccia, ognuna delle quali reggeva un battente; Anche su di esso era presente lo stemma dei Djinn. Questo inizio quindi a battere a battere sé stesso a un ritmo di quattro colpi. Sul terreno si formò quindi un portale dall'apparenza "galattica"; una delle carte nella mano di Kyle si tramutò in una luce arancione, la quale penetrò all'interno del portale, generando un'esplosione multicolore.
    "Con quest'unico mostro creo una rete di sovrapposizione: Evocazione Xyz! Appari, Djinn della Chitarra: Muzurhythm!"
    Dall'esplosione fuoriuscì un chitarrista dall'apparenza demoniaca: La sua pelle era viola, ed indossava un completo di colore giallo-arancione. Il suo volto era coperto da un cappello del medesimo colore, da quale fuoriusciva un paio di corna e sul quale era presente una spilla raffigurante lo stemma dei Djinn, ma era ugualmente visibile una rosa che, con tutto probabilità, stringeva fra i denti. Stringeva una chitarra con due manici, e ne aveva una seconda dietro la schiena. Muzurhythm fece la sua entrata in scena con un assolo di chitarra, e solo allora il Tamburo da Guerra smise di battere (Muzurhythm il Djinn della Chitarra ATK: 1500).
    In più adesso si attiva il potere speciale di Maestroke: Una volta per turno, staccando un'Unità Sovrapposta, posso scegliere 1 mostro scoperto che controlli e metterlo coperto in Posizione di Difesa. E poiché l'effetto di Capitano Saccheggiatore non può attivarsi se è coperto, l'altra copia rimane indifesa.
    Una delle due lucciole che volavano attorno a Maestroke venne assorbita dalla punta del suo fioretto. Subito dopo, il Djinn della Sinfonia iniziò ad agitarlo come fa un direttore d'orchestra, facendo così sparire uno dei due Capitani Saccheggiatori e lasciando al suo posto l'ologramma di una carta coperta posizionata orizzontalmente.
    "No! La mia barriera! Maledizione!" incominciò ad imprecare Bryson, la cui unica protezione era appena andata in fumo.
    "Muzurhythm, attacca la carta coperta!"
    Ricevuto l'ordine di attacco, il Djinn della Chitarra incominciò a suonare il proprio strumento. La musica fuoriuscì sotto forma di note musicali, più precisamente ottave delle fattezza demoniache, uguali allo stemma dei Djinn, le quali andarono a schiantarsi contro la carta coperta, distruggendola.
    Ed ora, Maestroke, attacca Capitano Saccheggiatore! Symphony Blast!"
    Il direttore d'orchestra, si scagliò contro l'unico mostro di Bryson, puntando il suo fioretto contro di esso. Ma stavolta le cose non andarono altrettanto bene per il duellante musicista. "Attivo la carta coperta Potenziamento dell'Ego! essa mi permette di aumentare l'ATK di un mostro che sta combattendo di ben mille unità. Ovviamente io potenzio Capitano Saccheggiatore"
    Il mostro di Bryson aumentò leggermente di dimensioni, e quindi deviò il colpo nemico con la spada, per poi slanciarsi contro di esso per finirlo (Capitano Saccheggiatore ATK: 2200). Ancora una volta, però:
    "Attivo il potere speciale di Muzurhythm: Quando un Djinn che controllo attacca, staccando un Unità Sovrapposta, l'attacco di quel mostro raddoppia" (Meastroke il Djinn della Sinfonia ATK: 3600)
    "Cosa!? Mi stai prendendo in giro?" si meravigliò Bryson, stupito dal fatto che il suo avversario avesse sempre una contromossa pronta ad ognuna delle sue strategia. Prima aveva bloccato il lock di Capitano Saccheggiatore, e adesso ha vanificato l'effetto della sua trappola (che in realtà era una Magia Rapida).
    Il Djinn della Chitarra ricominciò a suonare, producendo delle note che si andarono a schiantare sul mostro nemico, bloccandone l'avanzata. Subito dopo, il direttore d'orchestra finì ciò che aveva iniziato, tirando un fendente orizzontale che distrusse il bersaglio (Bryson LP: 2600).
    "Termino il turno" disse infine Kyle, ponendo così fine al suo turno.
    "Ti farò pentire di avermi sfidato. E' il mio turno! Pesco! Evoco Normalmente Gagagigo in Posizione di Attacco. Quindi attivo la Carta Trappola Ultima Offerta, che, al costo di 500 Life Points, mi permette di effettuare un'Evocazione Normale addizionale. Io ne pago mille, così da poter Evocare altre due copie di Gagagigo!"
    Sul terreno di Bryson si formò un buco dal quale fuoriuscì un rettile verde simile ad una lucertola. Subito dopo, altri due mostri identici al primo comparvero nello stesso modo (3x Gagagigo ATK: 1850) (Bryson LP:1600).
    "Passo quindi alla fase di battaglia: Gagagigo, attacca Maestroke!"
    Il mostro di Bryson si slanciò contro il Djinn della Sinfonia, il quale però assorbì la sua ultima Unità Sovrapposta all'interno del fioretto, per poi usare quest'ultimo per parare il colpo di Gagagigo (Kyle LP: 3950).
    "Si attiva ora il potere speciale di Maestroke: Se un Djinn che controllo sta per essere distrutto, posso invece staccare un'Unità Sovrapposta da esso" spiegò Kyle, esplicitando il modo in cui è riuscito a cavarsela con soli 50 danni.
    "Ma così facendo hai usato l'ultima Unità di Maestroke. Essendo stato Evocato con un unico Materiale Xyz, attualmente anche Muzurhythm ne è sprovvisto, e io ho altri due Gagagigo pronti all'attacco. Andate!"
    A quell'ordine, le altre due copie di Gagagigo eseguirono lo stesso attacco che il loro compagno aveva effettuato poco fa, distruggendo entrambi i Djinn (Kyle LP: 3550). Subito dopo, sul terreno di Bryson si aprì un portale dall'apparenza "galattica"; i tre Gagagigo si tramutarono in luci verdi e penetrarono al suo interno, generando così un'esplosione multicolore.
    "Ed ora, con questi tre mostri, io creo una rete di sovrapposizione. Evocazione Xyz! Compari, Creatore di Legami: Gagagigo il Rinato!"
    Da quest'ultima esplosione fuoriuscì un maestoso rettile, all'apparenza una versione evoluto di Gagagigo. Come infatti era, saltando però gli stadi di Giga Gagagigo e Gogiga Gagagigo. La sua pelle era di colore verde, ma la sua lunga coda, cos' come pure le spalle, il petto, gli avambracci e le gambe, erano placcati d'argento, con diverse decorazioni in oro. Quelle dietro la schiena, in particolare, ricordavano piccole ali. Il suo muscoloso corpo, poi, era percorso da linee rosse che, unite allo sguardo fiero e indomito, gli davano un'aria regale (Gagagigo il Rinato ATK: 2950).
    Davanti all'aria maestosa del nuovo Gagagigo, persino Kyle dovette ammettere di aver sottovalutato il suo avversario.
    "Avendo oramai terminato la Battle Phase, non mi resta che terminare il mio turno" disse infine Bryson, ponendo fine al suo turno.
    Bryson LP: 2600
    Kyle LP: 3550
    "Molto bene. Adesso è arrivato il mio turno: Pesco dal Deck!" esclamò il duellante musicista, estraendo la prima carta del suo Deck e dando così inizio al proprio turno.
    "Evoco Normalmente Esercito Astrale di Rigel, di cui attivo il potere speciale. Quando questa carta viene Evocata Normalmente, mi è concesso richiamare un mostro "Astrale" direttamente dal mio Cimitero. Io scelgo una seconda copia di Rigel"
    Sul terreno di Kyle si formò un buco dal quale fuoriuscì un mostro di fattezze simili a quella dei due precedenti Eserciti Astrali. Tuttavia, se Sirio aveva un aspetto più lineare e Vega uno più fluido, Rigel era squadrato, e al posto delle placche sulle spalle egli aveva un paio di ali, anch'esse metalliche e dorate. Infine, le gemme che aveva sul petto erano arancioni. Subito dopo, si formarono delle particelle di luce che condensarono nella forma di un mostro identico a colui che l'aveva chiamato.
    "Sovrappongo ora i miei due mostri, entrambi di Livello 4. Con essi io costruisco la rete di Sovrapposizione Xyz. Appari, Djinn del Pianoforte: Musisol!"
    I due mostri di Kyle si trasformarono in lucciole arancioni che penetrarono nel portale, il quale esplose subito dopo in un'esplosione multicolore. Da questa usci uno strano pianista dalle fattezza demoniache: La sua pelle era blu ed indossava un lungo completo rosso, abbottonato per mezzo di bottoni del medesimo colore, ma una tonalità più accesa, che gli arrivava sino ai piedi, ai quali portava un paio di scarpe eleganti. Indossava un cappello anch'esso rosso, sul quale era presente una spilla con lo stemma dei Djinn e, come per Muzurhythm, gli oscurava completamente il volto, nel quale tuttavia brillavano due occhi azzurri. davanti a lui fluttuava un pianoforte di legno, anch'esso raffigurante lo stemma dei Djinn. Musisol fece così la sua apparizione sul terreno di gioco (Musisol il Djinn del Pianoforte ATK: 2000)
    "E, ancora una volta, attivo l'effetto di Tamburo da guerra dei Djinn: Se controllo un mostro Djinn posso Evocarne Xyz un altro dal mio Extra Deck utilizzando un mostro nella mia mano come unico Materiale Xyz; io scelgo Esercito Astrale di Vega"
    Una delle carte nella mano di Kyle si tramutò in una luce viola che penetrò nel varco appena formatosi. Da esso fuoriuscì l'unico membro femminile del gruppo dei Djinn, nonché l'unica a non portare un cappello: Ella era armata di un'enorme tromba su cui era seduta, e che raffigurava lo stemma dei Djinn. Indossava un paio di stivaletti bianchi e una gonna rosa, e dai suoi capelli verdi fuoriuscivano due piccole corna viola (Melomelody il Djinn della Tromba ATK: 1400).
    "Si attiva ora il potere speciale di Melomelody: Una volta per turno, staccando un Unità Sovrapposta, posso permettere ad un mostro "Djinn" che controllo di attaccare due volte; io scelgo Musisol, a cui ordino di attaccare Gagagigo il Rinato"
    "Ma ..." intervenne Bryson "... il tuo mostro è più debole di Gagaigo. Cosa pensi di..."
    Egli però si fermò non appena ebbe visto che dietro Musisol vi era un altro mostro: Muzurhythm. Kyle prese quindi la parola per eliminare i dubbi del suo avversario: "Attivo il potere speciale di Musisol: Una volta per turno, staccando un Unità Sovrapposta, Musisol può scegliere l'effetto di un Djinn sul mio Terreno o nel mio Cimitero e farlo suo. Io scelgo appunto Muzurhythm, il cui effetto mi consente di raddoppiare il valore di Attacco di un mostro Djinn che controllo. Quindi, se non hai altre domande, vai Musisol! Sol Shot!"
    A quest'ordine, Musisol premette uno dei tanti tasti del suo pianoforte, a fianco al quale c'era scritto "Chitarra", quindi si slanciò in avanti per poter sferrare la sua offensiva. Dietro di lui, Muzurhythm produceva ottave dalle fattezze demoniache suonando la sua chitarra, ottave le quali si andavano a schiantare contro Gagagigo (Musisol ATK 4000) (Bryson LP: 1550).
    "Melomelody, sferra ora un attacco diretto!"
    Il Djinn della Tromba fece uscire dal suo strumento note dall'ormai noto aspetto che colpirono direttamente Bryson, obbligandolo a coprirsi il volto col braccio (Bryson LP: 150)
    "E adesso, grazie all'effetto di Melomelody, Musisol potrà attaccare nuovamente. Vai, Djinn del Pianoforte, attacca! MELODY... SOL... SHOT!!!!!!!"
    Il mostro di Kyle, potenziato sia dall'effetto di Melomelody che da quello di Muzurhythm, incominciò a suonare il proprio strumento generando un fascio di note, e così fecero anche i Djinn della Tromba e della Chitarra. Questi tre fasci andarono a colpire tutti e tre lo stesso punto, ma non Bryson, bensì il terreno a circa cinque metri da lui. Successivamente, alzando il tiro, quella tempesta musicale raggiunse il suo obbiettivo, il quale fu violentemente sbalzato in aria, atterrando una decina di metri più in là.
    Kyle LP: 3550
    Bryson LP: 0
    Winner: Kyle

    ---


    Ci spostiamo ora in un altro luogo, una stanza ampia e ben arredata. A mezz'aria vi era uno schermo virtuale che mostrava la stessa scena vista poco fa, ossia Kyle che vinceva il suo primo duello. A guardarlo vi erano due individui: Il primo di essi non era altri che Ra, che abbiamo già incontrato nel prologo. Diversamente, però, ora il suo aspetto era ben visibile: I lunghi capelli biondi gli arrivavano più o meno all'altezza della vita, o poco più in basso. La cosa interessante era che questi avevano tutti la stessa, medesima lunghezza, non uno che fosse più lungo di un altro; altre due ciocche di capelli gli ricadevano davanti alle orecchie, arrivando stavolta poco più in basso delle spalle. Assomigliava, in conclusione, alla forma umana di Misael, senza però quello strano ciuffo sul lato sinistro del volto. Le scarpe, bianche, presentavano qualcosa di simile ad una gemma incastonata al centro, senza però mostrare lacci, strappi o qualcosa del genere; i suoi pantaloni, del medesimo colore, arrivavano abbastanza in basso da non lasciar intravedere il punto in cui finiva la scarpa e iniziava la pelle. Indossava una giacca anch'essa bianca, con qualche decorazione azzurre, le cui maniche gli arrivavano fino alle mani, coperte da un paio di guanti sempre bianchi. La giacca, tuttavia, a prima vista non si sarebbe definita tale, in quanto fatta di un materiale all'apparenza molto sottile. Non aveva, inoltre, bottoni o zip, e di conseguenza era aperta sul davanti, lasciando vedere sotto di essa una maglia della stessa tonalità di azzurro delle decorazioni della giacca in questione.
    Il secondo individuo, che all'apparenza avrà avuto sedici anni o giù di lì, , aveva una folta capigliatura castana, con ciuffi di capelli di diversa lunghezza e direzione. In suoi occhi erano azzurri, e tale era anche la sua felpa, seppur con strane decorazioni sul davanti; uno dei due lacci del cappuccio gli ricadeva direttamente sul petto, mentre l'altro faceva il giro del collo e gli ricadeva sulla schiena. Portava quella che all'apparenza era una tuta grigia, e sotto di essa un paio di scarpe azzurre, anch'esse ornate con varie decorazioni, e anch'esse senza nessun sistema evidente per metterle e toglierle.
    "Il suo nome è Kyle Yukuro" spiegò Ra, senza distaccare gli occhi dallo schermo, sebbene il duello fosse già finito.
    "Il figlio di Mateus Yukuro?" domandò il suo interlocutore, voltandosi verso di Ra, il quale per risposta si voltò verso di lui e fece un cenno di approvazione con la testa.
    Il misterioso personaggio, senza dire alcuna parola, si spostò verso la parete alla sua sinistra, che in realtà altro non era che un'enorme finestra, dalla quale era possibile vedere la città di Domino dall'alto. La lussuosa camera d'albergo, infatti, si trovava all'ultimo piano di un grattacielo di 124 piani, di cui gli ultimi sei adibiti ad hotel.
    Appoggiò la mano alla finestra e la lasciò lentamente strusciare verso il basso.
    "Mateus... Amico mio..." fu tutto ciò che disse.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,884
    Location
    Sconosciuta

    Status
    Offline
    Capitolo 3 - Tecnologia e Natura contro la Tirannia di Gagagigo

    ---



    "Argh... Come ho fatto... a perdere..." disse Bryson, rialzandosi lentamente. Si alzò in piedi, ma subito dopo cadde nuovamente in ginocchio. Portò la mano al suo orologio/proiettore/contatore di vittorie, premendo qualche pulsante. Subito apparve uno schermo virtuale con una lista di tre nomi:
    Bryson: Eliminato
    Dylan: 0/6
    Tyler: 0/6
    Dopo qualche ulteriore pigiata di tasti, lo schermo scomparve. Bryson alzò dunque lo sguardo verso Kyle: "Mi avrai anche battuto, ma la tua permanenza in questo torneo finisce qui. Presto saranno qui gli altri due membri del mio gruppo. Ti avviso, sono entrambi più forti di me" disse, lasciando piuttosto perplesso il suo ex avversario.
    "Non è che ci voglia molto" ironizzò Kyle, con un leggero sorriso sulla faccia. Sapeva di stare mentendo: Seppur non al suo livello Bryson si era comunque dimostrato un degno avversario. A onor del vero, però, da detto anche che Kyle non aveva utilizzato tutto il suo potenziale in quel duello.
    " Il Deck di quel bambino è qui. Prendilo, se lo vuoi " concluse Bryson, riuscendo finalmente ad alzarsi in piedi e lasciando a terra un portadeck chiuso, per poi andare a sedersi su una panchina là vicino. Kyle si avvicino al punto dove c'era il portadeck e lo prese, per poi dirigersi nella direzione del suo legittimo proprietario. Si fermò però a metà strada, notando che dall'altro lato della strada c'erano due persone con lo sguardo rivolto verso di lui. E non era il tipo di sguardo che si rivolge ai passanti.
    Senza soffermarci troppo sulla descrizione di personaggi di importanza scarsa e nulla, ci basti sapere che uno era biondo e faceva di nome Dylan, mentre l'altro, dai capelli neri, rispondeva al nome di Tyler. Avranno avuto pressappoco la stessa età del loro compagno, e come lui indossavano vestiti assolutamente normali.
    "Suppongo che tu sia Kyle" disse il biondo, riferendosi al vincitore del duello precedente.
    "Sì, esattamente. E se devo sfidarvi entrambi, per me non è un problema. Fatevi so..."
    "Ah, no! Non penserai di tenere tutto il divertimento per te, spero" lo interruppe Emily, volgendo uno sguardo di intesa a Noah, che per tutta risposta annuì, per poi rivolgersi a Kyle: "Ti ricordo che hai appena preso parte ad un duello, e non vorrai sforzarti troppo, no?"
    Kyle annuì. Effettivamente sarebbe stato pericoloso intraprendere troppi duelli uno dopo l'altro. E non sarebbe stato giusto verso i suoi amici.
    "Bene allora, è deciso. I vostri avversari saremo io e Noah" disse quindi Emily rivolgendosi agli amici di Bryson. Subito dopo, a mezz'aria apparve uno schermo virtuale con i volti dei quattro contendenti e rispettivi Life Points.
    Emily & Noah LP: 4000
    Dylan & Tyler LP: 4000
    La sfida partì automaticamente senza il consenso degli sfidati, in accordo con le regole del torneo.
    "Daccordo. Se è una sfida che volete, una sfida avrete. Ma poi non ti lamentare se verrai sconfitta. Inizio io: Pesco dal Deck!" dichiarò Dylan, prima di estrarre la prima carta dal suo mazzo, ponendo così inizio al duello.
    "Evoco Normalmente Capitano Saccheggiatore, di cui attivo il potere speciale: Quando viene Evocato Normalmente mi è concesso Evocare Specialmente un mostro di Livello 4 o inferiore dalla mia mano. La mia scelta ricade su Gigobyte"
    A quelle parole, sul Terreno si formò un buco dal quale fuoriuscì Capitano Saccheggiatore, e a fianco a lui dalle particelle di luce si formò un piccolo rettile verde con alcuni tratti caratteristici dei Dinosauri, come la mandibola squadrata. Portava inoltre quattro fasce di pezza alle gambe e alle braccia (Gigobyte ATK: 350).
    "Posiziono due carte coperte e termino il mio turno" disse, posizionando due carte sul terreno di gioco e concludendo il proprio turno.
    "Ha appena Evocato un Mostro Normale praticamente privo di punti di attacco?! Che cos'ha in mente?" pensò Emily, confusa dalle mosse del suo avversario, per poi iniziare il suo turno.
    "Tocca a me! Pesco!" dichiarò, iniziando così il suo turno. "Evoco Normalmente Guerriero di Gaia in Posizione di Attacco"
    Sul terreno di Emily apparve un guerriero completamente rivestito da un'armatura blu, dall'apparenza medievale (Guerriero di Gaia ATK: 1500).
    "Non so cosa tu abbia in mente, ma non te lo lascerò fare. Guerriero di Gaia, attacca Gigobyte"
    "Attivo entrambe la mie carte coperte" dichiarò Dylan, esplicitando di aver teso una trappola al suo avversario.
    "La prima carta, ..." continuò "... che risponde al nome di Inversione Infernale, si può attivare solo quando si subisce un attacco. Grazie al suo effetto, l'ATK del bersaglio diventa 0, e il mostro attaccante guadagna l'ATK perso dal suo bersaglio" (Gigobyte ATK: 0) (Guerriero di Gaia ATK: 1850)
    "Che cosa? Una carta che potenzia i NOSTRI mostri? Emily, è una trappola!" la avvertì Noah. Come se non fosse già evidente.
    "Il tuo amico ha ragione, infatti ora si attiva il secondo effetto di Inversione Infernale: Nessun mostro può essere distrutto in questa battaglia, e inoltre il danno da combattimento è inflitto ad entrambi i giocatori"
    Il mostro di Emily generò una specie di boomerang che si diresse rapidamente contro Gigobyte. Quest'ultimo schivò l'attacco, per poi dirigersi verso Emily e attaccarla, mordendole un braccio. Il boomerang, da parte sua, continuò la sua traiettoria andando a colpire direttamente il giocatore.
    Emily & Noah LP: 2150
    Dylan e Tyler LP: 2150
    "Si attiva ora l'effetto della mia altra Trappola, Danno = Rettile. Quando questo succede, posso Evocare dal Deck un mostro di Tipo Rettile con ATK pari o inferiore al danno subito. Il danno è stato di 1850 danni, per cui io Evoco Specialmente Gagagigo, il cui ATK è proprio di 1850 punti" spiegò Dylan, che era stato costretto a ripararsi il volto col braccio a causa del danno appena ricevuto. Sul suo terreno apparve quindi il mostro conosciuto come Gagagigo, lo stesso che nel duello precedente aveva distrutto entrambi i Djinn di Kyle.
    "Dannazione! Sono caduta dritta nella loro trappola. E come se non bastasse Gigobyte non è stato distrutto, per cui non posso nemmeno attivare l'effetti di Guerriero di Gaia" pensò Emily, realizzando di essere appena caduta in una trappola. "Concludo il turno" disse infine, per poi passare la mano al suo avversario.
    "E' il mio turno. Pesco" disse Tyler, che fino ad ora non aveva ancora aperto bocca.
    "Sacrifico Capitano Saccheggiatore per poter effettuare l'Evocazione tramite Tributo di Giga Gagagigo"
    Sotto i piedi di Capitano Saccheggiatore si formò un buco nel quale quest'ultimo scese lentamente. Per un attimo un lampo di luce viola divenne visibile all'interno di esso, e subito dopo da esso uscì, altrettanto lentamente, una lucertola generalmente simile a Gagagigo, ma con alcuni componenti meccanici: Le gambe, le braccia, il petto, nonché parte del volto e la punta della coda, erano stati sostituiti con parti meccaniche (Giga Gagagigo ATK: 2450).
    "Vai Giga Gagagigo, attacca Guerriero di Gaia" esclamò Tyler, il quale evidentemente non amava perdersi in chiacchiere.
    Il suo mostro si avventò sull'apparentemente indifeso mostro avversario, pronto a colpirlo con i suoi artigli meccanici. Quest'ultimo si difese sparando un boomerang in direzione del suo nemico, il quale però ne deviò la traiettoria con un'artigliata. Si preparò quindi a colpire il suo bersaglio, il quale tuttavia saltò in alto, schivando il colpo, per poi sparare un colpo verso il basso che distrusse il mostro di Tyler (Guerriero di Gaia ATK: 3950).
    "Ma che cosa..." si meravigliò Tyler, notando che le cose erano andate in maniera completamente diverse da quello che si sarebbe aspettato. E poiché Emily non aveva carte coperte, era lecito domandarsi come ci fosse riuscita.
    "Vedi ..." spiegò "... poco prima che l'attacco del tuo mostro andasse a segno, ho attivato l'effetto di Guardiano di Gaia dalla mia mano. Quando un mostro che controllo combatte, posso scartare questa carta per aumentarne l'attacco di un valore pari all'attacco del mostro avversario"
    "Capisco... Se non ha messo carte coperte è stato proprio per spingermi ad attaccarla" ragionò il suo avversario, capendo di essere anche lui caduto in una trappola, proprio come prima aveva fatto Emily.
    "Ma questo ti servirà a ben poco: Sappi che fino ad ora abbiamo solamente preparato il campo" aggiunse, dichiarando che, grosso modo, finora le cose erano andate nel modo da lui pianificato. Una dichiarazione che non poté fare a meno di stupire Emily e Noah, l'ultimo dei quali non aveva ancora giocato.
    Attivo la Carta Magia Doppia Evocazione, ce mi consente di effettuare un'Evocazione Normale addizionale. Io quindi sacrifico Gigobyte e Gagagigo, per effettuare un'Evocazione tramite Tributo"
    E mentre annunciava la sua mossa, sul suo terreno di formò un buco talmente grande da inghiottire entrambi le prime due fasi della lenta evoluzione di Gigobyte.
    "Appari, Re della Desolazione! Gogiga Gagagigo!" annunciò quindi Tyler in tono solenne. Subito dopo, dal buco appena formatosi fuoriuscì un enorme lampo di luce viola che salì verso il cielo. Quindi, da esso discese un mostro di grandi dimensioni, o quantomeno più di ogni mostro precedentemente apparso in quel duello. L'aspetto ricordava quello di Giga Gagagigo, ma nelle dimensioni era molto più grande, più del doppio. L'aspetto inoltre era molto cupo, e il suo sguardo era rivolto dritto davanti a sé, senza però guardare un oggetto specifico. Era perso nel vuoto. Come la sua anima (potete trovare la storia di Gigobyte su Internet se siete interessati) (Gogiga Gagagigo ATK: 2950).
    "Quindi ora attivo la Carta Magia che segnerà la vostra fine. Attivo Tirannia dell'Imperatore!" dichiarò sempre con tono solenne, mentre sul suo Terreno compariva un trono delle stesse dimensioni di colui a cui è destinato.
    "Fino a quando questa carta Magia Continua resta sul mio terreno, Gogiga Gagagigo guadagna 500 ATK per ogni mostro di Tipo Rettile nel mio Cimitero. Attualmente in esso sono presenti Gigobyte, Gagagigo e Giga Gagagigo, per un totale di 1500 punti di attacco"
    Il mostro di Tyler aumentò fu circondato da un aura rossa, che ne aumentò il potere offensivo (Gogiga Gagagigo ATK: 4450).
    "Termino il turno con due carte coperte" dichiarò poi, posizionando le ultime due carte che aveva in mano e ponendo fine al suo turno.
    "4450 punti di attacco eh?" disse Noah, pescando una carta "Sembra divertente".
    "Eh? Divertente? Stai per essere eliminato, e ti sembra divertente?" chiese Dylan, riprendendo la parola dopo aver lasciato parlare solo Tyler.
    "Se tu mi conoscessi sapresti che contro di me le normali strategie di combattimento perdono di significato. L'Attacco e la Difesa diventano ininfluenti" spiegò Noah, lasciando notevolmente perplessi i suoi due avversari.
    "Lasciate che vi mostri un altro modo di duellare: Attivo dalla mia mano l'effetto di Sector Blu: Scartando questa carta dalla mia mano posso Evocare Specialmente un mostro "Sector" dal mio Deck; scelgo quindi di Evocare Sector Yew" disse, Evocando quindi il mostro da lui chiamato (Sector Yew LV: 1 ATK: 0).
    Ora ci si aspetterebbe che sul terreno di Noah si formassero particelle di luce che condensano nella forma di un mostro. E invece, dopo alcuni secondi, Dylan prese la parola: "Ma... Ma... DOVE CAVOLO E' IL TUO MOSTRO?!?"
    "Come ti ho già detto, il mio stile di combattimento è diverso da quello classico. Evoco ora Normalmente dalla mia mano Sector Res. In questo momento, il suo potere speciale si attiva: Evoco quindi dal mio Cimitero Sector Blu"
    Ancora una volta, sul terreno di Noah non accadde niente.
    E adesso, sovrappongo Sector Yew, Res e Blu, tutti di Livello 1: OVERLAY!"
    Sul suo terreno, per la prima volta, accadde qualcosa: Si aprì un portale dall'apparenza "galattica", nel quale tuttavia non entrò niente, anche perché non c'era niente che ci dovesse entrare. Esso generò subito dopo un'esplosione multicolore.
    "Appari, Emissario del mondo microscopico! Nanospia - Sector!" esclamò Noah in tono solenne. Ma non credo ci sia bisogno di spiegare che in seguito a tale esplosione, apparentemente non comparve alcun mostro (Nanospia - Sector Rank: 1 ATK: 0).
    "T-Tutto ciò è ridicolo. Non posso duellare senza nemmeno vedere i miei avversari!"
    "Hai ragione, non puoi. Sector, attacca Gagagigo. EPIDEMIC DESOLATION!"
    "Attivo la carta coperta Potenziamento dell'Ego" reagì immediatamente Tyler, svelando la sua carta coperta. Gogiga Gagagigo fu avvolto da un'aura che ne aumentò ulteriormente il potere d'Attacco (Gogiga Gagagigo ATK: 5450).
    "E' inutile!" fu la risposta di Noah. Nonostante tutti i suoi potenziamenti, infatti, dopo pochi secondi Gagagigo esplose, apparentemente senza alcuna ragione. L'esplosione fu talmente violenta da scagliare i due malcapitati contro il muro alle loro spalle.
    Emily & Noah LP: 2150
    Dylan & Tyler LP: 0
    Winner: Emily & Noah
    I due sconfitti giacevano ora a terra, apparentemente privi di sensi. Si rialzeranno non senza fatica pochi secondi dopo, ma noi a quel punto saremo ben lontani. Ci spostiamo infatti adesso in un altra zona, evitando la scena pietosa della loro uscita di scena. Più precisamente siamo nella stessa quasi-stanza dalla quale Zaker aveva conversato con il Sindaco di Domino un paio di capitoli fa. Proprio in questo momento stavano sostenendo un'altra conversazione, dalla quale però ora assisteremo dal punto di vista di Zaker.
    "Cosicché tu avresti assoldato altri tre mercenari?" gli chiese quest'ultimo, parlando attraverso lo schermo virtuale.
    "Sì, e ti assicuro che stavolta non falliranno. Non so fino a che punto sia bravo questo Ra, ma avendoli fatti partecipare al Decennale, per non essere squalificato dovrà affrontarli entrambi in un Battle Royal. E ti assicuro che è assolutamente impossibile che riesca a sconfiggerli in un 3 contro 1. Si tratta di alcuni duellanti fra i più forti al mondo, molto più del mercenario che avevo assoldato precedentemente" esplicitò il Sindaco, sostenendo di aver assoldato tre duellanti dalle abilità straordinarie.
    "E ci mancherebbe altro!" esclamò Zaker, alludendo al fatto che l'ultimo mercenario assoldato è stato sconfitto da Ra in un solo turno. "Questa ..." continuò "... è l'ultima occasione che ti do per dimostrarmi la validità dei tuoi metodi. Ricorda che oltre a Ra ci sono Quasar e Horus, e in un 3 contro 3 dubito che i tuoi mercenari resterebbero tanto invincibili.
    "Ti assicuro che vincerebbero lo stesso" lo rassicurò il Sindaco "Ma per maggior sicurezza, dirò loro di affrontarlo solo quando sarà da solo"
    Zaker sembrò pensarci su un attimo, poi rispose: "Ricordati che questa è la tua ultima occasione"
    Subito dopo, lo schermo virtuale svanì, troncando così la conversazione.
    "Povero illuso"pensò Zaker fra sé e sé "Non importa in quanti siano, anche in cento non potrebbero fare nulla contro di lui"
    "Posso farti una domanda?" disse Zaker a voce alta, sebbene apparentemente fosse solo in quel luogo "Per quanto tempo ancora hai intenzione di restare lì ad origliare?"
    Alle sue spalle si formò una moltitudine di particelle di luce viola, che condensò poco dopo nella forma di un uomo alto esattamente un metro e settantasette centimetri. Indossava un vestito di un'indefinita tonalità di verde. Sembrava essere un vestito formale, a giudicare dal colletto bianco e dalla particolare forma delle maniche della maglia e dei pantaloni, che ricordavano le torri di un castello medievale. La maglia, aperta sul davanti, era retta da una cinta della medesima tonalità di verde.
    I suoi capelli neri erano mossi e gli ricadevano sulle spalle, eccetto un ciuffo che passava esattamente al centro della fronte; essendo quest'ultimo della stessa lunghezza degli altri, sembrava segnare il confine fra la metà destra e sinistra del suo volto.
    "I miei complimenti. D'altronde non ci si potrebbe aspettare di meno da uno dei Tre Imperatori"
    Zaker si voltò verso il suo interlocutore e gli rispose: "Suppongo che sia stato "lui" a mandarti qui"
    "Esattamente. Vista la piega che stanno prendendo gli eventi, ha ritenuto opportuno che io ti possa essere d'aiuto" e, subito dopo, aggiunse: "Devo andare da Ra prima o dopo quei tre buffoni?"
    "Dimenticati di Ra per il momento. Per ora la mia priorità è un'altra" disse Zaker, e subito dopo alle sue spalle apparve uno schermo virtuale, non adibito alla conversazione bensì raffigurante il volto di una persona e alcuni dati che la riguardano. E se l'ultima frase di Zaker il suo interlocutore apparve leggermente confuso, dopo l'apparizione dello schermo sul suo volto si fece largo un'espressione di stupore.
    "Che cosa? Noah Harada? Mi stai chiedendo di occuparmi di un ragazzino?" gli chiese. Ma poi guardò nuovamente l'immagine sullo schermo e aggiunse: "Non starai per caso pensando che... Sarebbe impossibile"
    Zaker rimase in silenzio per alcuni secondi, per poi dire: "Ricorda che io sono un Imperatore al pari di chi ti manda. Disobbedirai agli ordini di un Imperatore?"
    A quelle parole il suo interlocutore abbassò la testa in segno di rispetto e poi, così com'era apparso, scomparve, dissolto in una moltitudine di particelle di luce viola.
    Zaker si voltò nuovamente verso lo schermo.
    "Harada... Noah..."
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,884
    Location
    Sconosciuta

    Status
    Offline
    Capitolo 4 - I Cavalieri dell'Apocalisse

    ---



    Sono passati due giorni dai fatti del Capitolo precedente, e questo significa che oggi è l'ultimo giorno della prima fase del Decennale. I nostri tre protagonisti in questo momento si stanno godendo la meritata tranquillità. Ad ora infatti nessuno di loro è stato eliminato, ma per contro nessuno di loro ha raggiunto le sei vittorie necessarie per passare. Ora le strade non pullulavano più di sfidanti come prima, in quanto in tutta la città rimangono in gioco solo una settantina di partecipanti. Ma non per questo si poteva abbassare la guardia, in quanto meno della metà di essi avrebbe avuto accesso alla seconda fase del torneo.
    In questo momento ci troviamo nella periferia di Domino, in una strada semideserta. Noah in questo momento stava camminando sul marciapiede destro della strada, guardando alternativamente davanti a sé e su uno schermo proiettato dal dispositivo che portava al polso.
    "Secondo questo affare il partecipante più vicino è a mezzo chilometro da qui" pensò Noah fra sé e sé, mentre si dirigeva in una direzione ben precisa seguendo un puntino luminoso sulla cartina della città. Una voce però interruppe i suoi pensieri: "Harada Noah"
    SI girò nella direzione da cui proveniva la voce, andando a posare il suo sguardo su quello che, come avete capito, era la stessa persona a cui Zaker ha chiesto di sconfiggere Noah.
    "Uh? Si, Noah sono io. Perché?" gli chiese quest'ultimo, del tutto inconsapevole dell'identità del suo interlocutore.
    Per tutta risposta affianco a questi comparve una moltitudine di particelle viola, le quali condensarono in una forma che Noah conosceva bene.
    "EMILY!!!!!!!!" gridò non appena riconobbe la sua amica, fluttuante in aria in posizione orizzontale. Il suo volto era molto più pallido del normale, e non dava segni di vita.
    "Che cosa vuoi?!" si rivolse poi al suo interlocutore, con uno sguardo carico di odio.
    "Ti chiedo scusa per i miei modi poco gentili, ma dovevo affrontarti al massimo delle tue capacità. La tua amica sta bene, e se dovessi riuscire a battermi in duello ritornerà come prima" disse, quasi volendosi giustificare per quello che aveva fatto ad Emily, e lanciando contemporaneamente una sfida a Noah. Una sfida che quest'ultimo non poteva permettersi di perdere.
    "Quando ti avrò sconfitto sarà mia premura accompagnarti personalmente al manicomio. DUEL!" gridò, dando inizio al duello.
    Noah LP: 4000
    ??? LP: 4000
    Senza fare troppo caso all'assenza del nome del suo avversario sullo schermo virtuale appena formatosi (cosa che non sarebbe stata possibile se fosse stato un partecipante del Decennale), Noah estrasse la prima carta del suo Deck, dando così inizio al suo turno.
    "Attivo il potere speciale di Sector Blu dalla mia mano: Una volta per turno posso scartare questa carta per Evocare un mostro "Sector" direttamente dal mio Deck. La mia scelta ricade su Sector Res. In questo momento si attiva il suo potere speciale, che mi consente di Evocare Specialmente un mostro "Sector" dalla mia mano o Cimitero: Scelgo quindi di Evocare Sector Blu dal mio Cimitero, e proseguo il mio turno con l'Evocazione Normale di Sector Yew" proclamò, sebbene nessuna di queste mosse ebbe conseguenze visibili sul campo di battaglia.
    "Usa sempre la stessa strategia. Adesso Evocherà il suo mostro Xyz" rifletté il suo avversario. Infatti, sul terreno di Noah si aprì un portale dall'apparenza "galattica", che esplose subito dopo.
    "Appari, Nanospia - Sector! Posiziono due carte coperte e termino il turno" disse quest'ultimo, Evocando un mostro Xyz apparentemente invisibile e terminando il turno subito dopo con due carte coperte (Nanospia - Sector ATK: 0)
    "Molto bene. Se il tuo turno finisce qui, io do inizio al mio: Pesco!" esclamò il suo avversario, pescando una carta e dando inizio al proprio turno.
    "Evoco tramite Evocazione Normale Bestia Araldica Aberconway"
    Sul suo terreno si formò un buco dal quale lentamente fuoriuscì un drago rosso dotato di un paio di ali e di una coda particolarmente lunga. Era inoltre provvisto di una armatura che gli ricopriva le braccia e parte delle gambe e della testa, dalla quale fuoriuscivano diversi spuntoni verdi. All'aspetto minaccioso si aggiungeva inoltre una potenza offensiva relativamente elevata (Bestia Araldica Aberconway ATK: 1800).
    "Subito dopo, attivo il potere speciale di Bestia Araldica Anfisbena dalla mia mano, il quale mi permette di Evocarlo Specialmente scartando un altro mostro "Bestia Araldica". Io scarto quindi un'altra copia di Bestia Araldica Aberconway"
    Subito dopo, sul suo terreno si formò una moltitudine di particelle di luce che condensarono rapidamente nella forma di un drago di colore grigio-argenteo dotato di un paio di ali il cui interno era di una tonalità tendente al rosso. Era sprovvisto di gambe, per cui fluttuava in aria servendosi delle ali, e al posto di esse vi era una seconda testa con occhi rossi, diversamente dalle testa principale i cui occhi erano tendenti al verde. Tale creatura era infatti basata sull'omonima creatura mitologica, anch'essa dotata di due teste (Bestia Araldica Anfisbena ATK: 1700).
    "E poiché controllo due mostri "Bestia Araldica" posso Evocare Specialmente Bestia Araldica Centicore direttamente dalla mia mano" disse, mentre un terzo mostro compariva sul suo Terreno. Si trattava di uno strano animale con quattro zampe, due corna relativamente lunghe e una strana armatura al posto della sella (Bestia Araldica Centicore ATK: 1000).
    "Procedo ora sovrapponendo Centicore e Aberconway: OVERLAY!"
    Sul suo terreno si aprì un portale dall'apparenza "galattica" nella quale, dopo essersi trasformati in luci di colore rispettivamente azzurro e magenta, penetrarono i due mostri appena dichiarati dall'avversario di Noah.
    "Con questi mostri costruisco la rete di sovrapposizione: Evocazione Xyz! Appari, Re Araldico Genoma-Eredità!"
    Il portale appena apertosi diede luogo ad un'esplosione multicolore dalla quale fuoriuscì uno strano mostro difficile da definire. Aveva quattro zampe, e la parte inferiore del corpo era di diversi colori, fra cui principalmente il blu, il rosso e l'arancione. La faccia era coperta da una maschera e appeso al collo vi era quello che a prima vista si direbbe un medaglione, la cui forma ricordava vagamente quella del DNA. Un altro riferimento al DNA era dato dai "capelli" del mostro, la cui forma era simile a quella di un cromosoma (Re Araldico Genoma-Eredità ATK: 2400).
    Noah guardò sul suo Duel Disk: "E' il quarto mostro che Evoca in questo turno. Ma la sua capacità di Evocare mostri è ininfluente, poiché la mia Nanospia è praticamente indistruttibile. Non può vincere questo duello... e io non posso perderlo" rifletté Noah, sicuro della sua invulnerabilità.
    "Attivo il potere speciale di Genoma-Eredità! Il mio mostro è infatti capace di "rubare" il potere speciale di un mostro Xyz avversario, insieme alla capacità di Attacco. Se pensavi di essere al sicuro ti è andata male" esclamò improvvisamente il suo avversario, puntando il dito apparentemente verso di Noah. Un'affermazione che non poté evitare di allibire Noah, la cui unica difesa era appena andata in fumo. Ma a rendere Noah ancora più allibito era il fatto che in realtà il suo avversario non stava indicando lui, bensì un punto ben preciso nello spazio.
    A quelle parole dalla maschera di Genoma-Eredità fuoriuscì una corda di luce che sembro interrompersi a mezz'aria, ma in realtà essa aveva appena colpito l'invisibile mostro di Noah. Re Araldico incominciò lentamente a trasformarsi in un insetto meccanico con sei zampe ed un simbolo di radioattività sulla schiena; l'unica cosa che rimase del suo precedente aspetto fisico era la maschera sulla sua faccia. Noah conosceva bene quella forma: A parte la maschera, l'Xyz del suo avversario era appena diventato identico a Nanospia - Sector, sebbene fosse infinitamente più grande.
    Il mostro di Noah infatti, lungi dall'essere invisibile, era più semplicemente talmente piccolo che chiunque se lo trovasse davanti per la prima volta non riuscisse a vederlo, superando di poco le dimensioni di una mosca.
    A trasformazione avvenuta, la corda invisibile sparì (Nanospia - Sector ATK: 0)
    "Ti vedo un po' confuso, quindi lascia che ti spieghi: L'effetto di Genoma-Eredità mi permette di far assumere a quest'ultimo l'identità di un mostro Xyz controllato dal mio avversario. Per identità intendo dire che Genoma-Eredità acquisisce l'Attacco, l'effetto e il nome del mostro avversario, che di conseguenza viene privato di tutti questi parametri (??? ATK: 0)" spiegò l'avversario di Noah, rivelando così di conoscere non solo le sembianze, ma anche gli effetti di Nanospia - Sector.
    "N-Non è possibile... Il mio mostro..." balbettò Noah, del tutto spiazzato dall'abilità del suo avversario.
    "Attivo ora l'effetto di Anfisbena: Scartando un mostro "Bestia Araldica" questa carta riceve un bonus di 800 punti di Attacco. Io scelgo di scartare Bestia Araldica Unicorno" (Bestia Araldica Anfisbena ATK: 2500)
    "E ora vai Anfisbena, attacca il mostro di Noah"
    A quelle parole Anfisbena caricò due colpi di energia, uno all'interno di ogni bocca, per poi spararli all'unisono contro l'indifeso mostro di Noah.
    "Attivo la Carta Trappola Barriera di Polvere: Quando un mostro "Sector" che controllo viene bersagliato da un attacco questa carta lo protegge dalla distruzione e nega inoltre ogni danno da combattimento" reagì prontamente Noah, attivando la sua carta coperta. O almeno provandoci, in quanto la carta non si attivò.
    "E' inutile. Il tuo mostro è stato privato del nome, il ché significa che non è più un mostro "Sector", negando così le condizioni di attivazione della tua carta" spiegò l'avversario di Noah, esplicitando a quest'ultimo le ragioni della mancata attivazione della sua carta. Il colpo andò a segno senza ostacoli e l'esplosione che ne derivò fu talmente forte da scaraventare violentemente il proprietario del mostro appena contro un albero alle sue spalle (Noah LP: 1500).
    "Sfortunatamente Genoma-Eredità ha copiato anche l'Attacco del tuo mostro, per cui un suo attacco sarebbe del tutto inutile. Termino quindi il mio tu..." disse, interrompendosi però quando vide che il suo avversario, con non poca fatica, era riuscito ad alzarsi in piedi, reggendosi con la mano destra al tronco dell'albero.
    "I-In questo momento... " cominciò a parlare Noah, prendendo la parola "Si attiva la mia altra carta coperta, Rigenerazione Sector, che mi consente di Evocare Specialmente due mostri "Sector" dal mio Cimitero. Io scelgo Sector Yew e Nanospia - Sector"
    Dopo l'attivazione della sua carta coperta, sul suo terreno ricomparvero i due mostri appena citati, sebbene date le loro dimensioni apparentemente non successe nulla (Sector Yew ATK: 0) (Nanospia - Sector ATK: 0).
    "Humpf. Resistere a oltranza non ti porterà da nessuna parte. Termino qui il mio turno: A questo punto l'effetto di Genoma-Eredità si disattiva, permettendogli così di tornare alla sua vera forma"
    L'enorme insetto meccanico riassunse lentamente la sua forma originaria (Re Araldico Genoma-Eredità ATK: 2400).
    "E' il mio turno" disse Noah, che sembrava ormai essersi ripreso dal colpo "Pesco! Si attiva ora l'effetto di Sector Yew: Durante la mia Standy Phase posso offrirlo come Tributo per Evocare Specialmente due mostri "Sector" dal mio Deck. Scelgo quindi di Evocare Sector Res e Sector Blu. Si attiva quindi l'effetto di Sector Res: Ritorna, Yew" esclamò Noah, ancora più motivato di prima a vincere quel duello.
    "Procedo quindi Sovrapponendo Sector Blu, Res e Yew, tutti di Livello 1. OVERLAY!"
    Sul terreno di Noah si aprì un portale dall'apparenza "galattica". In seguito alla sue esplosione multicolore, un secondo Mostro Xyz fece la sua comparsa... il quale in realtà non era altri che un'altra copia di Nanospia - Sector, attorno alla quale orbitavano tre lucciole, talmente piccole però che ad una prima occhiata non si sarebbero notato, così come il mostro attorno al quale orbitavano (2x Nanospia - Sector ATK: 0).
    "E ora vai, Nanospia, attacca Re Araldico Genoma-Eredità: EDPIDEMIC DESOLATION!"
    A quell'ordine il microscopico mostro di Noah attaccò il suo avversario, nonostante la notevole differenza di ATK.
    "In questo momento, l'effetto di Nanospia si attiva: Quando questa carta combatte, staccando un Unità Sovrapposta, posso invertire permanentemente le statistiche dei due mostri impegnati nel combattimento" spiegò Noah. Il dorso dell'insetto-spia si aprì, e da esso fuoriuscì un'intensa luce viola, alla vista della quale una sottile aura viola si formò attorno al mostro avversario (Nanospia - Sector ATK: 2400) (Re Araldico Genoma-Eredità ATK: 0).
    "Maledizione!" pensò l'avversario di Noah, preparandosi al colpo portando l'avambraccio dinanzi al volto. Nanospia trapassò infatti Genoma-Eredità da parte a parte, facendolo esplodere pochi secondi dopo e facendo cadere il controllore di quest'ultimo.
    "Termino il mio turno" concluse Noah, ponendo così fine al suo turno.
    Noah LP: 1500
    ??? LP: 1600
    "Ti pentirai di questo affronto. Pesco!" dichiarò il suo avversario per poi estrarre la prima carta del suo Deck. Dopo averla vista, un ghigno divertito si fece largo sul suo volto.
    "Preparati, perché questo sarà l'ultimo turno del duello. Dalla mia mano attivo la Carta Magia Terreno Evoluzione Araldica!"
    L'ambiente circostante incominciò lentamente a dissolversi, lasciando il posto ad una zona non ben definita: il terreno emanava una sinistra luce di colo magenta, mentre il cielo era nero con una leggera sfumatura blu. Al centro del campo di gioco, ovverosia a metà fra Noah e il suo avversario, vi era uno strano disegno rappresentante quello che a prima vista si sarebbe detto uno stemma.
    "In questa zona" spiegò "i Mostri Xyz di Tipo Psichico non posso essere bersagliati dagli effetti delle Carte Magia e Trappola. Inoltre il controllore della Carta Terreno gode di un altro vantaggio, che io intendo sfruttare immediatamente: Una volta per turno, scartando un mostro "Bestia Araldica", posso aggiungere una Carta Magia "Araldica" dal mio Deck alla mia mano. Scarto quindi Bestia Araldica Aquila a Due Teste "
    Una delle carte nella mano dell'avversario di Noah si trasformò in uno stemma simile a quello al centro del terreno, e subito dopo penetrò all'interno di quest'ultimo. Una delle carte del suo Deck, quindi, da esso passò direttamente alla sua mano.
    "Attivo quindi la Carta Magia Arte Avanzata dell'Araldo, che mi consente di Evocare Xyz utilizzando due mostri "Bestia Araldica" nel mio Cimitero" disse l'avversario di Noah, facendo apparire sul volto di quest'ultimo un'espressione di sgomento.
    "C-Cosa?!? Si può Evocare Xyz utilizzando mostri nel Cimitero? E' uno scherzo?!"
    "Appari, Progenitore Araldico Nucleo Vuoto!"
    Sul terreno dell'avversario di Noah si formò un portale dall'apparenza "galattica", all'interno del quale penetrarono due luci fuoriuscite dallo stemma al centro del campo, ovvero Bestia Araldica Eale e Bestia Araldica Aquila a Due Teste. Subito dopo, il portale diede luogo ad un'esplosione multicolore, dalla quale fuoriuscì un mostro dalle fattezze indescrivibili: Era formato da diversi cristalli fluttuanti a mezz'aria, il più grande dei quali presentava una specie di "portale". Attorno ad essi vi era una specie di anello di colore blu dalla forma irregolare, interrotto alla destra del mostro. Infine, sul "livello più esterno", ruotavano attorno ad esso due lucciole, simboleggianti le sue Unità Sovrapposte (Progenitore Araldico Nucleo Vuoto ATK: 2200).
    "Tuttavia ..." intervenne Noah "... entra il gioco il secondo potere speciale di Nanospia, che impedisce al mio avversario di scegliere un altro mostro sotto il mio controllo come bersaglio di un attacco. E poiché ne controllo due, i miei mostri si proteggono a vicenda, e proteggono anche i miei Life Points, impedendoti praticamente di attaccare" disse Noah, spiegando così come fosse praticamente protetto dagli attacchi. Il suo avversario, però, era di un'altra opinione.
    "Hai fatto male ad affidare a quei mostri la tua unica difesa. Attivo il potere speciale di Nucleo Vuoto: Staccando un Unità Sovrapposta, se sul Terreno sono presenti più mostri con lo stesso nome, questa carta mi consente di distruggerli tutti tranne uno e, in aggiunta, ti impossibilita ad Evocare mostri con lo stesso nome per il resto del Duello"
    Se prima Noah aveva un'espressione di sgomento, ora era totalmente allibito: Non solo aveva appena distrutto la sua difesa, ma gli aveva anche proibito di utilizzare il suo mostro chiave. Una situazione a dir poco critica, e per di più con una posta in gioco troppo alta.
    Indipendentemente da ciò, però, una delle due Unità Sovrapposte fu risucchiata all'interno del "portale" di Nucleo Vuoto, e subito dopo uno dei duo Mostri Xyz di Noah, e più precisamente quello dotato di Unità Sovrapposte, fece la stessa fine.
    "Ah, non preoccuparti" aggiunse il suo avversario "Non mi sono dimenticato della tua carta coperta, che negherebbe sia la distruzione di Nanospia che i danni da battaglia. Non è quindi mia intenzione attaccarti con Nucleo Vuoto. Preparati, perché il turno che hai concluso poco fa è stato l'ultimo turno i questo duello e della tua intera vita. DALLA MIA MANO ATTIVO LA CARTA MAGIA ALZA-RANGO-MAGICO FORZA DI ATUM!!!" esclamò, alzando verso l'alto la Carta Magia da lui nominata, la quale emetteva una luce talmente intensa da costringere Noah a socchiudere gli occhi.
    "Con questa carta posso Evocare un mostro Chaos Xyz utilizzando come unico Materiale un Mostro Xyz che controllo. Scelgo quindi di utilizzare Progenitore Araldico Nucleo Vuoto. Con quest'unico mostro creo la Rete di Sovrapposizione: CHAOS... XYZ... CHANGE!"
    Sotto Nucleo Vuoto si aprì un portale dall'apparenza "galattica", all'interno del quale Nucleo Vuoto penetrò senza prima trasformarsi in lucciola.
    "Mostrati a noi, CXyz Progenitore Araldico Nucleo del Chaos!"
    Una luce viola accecante fuoriuscì da portale, e da esso cominciò lentamente a fuoriuscire la sagoma di un mostro, sagoma però del tutto nascosta da quella luce. Improvvisamente, poi, prima che il mostro fosse completamente fuoriuscito, il suolo incominciò a tremare.
    "C-C-Che cosa sta succedendo?!?" chiese Noah, facendo non poca fatica per restare in piedi.
    "Dannazione!" esclamò il suo avversario, guardando il suolo che tremava, senza tuttavia mostrare difficoltà nel mantenere la posizione eretta. Alzò poi lo sguardo verso Noah: "Continueremo il nostro duello un'altra volta" disse, per poi incominciare a dissolversi in particelle di luce viola, partendo dal basso.
    "Cosa? Ehi, no, aspetta..." disse Noah, che non accettava un simile nulla di fatto.
    "Fidati, sono il primo che vorrebbe terminare il duello. Ci sfideremo al nostro prossimo incontro; per ora ti restituisco la tua amica, più un piccolo regalo da parte mia" gli rispose il suo avversario, poco prima di finire di dissolversi. Non appena egli fu scomparso, così fece anche il suo mostro, come anche la Carta Magia Terreno.
    Noah si trovava ora nuovamente in mezzo alla strada, con lo sguardo fisso nel punto dove fino a poco fa c'era il suo avversario, di cui ora non rimaneva alcuna traccia. Rimase così per qualche istante, poi qualcos'altro attirò la sua attenzione: Poco più a destra si formò una moltitudine di particelle viola, che condensarono subito nella figura di Emily, ancora sdraiata e ancora priva di coscienza. Il suo corpo, quindi, si depositò delicatamente sulla panchina sottostante.
    "Emily... Emily!" esclamò Noah, guardando la sua amica e precipitandosi verso di essa. Non appena l'ebbe raggiunta, questa cominciò a riaprire gli occhi.
    "Uh... D-Dove sono?" chiese debolmente questa, per poi accorgersi di essere in un posto totalmente diverso dall'ultimo che ricordava. SI alzò quindi di scatto, facendo anche spaventare il suo povero soccorritore.
    "Ora ricordo! Stavo facendo un giro per la città, quando all'improvviso ho perso conoscenza. Ma come faccio ad essere qui?" chiese quest'ultima, voltandosi verso il suo amico.
    "Poi ti racconto, è una storia lunga" disse questo. Subito dopo, il dispositivo che portava al polso proiettò uno schermo a mezz'aria, e così fece anche quello di Emily. Entrambi gli schermi riportavano la stessa scritta: "Numero vittorie: 6/6".
    ---
    Ci spostiamo ora nell'ufficio del Sindaco, all'ultimo piano del CBMD. In questo istante quest'ultimo stava compilando un gruppo di moduli, quando improvvisamente a mezz'aria comparve uno schermo virtuale con una lista di nomi numerati da 1 a 32, più una serie di altri dati di secondaria importanza.
    "Uh? Sono appena arrivati i risultati della prima fase! Uhm... effettivamente i tre a cui mi aveva accennato Zaker ci sono tutti. Vado immediatamente ad avvisare i miei tre mercenari di tenersi pronti ad entrare in azione. Stavolta devono farcela, o Zaker non sarà molto contento" rifletté a voce alta il Sindaco, per poi lasciare il suo ufficio. Quando se ne fu andato, si formarono delle particelle di luce viola che condensarono nella forma di un bambino di circa sette o otto anni. I suoi capelli erano arancioni e pettinati in avanti, di cui molti ciuffi rimanevano sospesi a mezz'aria, e quelli che gli ricadevano sulla fronte gli raggiungevano gli occhi, anch'essi arancioni, senza però coprirli. Indossava una maglia grigia a righe verticali, con l'eccezione delle maniche e di un taschino all'altezza del petto, entrambi di colore bianco. Portava poi un paio di pantaloncini neri, talmente corti da non arrivare al ginocchi, e un paio si scarpette arancioni con i lacci bianchi.
    Il bambino si portò le mani dietro la testa ed alzò lo sguardo verso lo schermo virtuale, ancora aperto, e diede una rapida occhiata ai nomi dei trentadue partecipanti ancora in gara.
    "Bene bene, a quanto pare Ponta ha passato il primo giro. Spero solo che non si faccia troppo male..." disse il misterioso bambino dai capelli arancioni, per poi sparire nello stesso modo in cui era comparso.
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,884
    Location
    Sconosciuta

    Status
    Offline
    Capitolo 5 - Rivalità e Alleanze, Parte I

    ---



    In questo momento ci troviamo nella Piazza Centrale di Domino City, un enorme cerchio verde nel bel mezzo della città. L'area, interamente ricoperta di erba, è contornata dal una fila di alti alberi, dando così a ognuno l'opportunità di fare una passeggiata nella natura senza uscire da una delle città più tecnologiche del mondo. Sopra di essa passavano le due principali strade della città, perpendicolari fra di loro e sopraelevate per non disturbare i migliaia di cittadini che ogni giorno vi si ritrovavano per chiacchierare o anche solo per fare una passeggiata insieme. E ovviamente per duellare.
    In questo preciso istante, però, la maggior parte dei frequentatori non erano lì per nessuna delle ragioni sopra elencate, ma bensì per assistere al secondo discorso del Sindaco, che attualmente stava annunciando ufficialmente la fine della prima fase del torneo. Come per il discorso iniziale, anche questo era trasmesso attraverso una serie di schermi virtuali in tutte le piazze della città, oltre che per mezzo di quegli strani apparecchi che i partecipanti portavano al polso. Senza però spostarci dalla piazza, c'è un altro elemento degno di considerazione, un bambino che stava ascoltando il discorso da un'altra postazione, più precisamente seduto su un ramo di uno dei sopracitati alberi che segnavano il confine della Piazza, a circa due metri dal suolo. Diversamente dalle altre persone non stava ascoltando il discorso dallo schermo virtuale al centro della stessa, perché era troppo lontano per sentirlo, ma bensì da uno schermo virtuale proiettato dal proprio dispositivo. Dal momento che egli lo portava al polso, se ne deduce che fosse uno dei trentadue partecipanti ancora in gara.
    Il bambino, a cui indicativamente si poteva dare la stessa età dell'individuo apparso alla fine dello scorso Capitolo, aveva capelli ed occhi castani, i primi di quali gli arrivavano più o meno all'altezza degli occhi, senza tuttavia coprirli. Portava una T-shirt bianca, con l'eccezione delle maniche che erano grigio scure, l centro della quale compariva una P della stessa tonalità di grigio. Al posto del "buco" della P, inoltre, vi era quella che a prima vista si direbbe l'impronta di un gatto o di un procione, di colore arancione. Indossava inoltre un pantaloncino arancione, poco più lungo di un costume da bagno, ed un paio di scarpette bianche, da cui fuoriuscivano due calzini arancioni.
    Il Sindaco, in ogni caso, aveva già iniziato il suo discorso:
    "... e per questo desidero porgere i miei complimenti ai trentadue partecipanti che sono arrivati fino a questo punto, ma ciò non deve essere motivo di abbattimento per chi non c'è l'ha fatta. Ricordatevi che avete dato il massimo, e che una sconfitta non è che un'occasione per migliorare: Non sprecatela. Passiamo ora alle regole della seconda fase del Decennale: Ogni partecipante dovrà ottenere due vittorie nei prossimi due giorni. Come nella prima fase sarete liberi di scegliere il vostro avversario, il quale sarà costretto ad accettare, ma tenete a mente che ora ogni duello è decisivo. Per aiutarvi nel vostro arduo compito ognuno di voi potrà accedere ad una mappa della città con posizione e statistiche degli altri partecipanti. Ricordate inoltre che potrete effettuare un solo duello a giorno, per cui se ne avete già vinto uno non potrete sfidare nessuno, così come non potrete essere sfidati. Alla fine ne rimarranno solo otto, i quali accederanno alle Finali"
    Non appena ebbe finito di spiegare le regole della seconda fase, lo schermo virtuale si chiuse. Da tutt'altra parte della città, Kyle, Emily e Noah stavano ascoltando il discorso in una piazza di periferia.
    "Inizialmente credevo che mi stessi prendendo in giro" prese parola Kyle.
    "Te lo giuro, è arrivato un tizio vestito di verde che ha fatto apparire Emily dal nulla" rispose Noah, esponendo la sua versione dei fatti.
    "Io posso confermare la sua storia dal momento in cui mi sono svegliata" intervenne Emily.
    "Neanch'io dubito della buona fede di Noah, ma ammetterai che la sua storia è difficile da credere" le rispose Kyle. "D'altra parte è anche vero che nessuno di noi tre ha vinto sei duelli, eppure siamo passati"
    "In ogni caso ..." disse Emily "... dovremmo andare a cercare i nostri avversari. Due giorni non sono tantissimi, anche perché altrimenti potremmo essere costretti ad affrontarci l'un l'altro"
    "Ok, andiamo" le rispose Kyle, facendo comparire un piccolo schermo virtuale rappresentante la mappa di Domino City, con trentadue puntini rossi lampeggianti.
    "In questo momento quasi tutti i partecipanti si trovano in centro, quindi presumo che dovremmo recarci lì. Certo andarci a piedi è impensabile, ma noi abbiamo un abbonamento ai mezzi pubblici della città"
    "Nah, io preferisco rimanere qui. Ci sono avversari anche in zona" disse Noah, invitando i suoi due amici a partire senza di lui.
    "Ma oltre a noi l'avversario più vicino è a mezz'ora di cammino da qui" obbiettò Kyle.
    "Lascialo perdere" intervenne Emily "Sai quanto è testardo quando decide una cosa"

    ---


    Un po' di tempo dopo, nel centro della città, Kyle e Emily stavano camminando sul marciapiede destro di un'ampia strada. Il dispositivo del primo di essi proiettava uno schermo del tutto identico a quello di prima, se non per la scala di proporzione minore che raffigurava solo il quartiere in cui si trovavano attualmente. Tuttavia, nessuno dei due lo stava guardando.
    "Pensi che in questo momento stia cercando un avversario?" chiese Kyle, riferendosi chiaramente a Noah.
    "Mah, lo conosci meglio di me: Con tutta probabilità starà pensando agli avvenimenti di ieri" gli rispose Emily, con un tono piuttosto calmo, diversamente da quello del suo interlocutore che invece era leggermente più teso.
    "E tu... Non sei preoccupata?"
    "Diciamo che ho preso le mie precauzioni" disse, indicando una catenina che portava al collo: Essa era formata da molti piccoli anelli d'oro (o, più probabilmente, di un metallo simile), a cui era appeso un ciondolo a forma di stella a quattro punte, ognuna delle quali terminava con un cristallo trasparente.
    Kyle fece un sorriso amaro. "Conosco Emily, e anche se non vuole darlo a vedere anche lei è preoccupata. E in ogni caso non è certo il tipo di persona che crede ai portafortuna" pensò. Lo riportò alla realtà Emily stessa.
    "Ehm, Kyle..." disse "secondo questo affare abbiamo appena superato un avversario".
    Entrambi si voltarono. Tra le tante persone, riuscirono a trovare l'unico che portava al braccio un dispositivo uguale al loro... il quale, in realtà, non era altri che il bambino apparso qualche riga sopra. Egli stava camminando in direzione opposta a loro, anch'egli assolto nei suoi pensieri, cosicché nessuno dei tre si fosse accorto dell'altro.
    "Ehi..." disse Kyle, facendo voltare immediatamente il suo futuro avversario.
    "Non dire niente, ho capito. Solo una cosa: Qual è il tuo nome?" disse quest'ultimo, attivando immediatamente il suo Duel Disk.
    "Ehm... Kyle" rispose, leggermente imbarazzato dalla velocità con cui era stato sfidato. Subito dopo, a mezz'aria si materializzò uno schermo virtuale con i volti dei due contendenti e i rispettivi Life Points.
    Kyle LP: 4000
    Ponta LP: 4000

    ---


    Da tutt'altra parte della città, si stava svolgendo una situazione analoga. Ci troviamo piuttosto in periferia, in una strada non molto trafficata. Qui troviamo due figure: La prima era un uomo sulla trentina o poco meno, che indossava un vestito simile ad una giacca aperto sul davanti e che gli arrivava fino alle ginocchia, lasciando intravedere una maglia blu e un paio di pantaloni neri. L'altro era un ragazzo di circa dodici anni, dai capelli castani che gli ricadevano sulla fronte coprendo parzialmente l'occhio sinistro. Egli indossava una maglia azzurra e un paio di pantaloni del medesimo colore, oltre ad un paio di scarpe bianche con decorazioni azzurre senza un apparente sistema che ne consenta la rimozione. Entrambi portavano al polso il dispositivo tipico dei partecipanti al torneo.
    "DUEL" gridarono all'unisono, dando inizio al loro duello.
    LP Edward: 4000
    LP Aster: 4000

    ---


    Di nuovo, ancora più in periferia, anzi quasi fuori città troviamo tre individui, uno dei quali non necessita di presentazioni: Si trattava infatti di Ra, il quale indossava gli stessi vestiti delle altre volte che lo abbiamo incontrato, ivi compresi i guanti bianchi. Gli altri due indossavano vestiti relativamente normali, così come il loro taglio di capelli, e non ci soffermeremo troppo sulla loro descrizione.
    "DUEL" gridarono tutti e tre contemporaneamente.
    Ra LP: 4000
    Xavier LP: 4000
    Samuel LP: 4000

    ---


    Torniamo ora al primo e più familiare duello, che vede contrapposti Ponta e Kyle. Fu il primo dei due a dare inizio alla sfida.
    "Inizio io, pesco! Inizio il mio turno con l'Evocazione Normale di Tanuki Ponpoko"
    Sul terreno di Ponta si formò un buco dal quale fuoriuscì un piccolo tanuki arancione; facevano eccezione la punta della coda, la pancia e il volto, tutti e tre bianchi, più la zona attorno agli occhi che assumeva una colorazione marrone, a mo' di maschera. Portava una fascia a cui era appeso un tamburo nero, più sottile al centro, foderato con un non meglio precisato tessuto giallo (Tanuki Ponpoko ATK: 800).
    "Si attiva ora il potere speciale di Tanuki Ponpoko, che mi permette di Evocare Specialmente un mostro di Tipo Bestia di Livello 2 o inferiore direttamente dal Deck, a condizione di Evocarlo coperto in Posizione di Difesa. Io scelgo quindi Tanuki Tantan"
    Appena entrato in campo, il mostro di Ponta batté il tamburo con le mani, facendo apparire sul Terreno una carta coperta disposta orizzontalmente.
    "Attivo quindi dalla mia mano la Carta Magia Libro di Taiyou, che mi consente di scegliere un mostro coperto in Posizione di Difesa e di scoprirlo, facendolo passare alla Posizione di Attacco"
    La Carta Mostro coperta si scoprì, disponendosi verticalmente. Su di essa fece la sua comparsa un tanuki più grande del precedente, marrone con l'eccezione delle stesse zone di Ponpoko, stavolta di un color crema, tranne la maschera attorno agli occhi che era nera. Due corde blu gli passavano attorno alle spalle a mo' di zaino, e reggevano un grosso tamburo davanti al tanuki, il quale teneva in mano due bacchette di legno (Tanuki Tantan ATK: 0).
    "Si attiva ora l'Effetto Scoperta di Tanuki Tantan, che mi consente di Evocare dal Deck un mostro con le stesse condizioni di Ponpoko, stavolta però scoperto in Posizione di Attacco. Io Evoco Tanuki Spin"
    Si formò una moltitudine di particelle di luce che condensò nella forma di un tanuki di un colore intermedio fra il giallo e il marrone, fatta eccezione per la pancia e il volto, bianchi. Egli sedeva su di un tamburo marrone foderato di un tessuto bianco (Tanuki Spin ATK: 800).
    "Sovrappongo quindi Tanuki Ponpoko, Tantan, e Spin. Con questi mostri creo la Rete di Sovrapposizione: EVOCAZIONE XYZ! Appari, Emissario della Natura: Tanuki Cineal!"
    Sul suo terreno si aprì un portale dall'apparenza "galattica", all'interno del quale penetrarono i tre mostro di Ponta. Subito dopo, da un'esplosione multicolore fuoriuscì un enorme tanuki completamente ricoperto da una possente armatura rossa, eccetto la pancia, completamente bianca, e la testa, marrone con il volto bianco. Non aveva tamburi, ma nonostante era dotato di due battenti (Tanuki Cineal Rango: 2 ATK: 800).
    Il quello stesso istante, sul cornicione del quarto piano di un grattacielo vicino si formò una moltitudine di particelle viola, che condensarono poi nella forma del bambino dai capelli arancioni visto alla fine del Capitolo precedente. Egli vi era seduto sopra, incurante del fatto che le sue gambe erano sospese nel vuoto ad un'altezza di dieci metri e passa. Teneva le mani dietro la testa, ed all'interno della destra reggeva una spiga di grano. Nessuno si accorse di lui, che con totale nonchalance incominciò ad assistere al duello.
    "Posiziono due carte coperte e termino il turno" disse infine Ponta, passando la mano al suo avversario.
    "E' il mio turno, pesco!"dichiarò Kyle, estraendo la prima carta del suo mazzo. Guardò le sei carte nella sua mano, quindi spostò lo sguardo sul mostro avversario, attorno al quale ruotavano tre lucciole.
    "Il suo mostro ha uno scarso valore di Attacco, ma proprio per questo non posso abbassare la guardia. Sicuramente dispone di un qualche potere speciale. Inoltre ha quelle due carte coperte, che sicuramente ha intenzione di usare per proteggere il suo mostro" cominciò a pensare Kyle.
    "Evoco Normalmente Esercito Astrale di Sirio, di cui attivo il potere speciale: Se controllo questa carta, infatti, posso effettuare una seconda Evocazione Normale per un mostro "Astrale" nella mia mano. Evoco quindi Esercito Astrale di Vega in Posizione di Attacco" dichiarò infine. Sul suo terreno si formarono due buchi dai quali fuoriuscirono i mostri da lui dichiarati. Subito dopo questi si trasformarono in due lucciole, le quali penetrarono nel varco "galattico" appena formatosi.
    "Sovrappongo quindi i miei due mostri. Con essi io creo la Rete di Sovrapposizione: Evocazione Xyz! Appari, Djinn della Sinfonia: Maestroke!"
    Si formò un'esplosione multicolore che diede vita al direttore d'orchestra dei Djinn, il quale fece le sue entrata in gioco muovendo il suo fioretto a mo' di bacchetta (Maestroke il Djinn della Sinfonia ATK: 1800).
    "Attivo ora il potere speciale di Maestroke, al costo di un Unità Sovrapposta, di selezionare un mostro controllato dal mio avversario e di metterlo coperto in Posizione di Difesa"
    Il mostri di Kyle assorbì quindi un Unità sovrapposta all'interno del suo fioretto, per poi muovere quest'ultimo come un direttore d'orchestra. Cessò tuttavia tale movimento non appena una delle carte coperte di Ponta si scoprì, senza così ottenere alcun risultato visibile.
    "Attivo la mia carta coperta: Tecnica di Illusione Tanuki - Sostituzione! Questa carta mi permette di scegliere un mostro "Tanuki" che controllo e di renderlo immune agli effetti delle carte del mio avversario fino alla fine del turno" dichiarò Ponta, rivelando come avesse fatto a vanificare l'effetto di Maestroke.
    "In tal caso attacco Cineal con Maestroke, dal momento che la tua carta protegge dagli effetti ma non dalla distruzione in battaglia. Vai Maestroke! Symphony Blast!"
    A quell'ordine il mostro di Kyle generò un flusso di note musicali dalle fattezze demoniache diretto verso Cineal. Ancora una volta, però, Ponta non si fece trovare impreparato.
    "Attivo l'effetto di Tanuki Cineal! Quando questa carta combatte, staccando un Unità Sovrapposta, posso dimezzare l'Attacco del mostro avversario"
    Cineal assorbì una delle sue Unità Sovrapposta all'interno di uno dei due battenti, per poi generare da esso un raggio di un colore indefinito fra l'azzurro e il verde che colpì Maestroke in pieno petto (Maestroke il Djinn della Sinfonia ATK: 900).
    "Ma Maestroke è ancora abbastanza forte da distruggere Cineal" osservò Kyle.
    "Non è esatto, perché in questo momento si attiva il secondo effetto di Cineal: Quando l'Attacco di un mostro avversario diminuisce, Cineal guadagna lo stesso ammontare di ATK"
    Il tanuki di Ponta incominciò quindi a battere la sua stessa pancia, unico punto del corpo non coperto dall'armatura a parte la testa, con i due battenti che teneva fra le mani, dando vita a una vera e propria "battaglia fra musicisti". Dopo averla battuta un certo numero di volte, il suo potenziale offensivo aumentò (Tanuki Cineal ATK: 1700).
    "Vai Cineal, attacca Maestroke! Be Happy!"
    A quell'ordine Cineal generò un vero e proprio fendente aereo con uno dei due battenti, il quale tagliò letteralmente a metà il fascio di note, arrivando sino a colui che le aveva prodotte e generando un'esplosione.
    Quando quest'ultima si fu dileguata, però, con grande sorpresa di Ponta il mostro di Kyle era ancora sul terreno, e non sembrava dare segno di fatica.
    "Suppongo che anche Maestroke disponga di un potere speciale" ipotizzò Ponta, notando che nessun'altra carta era stata attivata.
    "Esattamente. Nello specifico, se un mostro "Djinn" che controllo sta per essere distrutto, ivi compreso Maestroke stesso, posso invece staccare una delle sue Unità Sovrapposte, se ne dispone" spiegò Kyle. "Termino quindi il mio turno con una carta coperta"
    Kyle LP: 3200
    Ponta LP: 4000

    ---


    Ci spostiamo ora al duello che vede coinvolti Edward (Smith, per chi non l'avesse capito) e il bambino di nome Aster.
    "Inizio io! Pesco dal Deck!" dichiarò il Re dei Giochi, iniziando così il suo turno.
    "Attivo dalla mia mano la Carta Magia Continua Vortice Nero" disse, posizionando una delle carte nella sua mano sul suo Duel Disk. Subito dopo, sul terreno apparve l'ologramma della carta da lui citata, scoperta e posizionata verticalmente.
    "Procedo il turno con l'Evocazione Normale di Alanera - Shura la Fiamma Blu, in Posizione di Attacco"
    Fece quindi la sua comparsa un mostro simile ad un uccello, con la peculiarità però di mantenere quella che la maggior parte delle persone definirebbe posizione eretta, sebbene di fatto non toccasse il suolo. Presentava due vistose ali nere, mentre il resto del corpo era prevalentemente di colore blu, con l'eccezione delle zampe (che, per via della posizione eretta, forse sarebbe più coretto chiamare gambe). Era inoltre dotato di due braccia, che terminavano con cinque artigli affilati. La testa era di colore blu, con l'eccezione di alcune piume sulla fronte di colore rosso che ricordavano una fiamma (Alanera - Shura la Fiamma Blu ATK: 1800).
    "Si attiva ora il potere speciale di Vortice Nero, il quale mi consente di aggiungere un mostro "Alanera" dal Deck alla mano ogni volta che ne Evoco Normalmente un'altro, a condizione che il mostro appena Evocato abbia un Attacco superiore. Aggiungo quindi Alanera - Kalut l'Ombra di Luna, i cui punti di Attacco sono solo 1400. Essendo questo il primo turno del duello non mi è consentito attaccare, per cui posiziono due carte coperte e termino il turno" dichiarò quindi, aggiungendo una carta dal Deck alla mano e terminando poi il turno con due carte coperte.

    ---


    "Inizio io!" dichiarò Samuel, pescando una carta.
    "Attivo Carica della Brigata dalla Luce, il cui effetto mi permette di aggiungere un mostro "Fedele della Luce" di Livello 4 o inferiore dal Deck alla mano. Aggiungo quindi Lumina, Evocatrice Fedele della Luce. Tuttavia questa ha un prezzo: Dovrò infatti mandare al Cimitero le prime tre carte del mio Deck" disse, aggiungendo una carta alla mano e mandandone tre al Cimitero.
    "Si attiva ora il potere speciale di Wulf, Bestia Fedele della Luce: Quando questa carta viene mandata dal Deck al Cimitero, mi è concesso Evocarla Specialmente sul mio Terreno. Procedo poi Evocando Normalmente Lumina, Evocatrice Fedele della Luce"
    Sul terreno di Samuel si formò una moltitudine di particelle di luce che condensò subito dopo nella forma di un grosso lupo dalle fattezze umanoidi, rivestito con un'armatura scintillante. Portava inoltre un'arma dorata simile ad un'ascia (Wulf, Bestia Fedele della Luce ATK: 2100).
    Subito dopo si formò un buco dal quale fuoriuscì una donna vestita con una toga bianca con numerose decorazioni dorate. Le sue mani erano inoltre avvolte da due luci (Lumina, Evocatrice Fedele della Luce).
    "Attivo quindi il potere speciale di Lumina, il quale mi consente, scartando una carta, di Evocare Specialmente un mostro "Fedele della Luce" nel mio Cimitero. Evoco quindi Jenis, Riparatrice Fedele della Luce"
    Sul terreno di Samul apparve, con la solita animazione delle Evocazioni Speciali, una donna vestita interamente di bianco. Portava un vistoso mantello dai bordi dorati, e con una mano reggeva uno scettro anch'esso dorato (Jenis, Riparatrice Fedele della Luce DEF: 2100).
    "Essendo questo un Battle Royal nessuno di noi potrà attaccare nel suo primo turno, per cui posiziono una carta coperta e termino il turno. In questo momento si attiva l'effetto di Lumina, che mi obbliga a mandare tre carte dal mio Deck al Cimitero. Subito dopo si attiva l'effetto di Jenis, che durante la End Phase ti infligge 500 danni a condizione che io abbia mandato carte dal Deck al Cimitero nel turno corrente. Dunque, l'avversario che scelgo è... Ra" dichiarò Samuel, aggirando così la regola che impedisce di infliggere danni al primo turno.
    Jenis caricò un fascio di luce nel suo scettro, che rilasciò subito dopo in direzione di Ra. Il colpo lo centrò in pieno, ma nonostante ciò non sembrò darne prova, rimanendo praticamente immobile.
    Cosa che non poté evitare di sorprendere Samuel non appena l'esplosione generata si diradò.
    "Humpf. Si attiva ora l'altro effetto di Jenis: Quando essa infligge danno all'avversario, io guadagno lo stesso ammontare di Life Points" disse, per poi venire circondato da un'aura blu che ne incrementò i Punti Vita.
    Ra LP: 3500
    Xavier LP: 4000
    Samuel LP: 4500
    "Molto bene. Ora è il mio turno: Pesco!" dichiarò Xavier, per poi guardare la carta appena pescata. Subito dopo, un lungo sorriso prese forma sul suo volto.
    "Preparati. Attivo la Carta Magia Distruggi-Carte, con cui ogni giocatore scarta la sua intera mano per pescare poi lo stesso numero di carte scartate" disse, per poi scartare tutte le carte che aveva in mano e pescarne altrettante, seguito poi a ruota dagli altri due duellanti.
    "Si attiva ora il potere speciale di tutte le carte che ho scartato: Beiige, Avanguardia del Mondo Oscuro! Latinum, Esarca del Mondo Oscuro! Sillva, Signore della Guerra del Mondo Oscuro! Celt, Orco Sovrano del Mondo Oscuro! E, infine, Goldd, Signore-Wu del Mondo Oscuro! Preparati, Ra, perché questo sarà l'ultimo duello della tua vita"
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,884
    Location
    Sconosciuta

    Status
    Offline
    Capitolo 6 - Rivalità e Alleanze, Parte II

    ---



    "E' il mio turno. Pesco!" dichiarò Ponta, iniziando così il proprio turno.
    Kyle LP: 3200
    Ponta LP: 4000
    "Attacca Cineal, distruggi definitivamente Maestroke! Be Happy!" disse, ordinando al suo mostro di attaccare.
    "In questo momento, l'effetto di Cineal si attiva: Staccando un Unità Sovrapposta, posso dimezzare l'Attacco del mostro avversario e, subito dopo, aumentare quello di Cineal dello stesso ammontare"
    Il mostri di Ponta generò un raggio di colore verde-azzurro dal suo battente, colpendo il già indebolito Maestroke, quindi incominciò a battere la propria pancia aumentando cos' la propria capacità offensiva (Maestroke, il Djinn della Sinfonia ATK: 450) (Tanuki Cineal ATK: 2150). Subito dopo generò un fendente che distrusse il direttore d'orchestra dei Djinn, causando contemporaneamente considerevoli danni a Kyle.
    "Termino qui il mio turno" dichiarò infine, passando la mano al suo avversario.
    Kyle LP: 1500
    Ponta LP: 4000
    "Pesco" disse Kyle, pescando una carta. Diede poi un'occhiata alle carte nella sua mano, riflettendo sul da farsi.
    "Volevo evitare questa mossa, ma non credo mi rimanga scelta..." pensò, posando poi il suo sguardo sul suo avversario.
    "Chiedo l'intervento di Esercito Astrale di Rigel, di cui attivo il potere speciale: Quando questa carta viene Evocata Normalmente, posso Evocare tramite Evocazione Speciale un mostro Astrale dal mio Cimitero. Appari, Esercito Astrale di Sirio" disse, Evocando due dei suoi Eserciti Astrali.
    "Due mostri di Livello 4... Intende Evocare un Mostro Xyz. Ora che conosce gli effetti di Cineal può regolarsi di conseguenza. Ma in realtà ciò è ininfluente, perché grazie al suo effetto Cineal è praticamente indistruttibile in battaglia, e la seconda copia di Sostituzione che ho posizionato lo rende invulnerabile anche agli effetti" ragionò Ponta, piuttosto sicuro delle sue difese.
    "Offro quindi come Tributo i miei due mostri: Evocazione Speciale" dichiarò poi Kyle, con grande sorpresa del suo avversario.
    "Che cosa? Non vuoi effettuare un'Evocazione Xyz?!" chiese quest'ultimo. Per tutta risposta, Kyle gli lanciò un sorriso di sfida.
    "Questa carta non può essere Evocata Normalmente. Essa può solo essere Evocata Specialmente sacrificando due mostri di Livello 4. Preparati, Ponta" dichiarò quindi in tono molto serio.
    A quelle parole, i suoi due mostri si trasformarono in due lucciole, in maniera del tutto identica all'animazione delle Evocazioni Xyz. Subito dopo, però, esse incominciarono a volteggiare in aria, formando un'alta spirale. Quando finalmente si incontrarono, generarono una luce talmente intensa da costringere Ponta a coprirsi parzialmente gli occhi.
    "Mostrati a noi, Incarnazione della Luce! Imperatore dell'Evoluzione: Drago Astrale, Occhi Barionici!" dichiarò Kyle in tono solenne.
    A quelle parole la luce si affievolì fino a scomparire, rivelando quello che all'apparenza sarebbe potuto sembrare uno shuriken o una croce. Esso scese lentamente, fino ad arrivare a circa tre metri dal suolo. Subito dopo, delle particelle di luce si formarono per tutto il campo di battaglia e oltre, fino a quasi dieci metri di distanza dallo shuriken. Esse si diressero quindi in direzione dello shuriken, formando attorno ad esso la forma di un enorme drago luminoso, ricoperto in molti punti da un'armatura blu. La parte visibile del suo corpo emanava luce di colore celeste, ma la cosa che in assoluto colpiva di più erano le sue ali, anch'esse emananti la stessa luce e divise in "placche", sei per ogni ala, le quali una volta aperte davano al drago un aspetto maestoso, confermato dalla lunga coda completamente ricoperta dall'armatura e terminante con una specie di tridente di colore rosso. Al centro del petto vi era anche lo shuriken dal quale si era formato, della stessa tonalità di rosso. Il maestoso drago di Kyle si esibì quindi in un possente ruggito, facendo così la sua entrata sul terreno di gioco (Drago Astrale Occhi Barionici ATK: 3000).
    "Capisco... In pratica il suo mostro è una vera e propria "alternativa" alle Evocazioni Xyz" rifletté ad alta voce Ponta.
    "No, ti sbagli" lo corresse Kyle, sentendo il suo ragionamento "Occhi Barionici non costituisce un'alternativa alle Evocazioni Xyz, bensì ne è una vera e propria evoluzione"
    "Ed ora, tornando al duello..." continuò Kyle, procedendo con il suo turno "Drago Astrale Occhi Barionici, attacca Tanuki Cineal! Shining Barionic Stream!"
    "Ti sei dimenticato del potere di Cineal? Stacco la sua ultima Unità Sovrapposta per dimezzare l'Attacco di Drago Astrale e aumentare quello di Cineal dello stesso ammontare" intervenne Ponta.
    Il drago di Kyle caricò un fascio di energia, ma prima che potesse rilasciarlo il mostro nemico generò un raggio che lo colpì in pieno petto, facendogli emettere un verso a metà fra un ruggito e un lamento. Quindi, Cineal incominciò a battersi la pancia, aumentando ulteriormente il suo Attacco (Drago Astrale Occhi Barionici ATK: 1500) (Tanuki Cineal ATK: 3650).
    "E, inoltre, non puoi neanche interrompere l'attacco. Hai perso, Kyle!" dichiarò Ponta.
    Subito dopo, il mostro di Kyle caricò un altro fascio di energia, per poi rilasciarlo contro il proprio nemico.
    "Vai Cineal, poni fine al duello! BE, HAPPY!"
    Cineal generò un fendente che andò a "impattare" contro il fascio di energia, generando un vero e proprio testa a testa fra attacchi energetici, nel quale il fendente di Cineal incominciò a guadagnare lentamente terreno, avvicinandosi sempre più al mostro di Kyle. Ma, proprio quando l'esito dello scontro sembrava deciso, Kyle dichiarò a voce alta: "Attivo la mia carta coperta. Tridente Lama del Cielo!"
    "Per effetto di questa carta" continuò "Quando un mostro "Astrale" che controllo combatte, il suo Attacco viene azzerato"
    Il mostro di Kyle venne avvolto da un'aura azzurra che intensificò la luce prodotta dal suo corpo, sebbene avesse azzerato il suo potenziale offensivo (Drago Astrale Occhi Barionici ATK: 0).
    "Eh?! Una carta che indebolisce il TUO mostro?!" esclamò Ponta, piuttosto disorientato dalla mossa del suo avversario.
    "In questo momento, l'effetto di Cineal si attiva: Quando l'Attacco di un mio mostri si abbassa, Cineal guadagna la stessa quantità di punti di Attacco" continuò Kyle, ancora una volta lasciando confuso Ponta, dal momento che stava potenziando il mostro avversario e indebolendo il suo.
    Il tanuki di Ponta incominciò a suonare la propria pancia come un tamburo, divaricando infine le braccia. Subito dopo, prima con il battente destro e poi con il sinistro, generò due fendenti nell'aria, formando così una X diretta verso il drago di Kyle (Tanuki Cineal ATK 5150).
    "Si attiva ora il secondo e ultimo effetto di Tridente Lama del Cielo: Quando il mostro equipaggiato combatte, il mostro avversario viene rimosso dal gioco, e il danno da combattimento viene inflitto a entrambi i giocatori"
    Il drago di Kyle rilasciò, per la terza volta, un fascio di energia diretto verso Cineal. Il doppio fendente di Cineal raggiunse infine Occhi Barionici, tagliandolo letteralmente in quattro parti, ma il fascio di energia rilasciato da quest'ultimo raggiunse ugualmente il suo bersaglio, trapassandolo da parte a parte. Pochi secondi dopo, entrambi i mostri esplosero, sbalzando all'indietro i rispettivi proprietari.
    "GWAAAAAAAAAAHH!!"
    Kyle LP: 0
    Ponta LP: 0
    Winner: Draw

    ---


    "E' il mio turno" dichiarò Aster, pescando una carta.
    "Evoco Normalmente Soldato Nexus, in Posizione di Attacco"
    Sul suo terreno si delineò il contorno di un mostro alto circa un metro e venti, che all'apparenza era dotato di un paio di ali. L'animazione era diversa da quella standard per le Evocazioni Normali, dal momento che ne apparve solo il wireframe (in parole povere, il tratto di matita di un suo ipotetico disegno) colorato di blu. Dopo pochi secondi ne apparve anche il corpo: Egli era un robot completamente dorato, dotato di due ali dello stesso colore e di due spade di colore rosso (Soldato Nexus Lv: 1 ATK: 100).
    "Poiché controllo un mostro Nexus, inoltre, posso Evocare Specialmente Assaltatore Nexus direttamente dalla mia mano"
    Subito dopo, con la medesima animazione, fece la sua comparsa un vero e proprio robot da guerra, il cui corpo era di colore grigio, salvo alcune parti bianche o arancioni. Era inoltre dotato di alcune punte che gli fuoriuscivano dal corpo, oltre che di una spada fusa con la mano sinistra (Assaltatore Nexus Lv: 4 ATK: 1800).
    "Procedo il mio turno utilizzando il Mostro Tuner Soldato Nexus e il Mostro non-Tuner Assaltatore Nexus come Materiali Synchro" continuò Aster.
    A quelle parole entrambi i suoi mostri si ritrasformarono nei rispettivi wireframe; quello di Soldato Nexus si trasformò a sua volta in un cerchio, della stessa tonalità di blu, del diametro di circa due metri. Subito dopo all'interno del wireframe di assaltatore si formarono quattro sfere luminose, allineate verticalmente a uguale distanza l'una dall'altra. Il wireframe scomparve definitivamente, e il cerchio si dispose attorno alle sfere, formando così una colonna di luce. Essa scomparve a sua volta subito dopo, senza apparentemente generare però alcun mostro.
    "L'Emissario dei Legami apre la Porta dell'Evoluzione: Evocazione Synchro! Mostrati a noi, Cannoniere Nexus!"
    Apparentemente, perché poco dopo si generò il wireframe di un altro mostro, apparentemente un robot armato di diversi cannoni. Quando infine esso guadagnò un corpo tangibile, rivelò un'armatura di colore giallo-marrone, dotata di varie armi a metà fra un cannone e un fucile, tutte della stessa tonalità di nero, le più grandi delle quali posizionate sopra la testa dello stesso, anch'essa robotica. Era inoltre dotato di un'apertura al centro del petto ricordante la bocca di un cannone (Cannoniere Nexus ATK: 2100).
    "Vai, Cannoniere Nexus, attacca Alanera - Shura la Fiamma Blu. Nexus Destination!" dichiarò Aster, ordinando così al proprio mostro di attaccare. Questo, non appena ebbe ricevuto tale ordine, inizio a sparare colpi a rapida frequenza contro il suo bersaglio. Faceva eccezione l'apertura nel petto, dalla quale fuoriuscì un fascio simile ad un getto d'acqua, anch'esso indirizzato verso Shura.
    "In questo momento, si attiva l'effetto di Alanera - Kalut l'Ombra di Luna nella mia mano. Quando un mostro "Alanera" che controllo combatte, scartando questa carta posso aumentare il suo Attacco di un valore pari all'Attacco dello stesso Kalut, che ammonta a 1400 unità" dichiarò quindi il Re dei Giochi, mandando al Cimitero una delle carte nella sua mano. Subito dopo, Shura fu avvolto da un'aura di colore violaceo che ne aumentò il potere offensivo (Alanera - Shura la Fiamma Blu ATK: 3200).
    "Non avevo intenzione di utilizzare ora questa carta, ma date le circostanze non mi rimane scelta: Attivo la Carta Magia Rapida conosciuta come Rimozione di Limite! Durante il turno in cui questa carta viene Evocata l'Attacco di tutti i miei mostri di Tipo Macchina raddoppia, sebbene come prezzo di ciò essi saranno automaticamente distrutti durante la End Phase" disse infine Aster, reagendo alla contromossa del suo avversario (Cannoniere Nexus ATK: 4200)
    Il mostro del Re dei giochi volò quindi in direzione del suo nemico, andando esattamente incontro alla raffica di colpi di quest'ultimo, salvo poi alzare improvvisamente la traiettoria, schivando il suo colpo ed arrivando in una frazione di secondo davanti al mostro avversario con il braccio destro portato indietro, pronto a sferrare un artigliata o qualcosa di simile. Il mostro di Aster, tuttavia, reagì inclinando leggermente i cannoni verso l'alto e sparando una seconda raffica di colpi, che investì in pieno Shura facendolo esplodere. Il Re dei Giochi portò il braccio destro dinanzi al volto per pararsi meglio dall'onda d'urto generatasi.
    "Concludo il mio turno con una carta coperta" disse infine Aster, ponendo fine al proprio turno.
    "Ma ..." intervenne il Re dei Giochi "... in questo momento si attiva l'altro effetto di Rimozione di Limite, grazie al quale tutti i tuoi mostri di Tipo Macchina vengono distrutti"
    "Non è esatto" gli rispose Aster, con grande sorpresa del suo avversario "Perché in questo momento si attivo il potere speciale di Cannoniere Nexus: Se questa carta sta per essere distrutta, posso mandare un mostro Nexus dalla mia mano al Cimitero e, se lo faccio, la distruzione del mio mostro è negata!"
    "Non è possibile..." disse il Re dei Giochi, notando che nulla era accaduto sul terreno avversario "Beh, poco importa. E' il mio turno!"
    Edward LP: 3000
    Aster LP: 4000
    "Chiedo l'intervento di Alanera - Sirocco l'Alba, in Posizione di Attacco" continuò.
    Sul suo terreno comparve un nuovo volatile, piuttosto simile a Shura: Egli era dotato di due ali nere, e le piume blu che gli ricoprivano la teste mettevano in risalto il già vistoso becco giallo. La cosa che più di ogni altra catturava l'attenzione era una strana membrana nera che gli ricopriva il petto e le spalle, sulla quale venature rosse disegnavano una sagoma simile ad un occhio (Alanera - Sirocco l'Alba Lv: 5 ATK: 2000).
    "So cosa ti stai chiedendo, quindi lascia che ti risponda: Sirocco l'Alba ha un potere speciale che gli consente di essere Evocato Normalmente senza Tributi, a condizione che tutti i mostri sul Terreno siano controllati dal mio avversario" spiegò Edward, per poi continuare il proprio turno: "Attivo ora l'effetti di Vortice Nero, con cui posso aggiungere un mostro "Alanera" con meno di 2000 punti di Attacco dal Deck alla mia mano. Io scelgo Alanera - Gale il Turbine. A questo punto chiedo l'intervento di Alanera - Bora la Lancia e dello stesso Gale il Turbine: Questi mostri possono essere Evocati Specialmente dalla mia mano a condizione che io controlli un mostro "Alanera" diverso da loro"
    Dopo aver posizionato contemporaneamente le due carte sul proprio Duel Disk, sul terreno di Edward fecero la loro comparsa altri due volatili: Il primo di essi aveva le ali blu, in netto contrasto con le piume della testa, di colore arancione. Sempre dalla testa gli ricadevano inoltre numerose piume gialle, tanto lunghe da arrivare fin quasi alle gambe. Esso inoltre possedeva un'arma simile ad una lancia o alla punta di un trapano, di colore nero, la cui impugnatura finiva con due piume dello stesso colore (Alanera - Bora la Lancia Lv: 4 ATK: 1700).
    Il secondo, più basso, aveva un aspetto molto più semplice: Il suo corpo era completamente ricoperto di piume di colore blu/viola, fatta eccezione per la zona intorno al collo, bianca, e per la testa, ricoperta da piume verdi. Queste ultime, inoltre, formavano ai lati della stessa quelle che a prima vista di direbbero ali. La parte del suo volto non coperta dalle piume era di colore giallo, e non presentava bocca né altri organi all'infuori degli occhi (Alanera - Gale il Turbine Lv: 3 ATK: 1300).
    "Procedo il mio turno attivando il potere speciale di Alanera - Gale il Turbine: Grazie ad esso, una volta per turno, mi è concesso di dimezzare l'Attacco di un mostro avversario. In questo caso tu hai un mostro solo, per cui la mia scelta è vincolata. Vai Gale, Feather Whirlwind!" dichiarò quindi il Re dei Giochi.
    A tale ordine Gale generò con le ali un forte vento che si abbatté sul mostro di Aster, senza però causargli danni apparenti (Cannoniere Nexus ATK: 1050).
    "Attivo ora il secondo potere speciale di Alanera - Sirocco l'Alba: Una volta per turno, posso scegliere un mostro "Alanera" che controllo per trasferire su di esso il potere offensivo di tutti i miei altri mostri, a condizione che esso sia l'unico mostro in grado di attaccare in questo turno. Io scelgo quindi lo stesso Sirocco l'Alba, aumentando il suo ATK di un ammontare pari a quello di Gale e Bora messi assieme. Vai Sirocco, scatena il terrore finale degli Alanera! DAWN OF BLACK FEATHERS!" dichiarò infine il Re dei Giochi in tono solenne, intenzionato a vincere il Duello.
    A quelle parole il mostro di Edward venne circondato da un'aura di colore nero/violaceo, e di tale colore si illuminarono anche le venature sul suo petto. L'occhio disegnato da queste ultime, poi, sembrò di fatto "aprirsi", generando quindi una luce della stessa tonalità ma molto più intensa, la quale ebbe come effetto quello di aumentare esponenzialmente le dimensioni di Sirocco, facendogli raggiungere un'altezza di quasi cinque metri. Spalancò infine le ali, e si esibì in un verso simile ad un ruggito, ma più acuto, che avrebbe fatto tremare chiunque lo ascoltasse. Terrore aumentato dal fatto che né l'aura era scomparsa, né l'occhio si era richiuso, sebbene avesse cessato di generare la luce abbagliante di prima (Alanera - Sirocco l'Alba ATK: 5000).
    "Sirocco l'Alba, emana il tuo giudizio su Aster. Vai, attacca: Twilight Feather... STREAAAM!!!" dichiarò il Re dei Giochi, ordinano al suo mostro di emanare il "Giudizio Finale" su Cannoniere Nexus.
    Questo, per risposta, divaricò le ali e le braccia, generando una sfera di energia dello stesso colore nero/violaceo al centro del suo petto. O, per essere più precisi, al centro del suo terzo occhio. Da essa partì quindi un raggio di energia, diretto esattamente verso Cannoniere Nexus, che nulla poteva fare contro l'Attacco del suo avversario. Quando infine ne fu colpito, ossia dopo una frazione di secondo dalla generazione del raggio stesso, si generò un'esplosione talmente potente da scaraventare con forza Aster all'indietro, facendolo volare per quasi dieci metri prima di atterrare al suolo. Quando l'enorme nube di polvere si diradò, tuttavia, il mostro di quest'ultimo era miracolosamente ancora in piedi, grazie alla prontezza del suo proprietario che lo aveva protetto con una delle carte nella sua mano, e più precisamente con il mostro noto come Corazzato Nexus.
    Il Re dei Giochi posò quindi il suo sguardo sul proprio avversario, che a fatica era riuscito a rialzarsi in piedi, nel frattempo.
    "Posso farti una domanda?" gli chiese "Che cosa stai aspettando?"
    Domanda, questa, che non poté fare a meno di stupire Aster.
    "So riconoscere il potenziale dei miei avversari quando li guardo. E tu in questo momento stai utilizzando solo una minima parte delle tue vere capacità" continuò dunque il Re dei Giochi, incitando così il suo avversario a impegnarsi al massimo in quel duello. Il suo amore per la battaglia, infatti, era ben più forte della sua voglia di vincere il torneo.
    Un lieve sorriso di sfida si fece largo sul volto del suo avversario. "Sai, anch'io devo farti i miei complimenti: Era da molto che non affrontavo un avversario come te. Non posso tirarmi indietro davanti ad una simile sfida: Se me lo chiedi, duellerò al massimo delle mie capacità"
    "Ne sono lieto" gli rispose il Re dei Giochi" ma, vedi, neanch'io finora ho duellato al massimo delle mie capacità. Gale il Turbine, Bora la Lancia, Evocazione Synchro!"
    A quell'ordine Gale il Turbine si trasformò in tre anelli di colore verde, del diametro di circa due metri. Allo stesso modo, Bora si trasformò subito dopo in quattro sfere luminose, dello stessa colore, che si allinearono all'interno degli anelli formando una colonna di luce. Quando questa scomparve, rivelò l'immagine di un Alanera completamente diverso dai precedenti. Esso infatti non era ricoperto di piume, ma al contrario il suo intero corpo era rivestito di una solidissima armatura nera. Quest'ultima era percorsa da linee arancioni che ne decoravano il petto e le spalle, terminano infine nelle ali, anch'esse rivestite dalla spessa armatura, generando sei sfere blu, tre per ogni ala. Il suo volto era coperto da una maschera bianca, presentante due alette ai lati, aperta solo per mostrare l'unico occhio del mostro.
    "Mostrati a noi, e scatena la Tempesta Perfetta. Appari, Maestro Armatura Alanera!" (Lv: 7 ATK: 2500)
    "Ecco a te uno dei mostri più temuti di questo gioco, Maestro Armatura Alanera. Questo mostro non può essere distrutto in battaglia, e io non subisco danni da combattimento da battaglie che lo coinvolgono. Posiziono quindi due carte coperte, e termino il mio turno" disse infine il Re dei Giochi, ponendo fine al suo turno con due carte coperte.
    Edward LP: 3000
    Aster LP: 50
    "E' il mio turno! In questo momento si attiva il potere speciale di Cannoniere Nexus! Edward, hai combattuto bene, ma il Duello finisce qui. Questo è il mio vero potere!" dichiarò Aster, posando la mano sul suo Deck. In quel momento, quest'ultimo incominciò ad irradiare un'accecante luce blu, tanto da costringere il Re dei Giochi e portare un braccio davanti al volto.
    "DUAL... DRAAAW!!!!!" esclamò infine Aster in tono solenne, estraendo la prima carta e portando in alto col braccio alzato la fonte di tale luce. Quest'ultima era così intensa da nascondere completamente la parte superiore del corpo di Aster. Inoltre, cosa di non secondaria importanza, il suolo cominciò a tremare e gli ologrammi dei mostri iniziarono a "lampeggiare", divenendo più trasparenti per poi tornare alla loro normale opacità.
    “Ma che cosa..." incominciò a dire il Re dei Giochi, senza spostare il braccio che gli copriva il volto, chiaramente confuso dagli avvenimenti.
    "Oh, no. Questa non ci voleva!" esclamò Aster, che non avrebbe mai voluto terminare il Duello in quel modo.
    Alla sua destra, poco dopo, si formò una "fessura" nella realtà, che in poco tempo si allargò sino a diventare un portale, dal cui interno proveniva una fioca luce bianca che non ne lasciava intravedere l'interno.
    "Vedi di passare questa fase, Re dei Giochi ..." disse infine, posando lo sguardo sul portale appena apertosi "... Ci vediamo alle Finali".
    Dopo aver detto ciò, la carta che teneva in mano si dissolse in particelle di luce blu. Quindi Aster entrò nel portale, venendo apparentemente inghiottito dalla luce opaca che ne fuoriusciva.

    Capitolo 7 - Rivalità e Alleanza, Parte III

    ---



    "Si attiva ora il potere speciale dei mostri "Mondo Oscuro"! Quando questi vengono scartati, mi è concesso Evocarli Specialmente sul mio Terreno. Appari: Beiige, Avanguardia del Mondo Oscuro! Latinum, Esarca del Mondo Oscuro! Sillva, Signore della Guerra del Mondo Oscuro! Celt, Orco Sovrano del Mondo Oscuro! Goldd, Signore-Wu del Mondo Oscuro!" esclamò Xavier in tono solenne, in seguito all'attivazione della carta Magia Distruggi-Carte.
    In seguito, in suolo all'interno del campo di battaglia incominciò a tremare. Sul terreno di Xavier si formò una crepa, che andò sempre più allargandosi sino a diventare un vero e proprio burrone, dal quale fuoriusciva una spettrale luce di colore viola. Da esso a loro volta fuoriuscirono cinque mostri dalle fattezza demoniache.
    Il mostro più a sinistra era un guerriero, dalla pelle di colore azzurro, viola sulle mani, solcata dalle vene del mostro stesso, piuttosto visibili. Esso era rivestito con un armatura bianca la cui forma ricordava molto quella di uno scheletro umano, compreso l'elmo di forma ispirata ad un teschio. brandiva inoltre un arma, più precisamente una spada, la cui impugnatura era anch'essa fatta di osso (Beiige, Avanguardia del Mondo Oscuro ATK: 1600).
    Il secondo mostro, secondo partendo da destra, era un demone il cui corpo passava dal color platino al nero. Esso era dotato di una coda, lunga quasi quanto tutto il corpo, e di un paio di ali nere solcate da dieci file, cinque per ogni ala, di quelle che all'apparenza erano ossa. Dalle spalle gli fuoriuscivano due corni ricurvi verso l'alto, come pure dai lati della bocca, sebbene per questi ultimi sia più adatto il termine "zanne". Il suo mento, inoltre, era sufficientemente lungo ed appuntito da poter essere definito anch'esso un corno, arrivando così ad un totale di cinque (Latinum, Esarca del Mondo Oscuro ATK: 1500).
    Il terzo mostro, il più a destra, era un generale. Di colore grigio scuro questo guerriero possedeva due ali, le quali tuttavia erano richiuse e gli andavano verso il basso, ricoprendo così la funzione decorativa di mantello e non una funzionale (sebbene il mostro levitasse ugualmente, così come i suoi quattro compagni). Dalla sua testa, particolarmente alta e stretta, fuoriuscivano sei corna, due rivolte verso l'alto, due verso il basso e infine due ripiegate in avanti, andandosi a ricongiungere sul suo naso e coprendo così i suoi occhi. Ma la cosa che più colpiva del suo aspetto era in assoluto il fatto che dal lato esterno di ogni mano fuoriusciva una lama, lunga quanto tutto il braccio e talmente affilata da riflettere la luce sul filo (Sillva, Signore della Guerra del Mondo Oscuro ATK: 2300).
    Il quarto di essi era il secondo a partire da sinistra. Il suo corpo era principalmente di colore nero, ma l'armatura di colore grigio-azzurro che portava lo rivestiva quasi completamente. Egli era dotato di un paio di corna, perfettamente dritte, e di una lunga e spessissima coda dello stesso colore dell'armatura. Aveva inoltre quelle che a prima vista si definirebbero ali, ma che ad un analisi più accurata si rivelerebbero più simili ad un semicerchio dal quale fuoriuscivano cinque spuntoni, uno centrale rivolto verso il basso e due ad ogni lato. Anch'esse erano del colore dell'armatura, ed erano spesso più o meno quanto la coda, ovverosia più dei suoi stessi arti (Celt, Orco Sovrano del Mondo Oscuro ATK: 2400).
    Il quinto mostro, quello centrale, era decisamente più grande degli altri quattro. Doveva essere il doppio di Latinum, e quasi il quadruplo di Beiige. Il suo corpo era di un colore tendente al nero, ma in diverse sue parti era coperto da un'armatura d'oro, la quale formava diversi spuntoni all'altezza delle spalle e dell'addome. Della sua testa, anch'essa coperta da un elmo dorato, era visibile solo la bocca, dalla quale fuoriusciva un tetro fumo bianco, e gli occhi, o meglio due luci di colore rosso sangue intravedibili da due piccole aperture sull'elmo. Tale elmo era inoltre dotato di tre corna, due delle quali ricurve e rivolte verso il basso e una, quella centrale, rivolta verso l'alto. Era inoltre provvisto di due possenti ali, la punta delle quali era avvolta da una protezione dorata (Goldd, Signore-Wu del Mondo Oscuro ATK: 2300).
    "Sfortunatamente non mi è concesso dichiarare attacchi in questo turno, ma d'altra parte non credo di averne bisogno. Posiziono una carta coperta, e termino il turno" dichiarò infine Xavier, ponendo fine al suo turno.
    "Molto bene. E' il mio turno!" dichiarò Ra, pescando una carta dal proprio Deck, per poi inclinare leggermente il polso per osservare la carta appena pescata.
    "La carta che ho pescato è Stella Auros, di cui attivo il potere speciale: Quando questa carta viene aggiunta dal mio Deck alla mano mi è concesso di Evocarla Specialmente"
    Sul terreno di Ra si formò una moltitudine di particelle di luce che condensò nella sfera che già conosciamo, dotata di braccia e occhi.
    "Evoco tramite Evocazione Normale Stella Phiskeis, in Posizione di Attacco"
    Sul suo terreno si formò un buco dal quale fuoriuscì un Guerriero completamente avvolto dalla sua spessa armatura argentata. Era armato di due spade, ognuna delle quali dotata di due lame. Le impugnature delle stesse, rosse, erano inoltre collegate fra di loro attraverso due fili fatti apparentemente di pura energia, l'uno bianco e l'altro azzurro, unendo quindi le due spade in un'unica arma. Il Guerriero era inoltre dotato di un mantello dalla forma irregolare, anch'esso di colore argentato (Stella Phiskeis ATK: 1700).
    "Attivo quindi il potere speciale di Stella Phiskeis: Se questo Mostro non-Tuner viene utilizzato per la Synchro Evocazione di un mostro "Stella" posso utilizzare come mostro Tuner un mostro "Stella" direttamente dalla mia mano. Utilizzo quindi Stella Phiskeis sul mio Terreno e Stella Bios nella mia mano come Materiali per una Synchro Evocazione" dichiarò Ra, esplicitando l'effetto del proprio mostro.
    Subito dopo, una delle cinque carte nella mano di Ra si trasformò in un anello di luce, del diametro di circa due metri, che si posizionò attorno al corpo di Phiskeis. Quest'ultimo si scompose a sua volta in quattro sfere di luce che si allinearono al centro dell'anello stesso, formando così una colonna di luce.
    "Le stelle del cielo formano le luce che illumina il cammino degli uomini: Evocazione Synchro! Appari, Emissario del Firmamento: Stella Virgis!"
    A quelle parole la colonna di luce scomparve, rivelando così l'immagine del Guerriero della Costellazione della Vergine. Egli era dotato di un'armatura argentata, che tuttavia a differenza di Phiskeis non ricopriva tutto il suo corpo. Alcune parti come le mani, il collo e le ginocchia erano infatti ricoperte solo da un tessuto di colore blu. Dello stesso colore era l'interno del suo mantello, diviso in diversi "pezzi", il cui esterno era invece dello stesso colore dell'armatura. Era dotato di due ali, le quali tuttavia non erano attaccate al corpo. Erano infatti due ali sintetiche, fluttuanti in aria e percorse da alcuni solchi che irradiavano luce azzurra. Su entrambe le spalle di Virgis era infatti presente una punta di forma conica, irradiante la stessa tonalità di azzurro, collegando così "a distanza" le ali al corpo. Con o stesso sistema dovevano essere collegate le due sfere che orbitavano attorno al corpo del mostro, anch'esse dotate di una punta irradiante luce azzurra, le quali descrivevano un traiettoria circolare perfettamente orizzontale. Questo unito al fatto che i vari lembi del mantello fluttuavano leggermente e alla particolare posa del mostro, a piedi uniti e braccia divaricate con il bacino sporto leggermente in avanti, davano al Guerriero della Vergine un aspetto decisamente magico ed etereo (Stella Virgis ATK: 1900).
    "Attivo ora il potere speciale di Virgis, che mi consente una volta per turno di equipaggiarlo con un mostro "Stella" di Tipo Psichico che controllo. Ovviamente la mia scelta ricade su Stella Auros" proseguì poi Ra.
    A quelle parole Auros si illuminò di una luce bianca per poi cambiare la propria forma in quella di un calice dorato. In esso erano inoltre incastonate quattro gemme, della stessa tonalità di azzurro di quelle del corpo di Auros ma tagliate ad esagono, poco più sopra del centro dello stesso. Il calice tuttavia non fu afferrato da Virgis, ma anzi incominciò ad orbitare attorno ad esso insieme alle due sfere, rafforzando così l'immagine eterea del mostro.
    "Attivo ora il potere nascosto di Stella Auros: Questo effetto si può attivare solo quando Auros è in Modalità Reliquia, e mi permette si pescare una carta dal Deck una volta per turno, a condizione poi di scartarne un'altra" spiegò Ra, per poi estrarre la prima carta del suo Deck e mandarne successivamente una dalla mano al Cimitero.
    "Successivamente attivo il potere speciale di Stella Virgis, il quale mi permette di pescare tante carte quanti sono i mostri "Stella" ad esso equipaggiato. Attualmente ce n'è uno solo, quindi pesco una carta. Posiziono dunque due carte coperte, e termino qui il mio turno" concluse infine, mettendo fine al proprio turno mentre sul suo terreno apparivano due ologrammi rappresentanti il retro di una carta, posizionati verticalmente.
    Ra LP: 3500
    Xavier LP: 4000
    Samuel LP: 4500
    "Tocca a me. Pesco dal Deck!" esclamò Samuel, pescando la prima carta del suo Deck. La portò davanti al proprio sguardo, e non appena l'ebbe vista un lungo sorriso si disegnò sul suo volto.
    "Chiedo l'intervento di Raiden, Assaltatore Fedele della Luce, in Posizione di Attacco" dichiarò Samuel, posizionando una delle carte nella sua mano sul proprio Duel Disk.
    Fece quindi la sua comparsa sul Terreno di Samuel un monaco guerriero, con l'ormai nota animazione standard delle Evocazioni Normali. Egli portava un paio di pantaloni di colore blu provvisto in più punti di protezioni argentate decorate in oro, allo stesso modo della sua cintura.
    La parte superiore del corpo invece non portava indumenti all'infuori di un collare anch'esso dorato e una lunga fascia blu, che gli avvolgeva il collo e le spalle a mo' si scarpa. I suoi capelli erano inoltre raccolti in una lunga treccia che gli arrivava sino alla vita. Era armato inoltre di due spade dorate, una per ogni mano, il cui filo della lama era tuttavia formata di pura energia (Raiden, Assaltatore Fedele della Luce ATK: 1700).
    "Attivo quindi il potere speciale di Raiden, che mi consente una volta per turno di mandare due carte dalla cima del mio Deck al Cimitero" esplicitò, estraendo due carte dalla cima del suo Deck. Quando le vide un sorriso si disegnò sul suo volto, e subito dopo le mostrò al suo avversario.
    "Le carte che ho appena mandato al Cimitero sono Reame della Luce e Ryko, Cacciatore Fedele della Luce. Poiché tra esse c'era un mostro "Fedele della Luce" si attiva il secondo potere Speciale di Raiden, che così facendo aumenta il proprio Attacco di 200 unità, sebbene quest'ultimo particolare sia di secondaria importanza. Ryko, infatti, è il quarto mostro "Fedele della Luce" che ho mandato al Cimitero, il ché mi permette di Evocare il mio mostro più potente" esclamò Samuel, alzando al cielo una delle carte nella sua mano.
    Per tutta l'estensione del campo di battaglia si formarono particelle di luce che incominciarono immediatamente a dirigersi verso lo stesso punto. Queste condensarono quindi alle spalle di Samuel, ma non nella forma di un mostro come si potrebbe pensare. Esse generarono infatti un cancello, alto più di otto metri e largo sei, fatto interamente d'oro e rappresentante decorazioni di vario genere, la più brande delle quali era un rombo che univa i punti medi dei suoi lati. Tale rombo era diviso a metà dalla linea di separazione delle due ante, e da tale linea di separazione fuoriusciva una fioca luce bianca. Dopo alcuni secondi, il cancello incominciò ad aprirsi, rivelando al suo interno una luce bianca. E una figura, alta circa sei metri, nascosta da tale luce. Non appena le ante si furono aperte del tutto, la figura mosse un passo avanti. Poi un altro. Ed ad ogni suo passo si sentiva un tonfo. La creatura incominciò lentamente a fuoriuscire dalla luce fino a divenire completamente visibile.
    "Mostrati a noi, Divinità dei Signori della Luce. Appari, Drago del Giudizio!"
    Egli era un drago. Ed era più alto dello stesso Goldd, che pure non poteva essere definito di media grandezza. Il suo corpo era completamente bianco, con una leggera tendenza al grigio che ricordava il colore della cenere. Era dotato di quattro zampe, ognuna delle quali era dotata di tre artigli, di colore rosso, più un quarto a mo' di tallone. Possedeva inoltre due ali, con un'apertura complessiva di diversi metri. Dal collo in su il suo corpo pareva essere ricoperto di piume, fino alla testa in cui alcune di esse si sollevavano, e la cui forma ricordava quella dei rami di ulivo. Essi, insieme ai suoi lunghi baffi e alle ali, contribuivano a dare lui l'aspetto regale e maestoso che aveva (Drago del Giudizio ATK: 3000).
    In quel momento, sul terreno di Samuel erano presenti quattro Fedeli della Luce, allineati, più un enorme drago dietro la cui apertura alare era tale da proiettare un'ombra che ricopriva completamente gli altri quattro. Il terreno di Xavier non era meno spaventoso, controllando lui ben cinque demoni, di cui uno di grandi dimensioni, e non essendosi la spaccatura ancora richiusa. A un qualsiasi ipotetico spettatore sarebbe subito saltato all'occhio l'ossimoro, controllando uno mostri dalle fattezze demoniache e una crepa che irradiava una spettrale luce viola e l'altro dei mostri di estrema purezza di cui un drago dall'aspetto altamente maestoso, davanti ad un ancora aperto cancello che irradiava luce bianca. Ra, dal canto suo, controllava solo un mostro con 1900 punti di Attacco attorno al quale orbitavano due sfere e un calice. Ma ancora non lo attaccavano, ancora temevano le sue carte coperte. Erano stati messi in guardia circa le sue capacità. E se c'è una cosa che un duellante professionista sa fare bene, è non sottovalutare il suo avversario.
    Samuel gettò un'occhiata di intesa a Xavier, quasi chiedendogli l'autorizzazione a procedere. Quest'ultimo, per risposta, fece cenno di sì con la testa. Samuel posò quindi il suo sguardo sul Duel Disk, e più precisamente sulla carta del suo ace monster.
    "Attivo ora il potere speciale di Drago del Giudizio" esclamò Samuel a voce alta, facendo la mossa appena concordata (anche se solo con lo sguardo) con il suo compagno.
    "Questo effetto si può attivare solo pagando 1000 dei miei Life Points, ma in cambio di questo sacrificio mi è concesso di distruggere TUTTE le carte sul Terreno di gioco, ivi incluse le mie, fatta eccezione solo per Drago del Giudizio stesso. Il prezzo da pagare è alto, ma ne vale la pena se in cambio posso fare piazza pulita del tuo intero Terreno. Vai, Drago del Giudizio. DIVINE JUDGEMENT!" dichiarò quindi in tono solenne.
    A quelle parole il cielo si rannuvolò improvvisamente, sebbene fino a qualche secondo prima non vi era che qualche nuvola sparsa. Dopo pochi secondi, diversi fulmini incominciarono a piovere letteralmente sul campo di gioco, e per la prima volta Ra ruppe la sua innaturale freddezza. Sul suo volto era infatti apparso uno sguardo preoccupato, e quando vide i fulmini portò il braccio destro al di sopra della testa e abbassò quest'ultima, a difesa del colpo che stava per ricevere. E lo stesso fecero anche i suoi avversari, portando le braccia davanti al volto e piegando leggermente le ginocchia.
    I fulmini caddero su tutto il campo di battaglia. Uno di essi trapasso il petto di Virgis, facendolo esplodere insieme agli oggetti che gli orbitavano attorno. Altri due colpirono i mostri di Xavier, generando due esplosioni quasi simultanee che distrussero completamente i suoi mostri e le sue carte coperte. Uno di essi colpì anche il cancello dal quale era fuoriuscito Drago del Giudizio, mandandolo in macerie. La maggior parte, infine, si era schiantata sul suolo in mezzo ai tre contendenti, non distruggendo alcuna carta ma generando ugualmente forti esplosioni.
    Alla fine della tempesta, le esplosioni generatesi aveva sollevato talmente tanta polvere da non permettere ai contendenti di vedere i propri avversari. Solo quando questa si diradò la situazione divenne visibile: Il terreno di Ra era completamente vuoto, fatta eccezione per una sfera metallica caduta al suolo, presentante una vistosa ammaccatura. Era, più precisamente, una delle sfera ruotanti di Virgis, ora scomparso senza lasciare traccia. Non irradiava più alcuna luce, e si dissolse in particelle di luce dopo qualche secondo. La situazione di Xavier non era migliore, in quanto anche il suo terreno era stato ripulito completamente. Rimaneva solo la crepa nel terreno da cui erano fuoriusciti i suoi mostri. Diversamente, Samuel era steso a terra, in quanto uno dei fulmini era caduto a poca distanza da lui, gettandolo al suolo e provocandogli un danno di 1000 Life Points. Del cancello non era rimasta più alcuna traccia, nemmeno le sue macerie, mentre il mostro da esso fuoriuscito era ancora presente in campo, impassibile, e non presentava danni di alcun genere.
    "Non credevo che avrebbero distrutto le loro stesse carte per poter attaccare in sicurezza" pensò Ra, notando come Samuel avesse eliminato nove dei dieci mostri controllati complessivamente da lui e il suo compagno.
    "Forza Riflessa e Annulla Attacco" disse Samuel, rialzatosi senza troppa fatica, pronunciando il nome delle due carte coperte di Ra, ormai distrutte. "Avevi intenzione di difenderti dai nostri attacchi, a quanto pare. Beh, poco importa, ormai. Drago del Giudizio, attacca! Judgement Stream!"
    Ricevuto l'ordine, il Drago di Samuel caricò un fascio di energia bianca all'interno della sua bocca. Lo rilasciò dopo poco, indirizzato verso un'ormai indifeso Ra, generando una violenta esplosione.
    Quando quest'ultima si diradò, la figura di Ra ridivenne visibile. Era ancora in piedi, ma aveva le braccia incrociate dinanzi al volto e le ginocchia piegate, per attutire meglio il colpo. Era stato centrato in pieno, e il colpo l'aveva spostato di diversi centimetri, nonostante fosse riuscito a mantenere la posizione eretta.
    "Quel tipo ha una resistenza incredibile" pensò Samuel, posizionando una carta sul suo Duel Disk. "Termino il turno con una carta coperta"
    Ra LP: 500
    Xavier LP: 4000
    Samuel LP: 3500
    "Tocca a me, pesco!" dichiarò Xavier pescando una carta dal suo Deck.
    "Chiedo l'intervento di Zure, il Cavaliere del Mondo Oscuro, in Posizione di Attacco"
    Sul suo terreno fece la sua comparsa un altro mostro dall'apparenza demoniaca, più precisamente un cavaliere. Non comparve tuttavia dalla crepa, animazione riservata ai mostri Evocati tramite il loro stesso effetto, bensì con l'animazione standard delle Evocazioni Normali. Egli inoltre,diversamente dai mostri "Mondo Oscuro" precedentemente Evocati, non fluttuava, bensì poggiava i piedi a terra. Non indossava armature, eccetto che sulle gambe, ma portava due spalliere ricordanti lo scheletro di una mano umana. Da esse partiva un lungo e sottile mantello, di colore blu, ridotto ormai in pessime condizioni dati i vari strappi presenti su di esso, il quale contribuiva però a dare un aspetto spettrale al mostro. La sua testa presentava due corna, ed inoltre il mostro era dotato di una spada, la cui impugnatura era fasciata con delle bende (Zure, Cavaliere del Mondo Oscuro ATK: 1800).
    "Sei senza difese, Ra! Vai, Zure, attacco dretto!" esclamò Xavier, sicuro della sua imminente vittoria.
    Sentendo tale ordine il Cavaliere del Mondo Oscuro si slanciò contro il suo avversario, pronto a finirlo con un fendente verticale. Ma quando stava per sferrare il suo attacco, la sua spada andò a sbattere contro una barriera blu che circondava il corpo di Ra, divenuta visibile solo nel momento in cui toccò la spada di Zure. Impossibilitato ad attaccare, il Cavaliere del Mondo Oscuro tornò dal suo padrone, il quale era letteralmente incredulo dinanzi a quanto appena successo.
    "C-Cosa!? Come..." cercò di dire Xavier, senza però riuscire a esprimere una frase di senso compiuto.
    "Attivo la Carta Trappola Barriera dell'Angelo Custode dal mio Cimitero. Il suo effetto può essere attivato solo rimuovendola dal gioco mentre è nel mio Cimitero, ma mi permette di azzerare ogni danno, da combattimento o da effetto, fino alla fine del turno" spiegò Ra, illustrando il modo in cui era riuscito a parare l'attacco di Zure senza controllare alcuna carta.
    "Non è possibile. Una Trappola che si attiva dal Cimitero..." commentò Xavier. "Deve averla scartata in seguito all'effetto di Distruggi-Carte, o più probabilmente l'avrà spedita al Cimitero grazie all'effetto di Auros in previsione di una possibile distruzione delle sue carte coperte..." pensò.
    "Attivo la Carta Magia Sepoltura Sciocca, con cui mi è concesso mandare una Carta Mostro direttamente dal mio Deck al Cimitero. La mia scelta ricade su Grapha, Signore Drago del Mondo Oscuro!" disse a voce alta, non senza una nota di rabbia, procedendo con il proprio turno.
    "Ne attivo quindi il potere speciale: Se questa carta è nel mio Cimitero, posso Evocarla Specialmente offrendo un mostro "Mondo Oscuro" che controllo come Tributo. Sacrifico quindi Zure, Cavaliere del Mondo Oscuro" disse, mentre il corpo del suo Cavaliere si scomponeva man mano in particelle di luce viola che entrarono nella crepa.
    "Mostrati a noi, Divinità del Mondo Oscuro: Grapha!" esclamò quindi Xavier in tono solenne.
    A tale invocazione, dalla crepa incominciò molto lentamente a fuoriuscire il Dio del Mondo Oscuro. Ne fuoriuscì prima la testa, dalle fattezze di un teschio. Da essa fuoriuscivano cinque corna, una centrale rivolta verso l'alto e altre quattro, laterali, incurvate verso il basso. Ai lati del corno centrale vi erano inoltre due teschi, che potremmo definire ornamentali se non fossero parte integrante del corpo del mostro. Sul suo volto, all'interno delle cavità degli occhi, brillavano due occhi gialli, puntati dritti su Ra. Dalla bocca fuoriusciva uno strano fumo bianco, simile a quello prodotto da Goldd ma molto più denso.
    Altrettanto lentamente fuoriuscì anche il resto del corpo. La testa era attaccata alle spalle per mezzo di un lungo collo ricurvo, avvolto da quella che a prima vista sembrerebbe un'armatura. Ad un'analisi più approfondita, però, si sarebbe rivelata parte integrante del suo corpo, così come lo erano le decorazioni che gli avvolgevano le spalle e il petto. Da quest'ultimo, poi, aveva origine uno sperone, del tutto identico alle corna che aveva sulla testa. Era dotato di un paio di ali, nere come la pece e anch'esse di fattezze scheletriche. Era inoltre dotato di due braccia e due gambe da ognuna delle quali aveva origine un ulteriore sperone (o corno, che dir si voglia), più precisamente ai gomiti e alle ginocchia. Era inoltre dotato di una coda, lunga quasi il doppio del corpo, rivolta verso l'alto e che oscillava a destra e a sinistra senza un apparente schema logico preciso.
    Non appena fu fuoriuscito del tutto dalla crepa, il mostro si esibì in un possente ruggito rivolto verso Ra, facendo così la sua entrata sul campo di gioco (Grapha, Signore Drago del Mondo Oscuro ATK: 2700).
    "Sfortunatamente non mi è concesso dichiarare ulteriori attacchi in questo turno, di conseguenza sono costretto a passarti la mano. Non prima, però, di aver posizionato due carte coperte" dichiarò Xavier, ponendo così fine al proprio turno.
    Ra LP: 500
    Xavier LP: 4000
    Samuel LP: 3500
    "Questo Duello è durato fin troppo. E' il mio turno: Pesco dal Deck!" dichiarò Ra, iniziando il proprio turno e annunciando contemporaneamente la sua intenzione di terminare in esso l'intero Duello. Un proposito, questo, in apparenza non molto facile da rispettare.

    ---


    Ci spostiamo ora di scenario. Andiamo, più precisamente, sul tetto di uno dei numerosi grattacieli di Domino City. Qui vi troviamo un uomo, intento a guardare il panorama della città vista dall'alto. Era separato da essa da un pannello di vetro alto due metri e mezzo, un unico pannello che avvolgeva tutto il tetto, pressoché infrangibile, che impediva alle persone di cadere dal 127° piano. Quest'uomo in realtà non ci è nuovo: Si tratta, infatti, della medesima persona che ha conversato con l'Ispettore Wheel nel Capitolo 1, la stessa il cui solo nome terrorizzava il Sindaco di Domino. Egli stava appoggiato con la mano destra al vetro; lo sguardo era a tratti rivolto alla città, a tratti perso nel vuoto.
    "Sono passati quasi dieci anni, Mateus..." sussurrò.
    Una cosa, però, lo distolse dai suoi pensieri: Una fioca luce bianca proveniente dalle sue spalle. Si girò verso la fonte di quella luce, e un leggero sorriso apparve sul suo volto, misto ad una celata nota di paura.
    "Ho sentito spesso parlare di te, ma sapevo che un giorno ci saremmo incontrati..." disse.
    Davanti a lui vi era uno squarcio nella realtà, un portale dal quale fuoriusciva una fioca luce bianca che non permetteva di vederne l'interno. Lo stesso apparso nel Prologo, per intenderci.
    "Uno strappo nel tessuto della realtà, utilizzato da taluni per viaggiare attraverso lo spazio e il tempo..." incominciò a dire, mentre girava lentamente attorno al portale, senza tuttavia staccare mai lo sguardo da esso.
    "Sa te potrebbe uscire potenzialmente qualsiasi cosa, come, ad esempio ..." continuò a dire, dando del tu al portale. Non riuscì tuttavia a terminare la frase, in quanto un oggetto di piccole dimensioni fuoriuscì da esso, rotolando fino ai piedi dell'uomo.
    "... un regalo?!" disse, non poco confuso, non appena lo vide. Si chinò per raccoglierlo, ma in quello stesso istante il portale incominciò a richiudersi, attirando la sua attenzione. Lo fissò fin ché non si richiuse, quindi incominciò a passarsi fra le mani l'oggetto da esso fuoriuscito.
    Era una scatola di forma quadrata, con un lato di circa dieci centimetri e alta otto. La scatola era avvolta da quella che in apparenza sembrerebbe carta da regalo, rossa con motivi festosi quali torte, palloncini e simili. Era inoltre rilegata da un nastro rosso che ne faceva il giro, terminando sulla sommità con un vistoso fiocchetto. Ad esso era attaccato un cartoncino, riportante una scritta fatta con una penna nera.
    L'uomo lesse quindi la scritta. "Buon Compleanno Chris" disse ad alta voce.
    Si voltò quindi verso il punto dove fino a poco fa c'era il portale, e pronunciò ad alta voce la conclusione a cui era arrivato: "Mi stai prendendo in giro, non è vero?"
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,884
    Location
    Sconosciuta

    Status
    Offline
    Capitolo 7 - Rivalità e Alleanze, Parte III

    ---



    "Si attiva ora il potere speciale dei mostri "Mondo Oscuro"! Quando questi vengono scartati, mi è concesso Evocarli Specialmente sul mio Terreno. Appari: Beiige, Avanguardia del Mondo Oscuro! Latinum, Esarca del Mondo Oscuro! Sillva, Signore della Guerra del Mondo Oscuro! Celt, Orco Sovrano del Mondo Oscuro! Goldd, Signore-Wu del Mondo Oscuro!" esclamò Xavier in tono solenne, in seguito all'attivazione della carta Magia Distruggi-Carte.
    In seguito, in suolo all'interno del campo di battaglia incominciò a tremare. Sul terreno di Xavier si formò una crepa, che andò sempre più allargandosi sino a diventare un vero e proprio burrone, dal quale fuoriusciva una spettrale luce di colore viola. Da esso a loro volta fuoriuscirono cinque mostri dalle fattezza demoniache.
    Il mostro più a sinistra era un guerriero, dalla pelle di colore azzurro, viola sulle mani, solcata dalle vene del mostro stesso, piuttosto visibili. Esso era rivestito con un armatura bianca la cui forma ricordava molto quella di uno scheletro umano, compreso l'elmo di forma ispirata ad un teschio. brandiva inoltre un arma, più precisamente una spada, la cui impugnatura era anch'essa fatta di osso (Beiige, Avanguardia del Mondo Oscuro ATK: 1600).
    Il secondo mostro, secondo partendo da destra, era un demone il cui corpo passava dal color platino al nero. Esso era dotato di una coda, lunga quasi quanto tutto il corpo, e di un paio di ali nere solcate da dieci file, cinque per ogni ala, di quelle che all'apparenza erano ossa. Dalle spalle gli fuoriuscivano due corni ricurvi verso l'alto, come pure dai lati della bocca, sebbene per questi ultimi sia più adatto il termine "zanne". Il suo mento, inoltre, era sufficientemente lungo ed appuntito da poter essere definito anch'esso un corno, arrivando così ad un totale di cinque (Latinum, Esarca del Mondo Oscuro ATK: 1500).
    Il terzo mostro, il più a destra, era un generale. Di colore grigio scuro questo guerriero possedeva due ali, le quali tuttavia erano richiuse e gli andavano verso il basso, ricoprendo così la funzione decorativa di mantello e non una funzionale (sebbene il mostro levitasse ugualmente, così come i suoi quattro compagni). Dalla sua testa, particolarmente alta e stretta, fuoriuscivano sei corna, due rivolte verso l'alto, due verso il basso e infine due ripiegate in avanti, andandosi a ricongiungere sul suo naso e coprendo così i suoi occhi. Ma la cosa che più colpiva del suo aspetto era in assoluto il fatto che dal lato esterno di ogni mano fuoriusciva una lama, lunga quanto tutto il braccio e talmente affilata da riflettere la luce sul filo (Sillva, Signore della Guerra del Mondo Oscuro ATK: 2300).
    Il quarto di essi era il secondo a partire da sinistra. Il suo corpo era principalmente di colore nero, ma l'armatura di colore grigio-azzurro che portava lo rivestiva quasi completamente. Egli era dotato di un paio di corna, perfettamente dritte, e di una lunga e spessissima coda dello stesso colore dell'armatura. Aveva inoltre quelle che a prima vista si definirebbero ali, ma che ad un analisi più accurata si rivelerebbero più simili ad un semicerchio dal quale fuoriuscivano cinque spuntoni, uno centrale rivolto verso il basso e due ad ogni lato. Anch'esse erano del colore dell'armatura, ed erano spesso più o meno quanto la coda, ovverosia più dei suoi stessi arti (Celt, Orco Sovrano del Mondo Oscuro ATK: 2400).
    Il quinto mostro, quello centrale, era decisamente più grande degli altri quattro. Doveva essere il doppio di Latinum, e quasi il quadruplo di Beiige. Il suo corpo era di un colore tendente al nero, ma in diverse sue parti era coperto da un'armatura d'oro, la quale formava diversi spuntoni all'altezza delle spalle e dell'addome. Della sua testa, anch'essa coperta da un elmo dorato, era visibile solo la bocca, dalla quale fuoriusciva un tetro fumo bianco, e gli occhi, o meglio due luci di colore rosso sangue intravedibili da due piccole aperture sull'elmo. Tale elmo era inoltre dotato di tre corna, due delle quali ricurve e rivolte verso il basso e una, quella centrale, rivolta verso l'alto. Era inoltre provvisto di due possenti ali, la punta delle quali era avvolta da una protezione dorata (Goldd, Signore-Wu del Mondo Oscuro ATK: 2300).
    "Sfortunatamente non mi è concesso dichiarare attacchi in questo turno, ma d'altra parte non credo di averne bisogno. Posiziono una carta coperta, e termino il turno" dichiarò infine Xavier, ponendo fine al suo turno.
    "Molto bene. E' il mio turno!" dichiarò Ra, pescando una carta dal proprio Deck, per poi inclinare leggermente il polso per osservare la carta appena pescata.
    "La carta che ho pescato è Stella Auros, di cui attivo il potere speciale: Quando questa carta viene aggiunta dal mio Deck alla mano mi è concesso di Evocarla Specialmente"
    Sul terreno di Ra si formò una moltitudine di particelle di luce che condensò nella sfera che già conosciamo, dotata di braccia e occhi.
    "Evoco tramite Evocazione Normale Stella Phiskeis, in Posizione di Attacco"
    Sul suo terreno si formò un buco dal quale fuoriuscì un Guerriero completamente avvolto dalla sua spessa armatura argentata. Era armato di due spade, ognuna delle quali dotata di due lame. Le impugnature delle stesse, rosse, erano inoltre collegate fra di loro attraverso due fili fatti apparentemente di pura energia, l'uno bianco e l'altro azzurro, unendo quindi le due spade in un'unica arma. Il Guerriero era inoltre dotato di un mantello dalla forma irregolare, anch'esso di colore argentato (Stella Phiskeis ATK: 1700).
    "Attivo quindi il potere speciale di Stella Phiskeis: Se questo Mostro non-Tuner viene utilizzato per la Synchro Evocazione di un mostro "Stella" posso utilizzare come mostro Tuner un mostro "Stella" direttamente dalla mia mano. Utilizzo quindi Stella Phiskeis sul mio Terreno e Stella Bios nella mia mano come Materiali per una Synchro Evocazione" dichiarò Ra, esplicitando l'effetto del proprio mostro.
    Subito dopo, una delle cinque carte nella mano di Ra si trasformò in un anello di luce, del diametro di circa due metri, che si posizionò attorno al corpo di Phiskeis. Quest'ultimo si scompose a sua volta in quattro sfere di luce che si allinearono al centro dell'anello stesso, formando così una colonna di luce.
    "Le stelle del cielo formano le luce che illumina il cammino degli uomini: Evocazione Synchro! Appari, Emissario del Firmamento: Stella Virgis!"
    A quelle parole la colonna di luce scomparve, rivelando così l'immagine del Guerriero della Costellazione della Vergine. Egli era dotato di un'armatura argentata, che tuttavia a differenza di Phiskeis non ricopriva tutto il suo corpo. Alcune parti come le mani, il collo e le ginocchia erano infatti ricoperte solo da un tessuto di colore blu. Dello stesso colore era l'interno del suo mantello, diviso in diversi "pezzi", il cui esterno era invece dello stesso colore dell'armatura. Era dotato di due ali, le quali tuttavia non erano attaccate al corpo. Erano infatti due ali sintetiche, fluttuanti in aria e percorse da alcuni solchi che irradiavano luce azzurra. Su entrambe le spalle di Virgis era infatti presente una punta di forma conica, irradiante la stessa tonalità di azzurro, collegando così "a distanza" le ali al corpo. Con o stesso sistema dovevano essere collegate le due sfere che orbitavano attorno al corpo del mostro, anch'esse dotate di una punta irradiante luce azzurra, le quali descrivevano un traiettoria circolare perfettamente orizzontale. Questo unito al fatto che i vari lembi del mantello fluttuavano leggermente e alla particolare posa del mostro, a piedi uniti e braccia divaricate con il bacino sporto leggermente in avanti, davano al Guerriero della Vergine un aspetto decisamente magico ed etereo (Stella Virgis ATK: 1900).
    "Attivo ora il potere speciale di Virgis, che mi consente una volta per turno di equipaggiarlo con un mostro "Stella" di Tipo Psichico che controllo. Ovviamente la mia scelta ricade su Stella Auros" proseguì poi Ra.
    A quelle parole Auros si illuminò di una luce bianca per poi cambiare la propria forma in quella di un calice dorato. In esso erano inoltre incastonate quattro gemme, della stessa tonalità di azzurro di quelle del corpo di Auros ma tagliate ad esagono, poco più sopra del centro dello stesso. Il calice tuttavia non fu afferrato da Virgis, ma anzi incominciò ad orbitare attorno ad esso insieme alle due sfere, rafforzando così l'immagine eterea del mostro.
    "Attivo ora il potere nascosto di Stella Auros: Questo effetto si può attivare solo quando Auros è in Modalità Reliquia, e mi permette si pescare una carta dal Deck una volta per turno, a condizione poi di scartarne un'altra" spiegò Ra, per poi estrarre la prima carta del suo Deck e mandarne successivamente una dalla mano al Cimitero.
    "Successivamente attivo il potere speciale di Stella Virgis, il quale mi permette di pescare tante carte quanti sono i mostri "Stella" ad esso equipaggiato. Attualmente ce n'è uno solo, quindi pesco una carta. Posiziono dunque due carte coperte, e termino qui il mio turno" concluse infine, mettendo fine al proprio turno mentre sul suo terreno apparivano due ologrammi rappresentanti il retro di una carta, posizionati verticalmente.
    Ra LP: 3500
    Xavier LP: 4000
    Samuel LP: 4500
    "Tocca a me. Pesco dal Deck!" esclamò Samuel, pescando la prima carta del suo Deck. La portò davanti al proprio sguardo, e non appena l'ebbe vista un lungo sorriso si disegnò sul suo volto.
    "Chiedo l'intervento di Raiden, Assaltatore Fedele della Luce, in Posizione di Attacco" dichiarò Samuel, posizionando una delle carte nella sua mano sul proprio Duel Disk.
    Fece quindi la sua comparsa sul Terreno di Samuel un monaco guerriero, con l'ormai nota animazione standard delle Evocazioni Normali. Egli portava un paio di pantaloni di colore blu provvisto in più punti di protezioni argentate decorate in oro, allo stesso modo della sua cintura.
    La parte superiore del corpo invece non portava indumenti all'infuori di un collare anch'esso dorato e una lunga fascia blu, che gli avvolgeva il collo e le spalle a mo' si scarpa. I suoi capelli erano inoltre raccolti in una lunga treccia che gli arrivava sino alla vita. Era armato inoltre di due spade dorate, una per ogni mano, il cui filo della lama era tuttavia formata di pura energia (Raiden, Assaltatore Fedele della Luce ATK: 1700).
    "Attivo quindi il potere speciale di Raiden, che mi consente una volta per turno di mandare due carte dalla cima del mio Deck al Cimitero" esplicitò, estraendo due carte dalla cima del suo Deck. Quando le vide un sorriso si disegnò sul suo volto, e subito dopo le mostrò al suo avversario.
    "Le carte che ho appena mandato al Cimitero sono Reame della Luce e Ryko, Cacciatore Fedele della Luce. Poiché tra esse c'era un mostro "Fedele della Luce" si attiva il secondo potere Speciale di Raiden, che così facendo aumenta il proprio Attacco di 200 unità, sebbene quest'ultimo particolare sia di secondaria importanza. Ryko, infatti, è il quarto mostro "Fedele della Luce" che ho mandato al Cimitero, il ché mi permette di Evocare il mio mostro più potente" esclamò Samuel, alzando al cielo una delle carte nella sua mano.
    Per tutta l'estensione del campo di battaglia si formarono particelle di luce che incominciarono immediatamente a dirigersi verso lo stesso punto. Queste condensarono quindi alle spalle di Samuel, ma non nella forma di un mostro come si potrebbe pensare. Esse generarono infatti un cancello, alto più di otto metri e largo sei, fatto interamente d'oro e rappresentante decorazioni di vario genere, la più brande delle quali era un rombo che univa i punti medi dei suoi lati. Tale rombo era diviso a metà dalla linea di separazione delle due ante, e da tale linea di separazione fuoriusciva una fioca luce bianca. Dopo alcuni secondi, il cancello incominciò ad aprirsi, rivelando al suo interno una luce bianca. E una figura, alta circa sei metri, nascosta da tale luce. Non appena le ante si furono aperte del tutto, la figura mosse un passo avanti. Poi un altro. Ed ad ogni suo passo si sentiva un tonfo. La creatura incominciò lentamente a fuoriuscire dalla luce fino a divenire completamente visibile.
    "Mostrati a noi, Divinità dei Signori della Luce. Appari, Drago del Giudizio!"
    Egli era un drago. Ed era più alto dello stesso Goldd, che pure non poteva essere definito di media grandezza. Il suo corpo era completamente bianco, con una leggera tendenza al grigio che ricordava il colore della cenere. Era dotato di quattro zampe, ognuna delle quali era dotata di tre artigli, di colore rosso, più un quarto a mo' di tallone. Possedeva inoltre due ali, con un'apertura complessiva di diversi metri. Dal collo in su il suo corpo pareva essere ricoperto di piume, fino alla testa in cui alcune di esse si sollevavano, e la cui forma ricordava quella dei rami di ulivo. Essi, insieme ai suoi lunghi baffi e alle ali, contribuivano a dare lui l'aspetto regale e maestoso che aveva (Drago del Giudizio ATK: 3000).
    In quel momento, sul terreno di Samuel erano presenti quattro Fedeli della Luce, allineati, più un enorme drago dietro la cui apertura alare era tale da proiettare un'ombra che ricopriva completamente gli altri quattro. Il terreno di Xavier non era meno spaventoso, controllando lui ben cinque demoni, di cui uno di grandi dimensioni, e non essendosi la spaccatura ancora richiusa. A un qualsiasi ipotetico spettatore sarebbe subito saltato all'occhio l'ossimoro, controllando uno mostri dalle fattezze demoniache e una crepa che irradiava una spettrale luce viola e l'altro dei mostri di estrema purezza di cui un drago dall'aspetto altamente maestoso, davanti ad un ancora aperto cancello che irradiava luce bianca. Ra, dal canto suo, controllava solo un mostro con 1900 punti di Attacco attorno al quale orbitavano due sfere e un calice. Ma ancora non lo attaccavano, ancora temevano le sue carte coperte. Erano stati messi in guardia circa le sue capacità. E se c'è una cosa che un duellante professionista sa fare bene, è non sottovalutare il suo avversario.
    Samuel gettò un'occhiata di intesa a Xavier, quasi chiedendogli l'autorizzazione a procedere. Quest'ultimo, per risposta, fece cenno di sì con la testa. Samuel posò quindi il suo sguardo sul Duel Disk, e più precisamente sulla carta del suo ace monster.
    "Attivo ora il potere speciale di Drago del Giudizio" esclamò Samuel a voce alta, facendo la mossa appena concordata (anche se solo con lo sguardo) con il suo compagno.
    "Questo effetto si può attivare solo pagando 1000 dei miei Life Points, ma in cambio di questo sacrificio mi è concesso di distruggere TUTTE le carte sul Terreno di gioco, ivi incluse le mie, fatta eccezione solo per Drago del Giudizio stesso. Il prezzo da pagare è alto, ma ne vale la pena se in cambio posso fare piazza pulita del tuo intero Terreno. Vai, Drago del Giudizio. DIVINE JUDGEMENT!" dichiarò quindi in tono solenne.
    A quelle parole il cielo si rannuvolò improvvisamente, sebbene fino a qualche secondo prima non vi era che qualche nuvola sparsa. Dopo pochi secondi, diversi fulmini incominciarono a piovere letteralmente sul campo di gioco, e per la prima volta Ra ruppe la sua innaturale freddezza. Sul suo volto era infatti apparso uno sguardo preoccupato, e quando vide i fulmini portò il braccio destro al di sopra della testa e abbassò quest'ultima, a difesa del colpo che stava per ricevere. E lo stesso fecero anche i suoi avversari, portando le braccia davanti al volto e piegando leggermente le ginocchia.
    I fulmini caddero su tutto il campo di battaglia. Uno di essi trapasso il petto di Virgis, facendolo esplodere insieme agli oggetti che gli orbitavano attorno. Altri due colpirono i mostri di Xavier, generando due esplosioni quasi simultanee che distrussero completamente i suoi mostri e le sue carte coperte. Uno di essi colpì anche il cancello dal quale era fuoriuscito Drago del Giudizio, mandandolo in macerie. La maggior parte, infine, si era schiantata sul suolo in mezzo ai tre contendenti, non distruggendo alcuna carta ma generando ugualmente forti esplosioni.
    Alla fine della tempesta, le esplosioni generatesi aveva sollevato talmente tanta polvere da non permettere ai contendenti di vedere i propri avversari. Solo quando questa si diradò la situazione divenne visibile: Il terreno di Ra era completamente vuoto, fatta eccezione per una sfera metallica caduta al suolo, presentante una vistosa ammaccatura. Era, più precisamente, una delle sfera ruotanti di Virgis, ora scomparso senza lasciare traccia. Non irradiava più alcuna luce, e si dissolse in particelle di luce dopo qualche secondo. La situazione di Xavier non era migliore, in quanto anche il suo terreno era stato ripulito completamente. Rimaneva solo la crepa nel terreno da cui erano fuoriusciti i suoi mostri. Diversamente, Samuel era steso a terra, in quanto uno dei fulmini era caduto a poca distanza da lui, gettandolo al suolo e provocandogli un danno di 1000 Life Points. Del cancello non era rimasta più alcuna traccia, nemmeno le sue macerie, mentre il mostro da esso fuoriuscito era ancora presente in campo, impassibile, e non presentava danni di alcun genere.
    "Non credevo che avrebbero distrutto le loro stesse carte per poter attaccare in sicurezza" pensò Ra, notando come Samuel avesse eliminato nove dei dieci mostri controllati complessivamente da lui e il suo compagno.
    "Forza Riflessa e Annulla Attacco" disse Samuel, rialzatosi senza troppa fatica, pronunciando il nome delle due carte coperte di Ra, ormai distrutte. "Avevi intenzione di difenderti dai nostri attacchi, a quanto pare. Beh, poco importa, ormai. Drago del Giudizio, attacca! Judgement Stream!"
    Ricevuto l'ordine, il Drago di Samuel caricò un fascio di energia bianca all'interno della sua bocca. Lo rilasciò dopo poco, indirizzato verso un'ormai indifeso Ra, generando una violenta esplosione.
    Quando quest'ultima si diradò, la figura di Ra ridivenne visibile. Era ancora in piedi, ma aveva le braccia incrociate dinanzi al volto e le ginocchia piegate, per attutire meglio il colpo. Era stato centrato in pieno, e il colpo l'aveva spostato di diversi centimetri, nonostante fosse riuscito a mantenere la posizione eretta.
    "Quel tipo ha una resistenza incredibile" pensò Samuel, posizionando una carta sul suo Duel Disk. "Termino il turno con una carta coperta"
    Ra LP: 500
    Xavier LP: 4000
    Samuel LP: 3500
    "Tocca a me, pesco!" dichiarò Xavier pescando una carta dal suo Deck.
    "Chiedo l'intervento di Zure, il Cavaliere del Mondo Oscuro, in Posizione di Attacco"
    Sul suo terreno fece la sua comparsa un altro mostro dall'apparenza demoniaca, più precisamente un cavaliere. Non comparve tuttavia dalla crepa, animazione riservata ai mostri Evocati tramite il loro stesso effetto, bensì con l'animazione standard delle Evocazioni Normali. Egli inoltre,diversamente dai mostri "Mondo Oscuro" precedentemente Evocati, non fluttuava, bensì poggiava i piedi a terra. Non indossava armature, eccetto che sulle gambe, ma portava due spalliere ricordanti lo scheletro di una mano umana. Da esse partiva un lungo e sottile mantello, di colore blu, ridotto ormai in pessime condizioni dati i vari strappi presenti su di esso, il quale contribuiva però a dare un aspetto spettrale al mostro. La sua testa presentava due corna, ed inoltre il mostro era dotato di una spada, la cui impugnatura era fasciata con delle bende (Zure, Cavaliere del Mondo Oscuro ATK: 1800).
    "Sei senza difese, Ra! Vai, Zure, attacco dretto!" esclamò Xavier, sicuro della sua imminente vittoria.
    Sentendo tale ordine il Cavaliere del Mondo Oscuro si slanciò contro il suo avversario, pronto a finirlo con un fendente verticale. Ma quando stava per sferrare il suo attacco, la sua spada andò a sbattere contro una barriera blu che circondava il corpo di Ra, divenuta visibile solo nel momento in cui toccò la spada di Zure. Impossibilitato ad attaccare, il Cavaliere del Mondo Oscuro tornò dal suo padrone, il quale era letteralmente incredulo dinanzi a quanto appena successo.
    "C-Cosa!? Come..." cercò di dire Xavier, senza però riuscire a esprimere una frase di senso compiuto.
    "Attivo la Carta Trappola Barriera dell'Angelo Custode dal mio Cimitero. Il suo effetto può essere attivato solo rimuovendola dal gioco mentre è nel mio Cimitero, ma mi permette di azzerare ogni danno, da combattimento o da effetto, fino alla fine del turno" spiegò Ra, illustrando il modo in cui era riuscito a parare l'attacco di Zure senza controllare alcuna carta.
    "Non è possibile. Una Trappola che si attiva dal Cimitero..." commentò Xavier. "Deve averla scartata in seguito all'effetto di Distruggi-Carte, o più probabilmente l'avrà spedita al Cimitero grazie all'effetto di Auros in previsione di una possibile distruzione delle sue carte coperte..." pensò.
    "Attivo la Carta Magia Sepoltura Sciocca, con cui mi è concesso mandare una Carta Mostro direttamente dal mio Deck al Cimitero. La mia scelta ricade su Grapha, Signore Drago del Mondo Oscuro!" disse a voce alta, non senza una nota di rabbia, procedendo con il proprio turno.
    "Ne attivo quindi il potere speciale: Se questa carta è nel mio Cimitero, posso Evocarla Specialmente offrendo un mostro "Mondo Oscuro" che controllo come Tributo. Sacrifico quindi Zure, Cavaliere del Mondo Oscuro" disse, mentre il corpo del suo Cavaliere si scomponeva man mano in particelle di luce viola che entrarono nella crepa.
    "Mostrati a noi, Divinità del Mondo Oscuro: Grapha!" esclamò quindi Xavier in tono solenne.
    A tale invocazione, dalla crepa incominciò molto lentamente a fuoriuscire il Dio del Mondo Oscuro. Ne fuoriuscì prima la testa, dalle fattezze di un teschio. Da essa fuoriuscivano cinque corna, una centrale rivolta verso l'alto e altre quattro, laterali, incurvate verso il basso. Ai lati del corno centrale vi erano inoltre due teschi, che potremmo definire ornamentali se non fossero parte integrante del corpo del mostro. Sul suo volto, all'interno delle cavità degli occhi, brillavano due occhi gialli, puntati dritti su Ra. Dalla bocca fuoriusciva uno strano fumo bianco, simile a quello prodotto da Goldd ma molto più denso.
    Altrettanto lentamente fuoriuscì anche il resto del corpo. La testa era attaccata alle spalle per mezzo di un lungo collo ricurvo, avvolto da quella che a prima vista sembrerebbe un'armatura. Ad un'analisi più approfondita, però, si sarebbe rivelata parte integrante del suo corpo, così come lo erano le decorazioni che gli avvolgevano le spalle e il petto. Da quest'ultimo, poi, aveva origine uno sperone, del tutto identico alle corna che aveva sulla testa. Era dotato di un paio di ali, nere come la pece e anch'esse di fattezze scheletriche. Era inoltre dotato di due braccia e due gambe da ognuna delle quali aveva origine un ulteriore sperone (o corno, che dir si voglia), più precisamente ai gomiti e alle ginocchia. Era inoltre dotato di una coda, lunga quasi il doppio del corpo, rivolta verso l'alto e che oscillava a destra e a sinistra senza un apparente schema logico preciso.
    Non appena fu fuoriuscito del tutto dalla crepa, il mostro si esibì in un possente ruggito rivolto verso Ra, facendo così la sua entrata sul campo di gioco (Grapha, Signore Drago del Mondo Oscuro ATK: 2700).
    "Sfortunatamente non mi è concesso dichiarare ulteriori attacchi in questo turno, di conseguenza sono costretto a passarti la mano. Non prima, però, di aver posizionato due carte coperte" dichiarò Xavier, ponendo così fine al proprio turno.
    Ra LP: 500
    Xavier LP: 4000
    Samuel LP: 3500
    "Questo Duello è durato fin troppo. E' il mio turno: Pesco dal Deck!" dichiarò Ra, iniziando il proprio turno e annunciando contemporaneamente la sua intenzione di terminare in esso l'intero Duello. Un proposito, questo, in apparenza non molto facile da rispettare.

    ---


    Ci spostiamo ora di scenario. Andiamo, più precisamente, sul tetto di uno dei numerosi grattacieli di Domino City. Qui vi troviamo un uomo, intento a guardare il panorama della città vista dall'alto. Era separato da essa da un pannello di vetro alto due metri e mezzo, un unico pannello che avvolgeva tutto il tetto, pressoché infrangibile, che impediva alle persone di cadere dal 127° piano. Quest'uomo in realtà non ci è nuovo: Si tratta, infatti, della medesima persona che ha conversato con l'Ispettore Wheel nel Capitolo 1, la stessa il cui solo nome terrorizzava il Sindaco di Domino. Egli stava appoggiato con la mano destra al vetro; lo sguardo era a tratti rivolto alla città, a tratti perso nel vuoto.
    "Sono passati quasi dieci anni, Mateus..." sussurrò.
    Una cosa, però, lo distolse dai suoi pensieri: Una fioca luce bianca proveniente dalle sue spalle. Si girò verso la fonte di quella luce, e un leggero sorriso apparve sul suo volto, misto ad una celata nota di paura.
    "Ho sentito spesso parlare di te, ma sapevo che un giorno ci saremmo incontrati..." disse.
    Davanti a lui vi era uno squarcio nella realtà, un portale dal quale fuoriusciva una fioca luce bianca che non permetteva di vederne l'interno. Lo stesso apparso nel Prologo, per intenderci.
    "Uno strappo nel tessuto della realtà, utilizzato da taluni per viaggiare attraverso lo spazio e il tempo..." incominciò a dire, mentre girava lentamente attorno al portale, senza tuttavia staccare mai lo sguardo da esso.
    "Sa te potrebbe uscire potenzialmente qualsiasi cosa, come, ad esempio ..." continuò a dire, dando del tu al portale. Non riuscì tuttavia a terminare la frase, in quanto un oggetto di piccole dimensioni fuoriuscì da esso, rotolando fino ai piedi dell'uomo.
    "... un regalo?!" disse, non poco confuso, non appena lo vide. Si chinò per raccoglierlo, ma in quello stesso istante il portale incominciò a richiudersi, attirando la sua attenzione. Lo fissò fin ché non si richiuse, quindi incominciò a passarsi fra le mani l'oggetto da esso fuoriuscito.
    Era una scatola di forma quadrata, con un lato di circa dieci centimetri e alta otto. La scatola era avvolta da quella che in apparenza sembrerebbe carta da regalo, rossa con motivi festosi quali torte, palloncini e simili. Era inoltre rilegata da un nastro rosso che ne faceva il giro, terminando sulla sommità con un vistoso fiocchetto. Ad esso era attaccato un cartoncino, riportante una scritta fatta con una penna nera.
    L'uomo lesse quindi la scritta. "Buon Compleanno Chris" disse ad alta voce.
    Si voltò quindi verso il punto dove fino a poco fa c'era il portale, e pronunciò ad alta voce la conclusione a cui era arrivato: "Mi stai prendendo in giro, non è vero?"
     
    Top
    .
7 replies since 16/2/2014, 20:39   161 views
  Share  
.