The Rise Of The Gods

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    Cavatore di menti

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    LA NASCITA DELLA DISTRUZIONE
    "La scienza. Da molte persone viene considerata come la massima realizzazione dell'uomo, il modo che egli ha per avvicinarsi alla posizione di Divinità che ha sempre desiderato. Altre persone invece la vedono come qualcosa che un giorno o l'altro rivolterà macchine e creazioni contro l'uomo. Purtroppo questi ultimi hanno avuto ragione.
    Se soltanto , questi uomini, avessero saputo cosa accadeva nel deserto del Minnesota, tutto questo non sarebbe mai successo.
    Ma partiamo dal principio a raccontare:
    Era il 3 Dicembre 2045 quando 2 uomini, vestiti di nero, con occhiali neri e vistose pistole nascoste nelle tasche, camminavano nel corridoio del Vrenix SkyPlace.
    “Sei sicuro che sia il posto giusto?” Disse ad un certo punto uno dei due.
    “Si , è qui. Senza dubbio quell'individuo vive qui” Rispose l'altro senza cambiare espressione.
    “E' vero quel che dicono? Cioè che è un giovane prodigio, un genio ventenne lodato da mezzo mondo? “ Domandò ancora l'uomo
    “Si, così dicono. Ecco è qui.” Rispose, per poi fermarsi davanti alla porta 202.
    Bussò e subito arrivò ad aprirgli un giovane sulla 20ina.
    Era alto circa 1 metro ed 80, aveva capelli castani ed occhi azzurri.
    Quello che colpì subito i due uomini fu il suo abbigliamento: portava una vestaglia striminzita color caffè, ed ovunque era macchiata di caffè.
    Ai piedi aveva degli strani mocassini a pois che iniziò subito a battere a terra.
    “I signori desiderano?” Esclamò d'un tratto il ragazzo notando che i 2 fissavano le sue scarpe.
    “Stiamo parlando con il signor Clayton, Richard Clayton?” Chiese uno.
    “Si, sono proprio io. Adesso per favore ditemi cosa vi occorre, ho da fare.” Rispose scocciato l'uomo.
    “Siamo qui per ordine del presidente degli Stati Uniti. Abbiamo da proporle un progetto.”
    Disse l'uomo in nero.
    “C-cosa? Prego, prego accomodatevi.” Esclamò sconvolto mentre faceva segno ai due ospiti di entrare.
    L'interno di quell'appartamento era ancora più strano e sporco dell'inquilino.
    Era un'unica stanza con al centro un tavolino con sopra decine di scatole di pizza e cibo cinese.
    A destra c'era invece un divano cosparso di vestiti sporchi e giornali.
    Ma la cosa più stupefacente era la parete in fondo.
    Decine e decine di monitor brillavano nel buio , con infiniti numeri che gli scorrevano sopra.
    Il ragazzo liberò subito il divano e il tavolino buttando tutto a terra , poi fece segno ai due ospiti di accomodarsi.
    “Allora , spiegatemi in cosa consiste questo progetto.” Chiese l'uomo.
    “Lei ha mai sentito parlare del gioco Yu-Gi-Oh?” Fu la risposta dell'uomo in nero.
    “Bè, un po' si. So che è un gioco di carte. Ma cosa centra questo con il progetto?!” Esclamò sorpreso dalla risposta.
    “Il progetto riguarda proprio quelle carte, o per essere più precisi la tipologia di carte conosciuta come “Carte Mostro” . Vogliamo rendere quelle creature reali, creare delle armi belliche inarrestabili. E speriamo nell'aiuto della sua mente brillante.” Rivelò l'altro uomo in nero.
    “E' una follia , sembra una cosa da film. Come fate a dire che è possibile??” Chiese allibito lo scienziato.
    “Ce lo dica lei se è possibile signor Clayton.” Risposero sorridendo i due uomini.
    “Bè, in teoria si. Basterebbe avere del dna e poterci smanettare liberamente, ma rimane comunque una follia. Non riuscirete a convincermi a collaborare.” Urlò il giovane contro i due.
    “Noi la pensiamo diversamente.” E così dicendo tirarono fuori dalla tasca 1 assegno a testa e lo consegnarono all'uomo. Ognuno di questi era da 1 milione di dollari.
    “E se ci aiuta ne avrà molti altri, centinaia” Disse porgendogli la mano uno degli uomini in nero.
    Il giovane ci pensò sopra e guardò quegli assegni.
    “Ok, accetto.” Esclamò il genio mentre, sorridendo, stringeva la mano all'uomo.

    Luogo: Area Segreta Sotterranea Nel Deserto Del Minnesota
    Giorno: 20 Dicembre 2045
    Soggetto: Richard Clayton
    Video Diario N1
    “Come da consiglio del presidente ho deciso di fare un video diario dove appuntare i progressi dell'esperimento.
    Oggi abbiamo eseguito la prima prova su un mostro piccolo, una creatura chiamata “Kuriboh”.
    Abbiamo inserito nello stampo genetico del dna di riccio per riprodurre la forma rotonda e del dna di gorilla per riprodurre la peluria.
    Inizialmente sembrava un'innocua palletta di pelo immobile, ma nel momento in cui abbiamo mandato un assistente a controllare se fosse vivo si è mosso come un fulmine ed ha ucciso l'assistente staccandogli la testa.
    Sono sempre più insicuro su questo progetto, ma i superiori continuano a dire che sono problemi che possono capitare e stiamo procedendo velocemente.
    Speriamo che le cose migliorino.
    Chiudo”

    Luogo: Area Segreta Sotterranea Nel Deserto Del Minnesota
    Giorno: 1 Gennaio 2046
    Soggetto: Richard Clayton
    Video Diario N2
    “Ieri sera per l'ultimo dell'anno abbiamo provato a ricreare un mostro denominato “Blaster, Drago Sovrano Dell'Inferno”.
    Non l'avessimo mai fatto.
    Nel momento preciso in cui è uscito dalla macchina plastica ha iniziato ad attaccarci ed ha ucciso 3 uomini prima che riuscissimo a sigillarlo.
    Oramai siamo rimasti in poco, ma fra non molto tempo saremo in grado di automatizzare del tutto il processo ed andarcene da qui.
    Noi sopravvissuti non vediamo l'ora.
    Chiudo”

    Luogo: Area Segreta Sotterranea Nel Deserto Del Minnesota
    Giorno: 30 Gennaio 2045
    Soggetto: Richard Clayton
    Video Diario N3
    “Finalmente siamo riusciti a dare il via alla riproduzione automatica delle carte utilizzando il dna degli esseri già creati.
    Adesso potremo abbandonare il laboratorio e la macchina che abbiamo chiamato C.C.C o 3C continuerà il lavoro creando tutti i mostri di Yu-Gi-Oh e tenendoli sotto controllo.
    Non vedo l'ora di tornare a casa e riposarmi finalmente.
    Per farvi capire quanto sono stanco basta dirvi che oggi quando abbiamo acceso C.C.C. Ho sentito una voce che mi diceva “Grazie umano, adesso il tuo dovere è finito”.
    Assurdità.
    Chiudo”

    Luogo: Grattacielo Vrenix
    Giorno: 2 Febbraio 2045
    Soggetto: Richard Clayton
    Video Diario N4
    “Questo è l'ultimo messaggio che lascio ai posteri.
    Mentre vi parlo un esemplare di Bestia Fantasma Meccanica CosaccoDrago e uno di Drago Ali Nere stanno cercando di distruggere il mio palazzo e tutti gli umani al suo interno.
    C.C.C è impazzito, ha ottenuto una sua volontà. Ci ha mandato contro tutte le creature a cui aveva dato vita ed ha infettato tutte le reti di comunicazioni mondiali per non permetterci di dare l'allarme alle altre nazioni.
    Abbiamo tentato di fermare i mostri con qualunque arma, ma è stato tutto inutile.
    Non c'è stato modo di fermarli.
    Il presidente è riuscito, poco prima di essere ucciso , a mandare in diretta nazionale un annuncio: “Chi riuscirà a salvarsi si rechi a New York nell'Empire State Building, qui ci sarà un passaggio che vi condurrà a Palacia, una città sotterranea circondata da mura impenetrabili. Buona fortuna a tutti voi e che Dio vi protegga.”
    Spero proprio di riuscire a raggiungere la città prima che sia tardi per me.
    Per chi troverà questo messaggio, vi prego perdonatemi, non consideratemi l'uomo che ha dato il via all'apocalisse.
    Chiudo”
    Fine registrazione


    DUE CUORI, DUE SOGNI, UN'ANIMA


    “Non puoi nasconderti per sempre” Risuonò una voce nell'ombra.
    “Chi sei? Cosa vuoi da me?” Chiese un ragazzino che si trovava in un vortice di tenebre.
    “Cosa voglio da te? Voglio il tuo potere!!” E dal vortice fuoriuscì una mano fatta di pura oscurità che si diresse verso il giovane.
    Ad un tratto si irradiò una fortissima luce che si contrappose tra il ragazzo e la mano.
    “Finchè ci sarò io non potrai avere il suo potere” Esclamò in tono solenne la luce.
    “Svegliati Jacob, Svegiati ora” Continuò la luce rivolgendosi al ragazzo.
    “Svegliati, svegliati Jacob. A scuola non si dorme” Di colpo la voce divenne di donna e Jacob aprì gli occhi.
    Era nella sua classe e ,mentre la professoressa Mergor lo fissava malissimo, i suoi compagni di classe lo guardavano ridendo.
    “Te l'ho detto che devi andare a dormire prima la sera Jaco” Gli sussurrò una dolce voce femminile seduta accanto a lui.
    “Zitti voi” Urlò la Megror “Adesso per punizione verrai alla lavagna interrogato Signor Mephis”
    “Ok Professoressa” Disse sbuffando Jacob mentre si alzava.
    “Allora, cominciamo” Iniziò la donna “Dov'è situata la nostra città? “
    “Un kilometro sotto la città terrestre New York” Esclamò tutto di un fiato il ragazzo.
    “Per quale motivo siamo costretti a vivere qui sotto?” Chiese ancora la donna.
    “Viviamo in questa città per difenderci dai mostri del Duel Monster che l'orribile Dottor Clayton ha messo in libertà sulla terra” Disse Jacob
    “Ok, va bene. Adesso vai a pos..” La donna non fece in tempo a finire la frase che Jacob continuò.
    “Però un giorno so che tutto questo finirà. Che qualcuno farà il modo che noi esseri umani non dovremo più avere paura di uscire e guardare il cielo. E quel qualcuno sarò io.” Urlò il ragazzo con gli occhi sognanti.
    “OkOk, però intanto libera la lavagna” Sorrise la maestra.
    Jacob allora si incamminò verso il suo posto. Non appena si fu seduto, la sua compagna di banco gli sussurò:
    “Io credo in te, lo sai!”
    “Grazie Lianquan, ma a quanto pare sei l'unica” Esclamò il ragazzo mentre con lo sguardo rabbuiato guardava la volta di pietra che si estendeva fuori dalla finestra.
    DrinDrinDrin
    “Ora andate ragazzi e ricordatevi di fare i compiti per domani” Disse la professoressa Megror “E tu piccolo riccio smettila di sognare” Si rivolse sorridendo a Jacob.
    Jacob si poteva di certo definire riccio, ma piccolo non di certo.
    Aveva dei ricci capelli castani e dei bellissimi occhi azzurri.
    Per essere un quattordicenne era ancora piuttosto basso, ma l'energia e la forza non gli mancavano di certo, così l'intelligenza.
    “Ehi Jaco, Jaco” Urlò un ragazzo mentre correva verso di lui.
    “Ehi Lion, che c'è?” Gli sorrise Jacob.
    “Spero che tu non abbia impegni per oggi pomeriggio. Ho scoperto una cosa sensazionale che devi assolutamente vedere.
    E' fuori città, perciò appena torni a casa preparati tutto l'occorrente per una scarpinata.
    Ci vediamo davanti casa tua alle due e mezzo.” Esclamò tutto euforico Lion.
    Era un ragazzo molto più alto di Jacob. Aveva capelli biondi lisci , lunghi fino alle spalle ed occhi di un verde chiaro che ricordavano un leoncino.
    “Ok, mi hai incuriosito” Disse ridacchiando Jacob che subito corse fino a casa.
    “Ciao mamma, sono a casa” Esclamò mentre richiudeva la porta di casa.
    “Ciao cucciolo! Ti ho lasciato il pranzo sul tavolo in cucina. Ora io vado a lavoro. Ciao” Rispose una voce dalla cucina.
    “Buon lavoro mamma. Io più tardi esco con Lion” Disse il giovine.
    “Ok, non fare tardi e non fare danni. Ci vediamo stasera” Rispose la madre mentre sbatteva la porta.
    Jacob salì subito nella sua camera.
    Chiamarla camera non sarebbe del tutto giusto. Infatti si trattava di una soffitta con un letto , un armadio ed una scrivania su cui era posato un fumante piatto di maccheroni al formaggio.
    “Uhmm, i miei preferiti” Disse mentre ci si fiondava addosso.
    Una volta finito di pasteggiare aprì l'armadio e dopo aver tirato fuori uno zaino iniziò a riempirlo con tutto ciò che gli capitava a tiro: merendine, una borraccia, una corda, degli scarponi ecc..
    Di colpo sentì bussare alla porta di sotto e diede un occhiata all'orologio: segnava le due e trentaquattro.
    “O cavoli, questo è di sicuro Lion. Sono in ritardo” Esclamò sconvolto, mentre contnuava a infilare cose nello zaino.
    “Dovrei aver preso tutto” Disse mentre si apprestava ad uscire dalla stanza.
    Di colpo si arrestò e diede un occhiata al fondo dell'armadio.
    Lì giaceva uno strano amuleto con delle venature ambrate che lo attraversavano ripetutamente da lato a lato.
    Jacob ricordò il giorno in cui suo padre glielo regalò, il giorno prima di sparire e di lasciare lui e sua madre da soli.
    “Figliolo, quando sarai in pericolo questo amuleto ti aiuterà e farà sì che i tuoi sogni diventino realtà” Disse quel giorno.
    Jacob sentì di nuovo bussare alla porta, così raccolse al volo l'amuleto , se lo mise nella tasca e discese le scale fino alla porta.
    Una volta aperta si trovò di fronte Lion rosso in faccia :
    “Ti sembra normale far aspettare le persone per più di un quarto d'ora razza di cretino?” Sbottò l'amico
    “Perdonami, stavo preparando lo zaino” Si scusò il ragazzo “ Ora andiamo, altrimenti si farà buio”. E così dicendo si incamminarono.
    Jacob seguì Lion per più di due ore, allontanandosi dalla città e salendo sempre di più verso l'alto.
    D'un tratto Lion si arrestò.
    “Ecco quello che ti volevo mostrare” Disse indicando una rampa di scale che si concludeva con una botola sigillata verso l'alto.
    “Abbiamo fatto tutta questa strada per una semplice botola?” Chiese innervosendosi Jaco.
    “Spero che tu stia scherzando. Non ti rendi conto di che botola stai parlando. Questa è la botola che porta in superficie. Al mondo reale” Disse euforico il giovane.
    Jacob non riusciva a crederci. Rimase senza fiato.
    Trentanni prima migliaia di persone erano scese correndo quelle scale, scappando dall'apocalisse che li rincorreva.
    Quelle era delle scale di salvezza viste da un verso, ma viste dall'altro delle scale che portavano all'inferno.
    “Hai provato ad aprirla?” Chiese tutto d'un tratto Jaco.
    “Certo che no, sei pazzo?” Domandò sorpreso l'amico. “Oltre al fatto che lì sopra c'è l'inferno, è stata sigillata, non ho abbastanza forza per aprirla.”
    “Io invece sono convinto di riuscirci” Disse mentre saliva le scale e con le mani afferrava le maniglie della porta.
    Jacob iniziò a tirare. Si vedevano le vene della testa che pulsavano per lo sforzo, ed il sudore che gli colava dalla fronte.
    Tutto d'un tratto la sua tasca emise un fortissimo bagliore e lui cadde all'indietro, portando con sé le due ante della porta.
    “C-c-cosa hai fatto Jaco?! Io corro a chiamare aiuto per richiudere la porta, tu aspetta qui.” Disse terrorizzato Lion.
    “NO!” Urlò Jacob. “Io vado lì fuori”
    “Tu sei impazzito. Fai quello che ti pare. Se vuoi morire , muori. “ Urlò terrorizzato mentre piangeva e correva verso la città.
    Jacob uscì.
    La botola risbucava in un grande quadrato di cemento, con hai lati alcuni brandelli che una volta dovevano essere un muro.
    Jaco subito alzò lo sguardo per ammirare il cielo.
    Era una cosa stupefacente, una distesa azzurra senza limiti.
    Di colpo tutta questa bellezza si oscurò, e qualcosa di gigante passò sopra a Jacob.
    Jacob terrorizatò iniziò a scappare, ma inciampò nello scheletro di un bambino e cadde.
    Rivolse lo sguardo dritto davanti a sé proprio nel momento in cui un grande drago con le scaglie bianche latte che rilucevano e dei lucidissimi e purissimi occhi blu volava a tutta velocità verso di lui.
    Jaco si chiese perchè il destino lo avesse voluto morto così presto, perchè non gli aveva dato la possibilità di realizzare i suoi sogni.
    Chiuse gli occhi aspettando il colpo che avrebbe messo fine alla sua esistenza, ma non arrivò mai.
    Sentì un ruggito di dolore ed aprì gli occhi.
    Davanti a lui stava un umanoide color rosso, apparentemente fatto di luce che impugnava una spada conficcata nel cranio del drago.
    “Cosa sei tu? Perchè mi hai salvato?” Chiese terrorizzato, ma allo stesso tempo un po' più sicuro , il ragazzo.
    “Il mio nome è Bujin Yamato e rappresento nel Duel Monster la reincarnazione di un dio. Sono qui per salvarti e proteggerti.” Esclamò l'essere mentre si inginocchiava davanti al giovane.
    “Ma da dove sei uscito? E perchè, sopratutto, mi vuoi proteggere?” Chiese scettico Jaco.
    “Io ero sigillato nell'amuleto che in questo momento ai in tasca e sono stato creato al solo scopo di proteggere te e liberare questo mondo.” Gli confessò Yamato.
    “Ma chi ti ha creato? E per quale motivo eri nell'amuleto che mi ha regalato mio padre?” Domandò scandalizzato non capendoci più niente Jacob.
    “Non è forse chiaro? Mi ha creato tuo padre. Tuo padre ha dato il via a tutto questo. Tuo padre è Richard Clayton!”
     
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