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Berlusconi condannato perché sapeva”
Bufera sul presidente della Cassazione
Lui: “L’intervista è stata manipolata
Una giornata di polemiche che ha visto recapitare un’informativa al Guardasigilli, Annamaria Cancellieri a cura del primo presidente di Cassazione, Giorgio Santacoroce, e una richiesta di avvio pratica al Csm. Ha scatenato un putiferio già dall’apertura delle edicole l’intervista del giudice Antonio Esposito, presidente della sezione feriale della Cassazione, titolare della sentenza sul caso Mediaset-Berlusconi, al “Mattino”. Nell’intervista si leggeva che l’ex premier Silvio Berlusconi sarebbe stato condannato perché sapeva, non perché non poteva non sapere. «Non poteva non sapere? Potrebbe essere un’argomentazione logica ma non può diventare principio alla base della sentenza».
In seguito il giudice rettifica le sue parole, ma il direttore del quotidiano le conferma in toto. In serata la polemica non si è ancora placata con Esposito che denuncia una «manipolazione dell’intervista» spiegando che «Il testo da pubblicare, inviatomi dal giornalista del “Mattino” , dopo il colloquio telefonico , via fax , alle ore 19,30 del 5 agosto 2013 - spiega Esposito in una lunga nota - è stato manipolato con l’inserimento, da parte del giornalista, dapprima della seguente domanda (mai rivoltami): «Non è questo il motivo per cui si è giunti alla condanna? E quale è allora?». E poi della seguente risposta (mai da me data): «Noi potremmo dire: tu venivi portato a conoscenza di quel che succedeva. Non è che tu non potevi non sapere perché eri il capo. Teoricamente, il capo potrebbe non sapere. No, tu venivi portato a conoscenza di quello che succedeva. Tu non potevi non sapere, perché Tizio, Caio e Sempronio hanno detto che te lo hanno riferito. È un po’ diverso dal «non poteva non sapere».
Intanto però il Pdl si infuria, le polemiche crescono e interviene anche il Primo presidente Santacroce. «Ho provveduto a inviare al ministro della Giustizia una nota per riferirle i fatti, così come mi sono stati riferiti da Esposito», afferma Santacroce. «Reputo inopportuna l’intervista -dice Santacroce-, per noi i magistrati parlano solo attraverso le sentenze. Però naturalmente Esposito è libero di parlare con i giornalisti, magari poteva evitare di farlo, ma ormai la cosa è fatta».Molto probabilmente «la vicenda non verrà discussa al Csm -afferma ancora-, ormai il rapporto è tra Esposito e “il Mattino”. La sentenza -conclude- è espressa dal dispositivo, e le motivazioni vengono, normalmente, dopo». Subito dopo intervengono i consiglieri laici del Csm in quota Pdl: «Abbiamo appena chiesto l’apertura di una pratica per la valutazione della deontologia del presidente Antonio Esposito», afferma il consigliere Nicolo’ Zanon. «Viene violato un obbligo di riservatezza, la sentenza non è stata ancora depositata. Che poi lo faccia, in modo così netto, il presidente del collegio giudicante è particolarmente scorretto, al limite avrei capito il relatore della sentenza».
Da parte sua il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli fa sapere: «Nelle ultime ore ho letto molte dichiarazioni che sottolineano la gravità dell’intervista rilasciata dal giudice Esposito ed evocano conseguenze processuali ed interventi disciplinari. Credo che la vicenda vada ricondotta nei suoi limiti, che si sia scatenata la classica tempesta in un bicchiere d’acqua». Certe «regole di opportunità», spiega Sabelli, «devono valere soprattutto quando si è in presenza di processi sui quali c’è una grande attenzione mediatica: l’obiettivo è quello di evitare che si dia il “la”, come in questo caso, a polemiche fondamentalmente inutili». Nel caso in questione, però, «stiamo parlando di una sentenza irrevocabile: con la lettura del dispositivo si forma il giudicato e una volta che si forma il giudicato nessuna intervista può avere riflessi di natura processuale. Le parole del giudice Esposito hanno seguito questa sentenza, non l’hanno in alcun modo anticipata. E questo, secondo me, e a leggere rigorosamente la norma, esclude anche la possibilità di interventi di carattere disciplinare». Quanto, infine, alla successiva precisazione-smentita di Esposito, ammette Sabelli, «non voglio entrare nel merito della querelle con il direttore del quotidiano che ha pubblicato l’intervista, non so come siano andate davvero le cose, ma Esposito ha detto che parlava in termini generali anche se, immagino, questi termini trovavano poi riferimento al caso di specie».
«Fra l’altro -continua Ghedini- Esposito avrebbe affermato che il presidente Berlusconi sarebbe stato avvertito delle asserite illecite fatturazioni da “Tizio, Caio e Sempronio” e per ciò meritava la condanna. La tesi in punto di diritto è del tutto errata, ma come qualsiasi controllo degli atti può dimostrare così non è. Mai nessun testimone ha dichiarato che Silvio Berlusconi conoscesse o si occupasse dell’acquisto dei diritti cinematografici né in particolare che si occupasse degli ammortamenti o delle dichiarazioni fiscali. Dunque il presidente Berlusconi doveva essere assolto». «Dimentica altresì Esposito che alla difesa del presidente Berlusconi sono stati negati sistematicamente tutti i testimoni che avrebbero potuto comunque escludere radicalmente ogni sua responsabilità. Ma sempre Esposito oggi ha smentito l’intervista affermando di aver parlato in generale». «La tesi già di per sé sarebbe assai peculiare, poiché è facile cogliere l’inopportunità di tale intervento senonche’ il direttore del giornale in questione ha dichiarato che l’intervista a Esposito è stata trascritta letteralmente e vi è la registrazione. Se così fosse tale accadimento è, come è facile comprendere, ancor più grave e dimostrerebbe un atteggiamento a dir poco straordinario. È evidente che gli organi competenti dovranno urgentemente verificare l’accaduto che non potrà non avere dei concreti riflessi sulla valutazione della sentenza emessa», conclude Ghedini.
Dopo Ghedini, ecco Coppi rincarare la dose, chiedendo che Esposito faccia dei nomi. «Siamo presi in assoluto contropiede da un’iniziativa del tutto inusuale e dai contenuti che a nostro avviso non hanno corrispondenza in quello che è il processo. Siamo pieni di perplessità...», dice il principe del Foro all’Adnkronos. «La sentenza ormai c’è -prosegue Coppi- ma le dichiarazioni rese, soprattutto quelle su Berlusconi che sarebbe stato informato da Tizio, Caio o Sempronio, ci lasciano davvero sorpresi. Visto che ormai il ghiaccio è stato rotto, Esposito dica anche chi sono gli informatori del Cavaliere. Ci dica nomi e cognomi -incalza il legale di Berlusconi- e gli atti del processo da cui risultano queste dichiarazioni. Se si parla della motivazione prima ancora che sia depositara, allora dica tutto...», taglia corto Coppi. A chiusura di una giornata convulsa, arriva la nota di Renato Schifani e Renato Brunetta: «Siamo meravigliati per l’intervista del dottor Antonio Esposito e stupiti per i contenuti della stessa», dichiarano congiuntamente i capigruppo del Pdl al Senato e alla Camera. «Nelle aule universitarie ci hanno insegnato che i giudici parlano solo con le sentenze, a maggior ragione avrebbe dovuto farlo chi ha presieduto la sezione della Cassazione che ha giudicato Silvio Berlusconi, da venti anni principale protagonista della politica e delle istituzioni -proseguono Schifani e Brunetta-. Si tratta di un infortunio, gravissimo, a conferma dell’ineluttabilità di una riforma che ponga fine alla sfibrante contrapposizione tra giustizia e politica, ridia tempi certi ai procedimenti civili e penali attuando davvero i principi del giusto processo sanciti dalla Costituzione».
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! ShadowOfItakoala10.
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posso descrivere in un parola le cose che hai scritte cioe
LOL. -
Beppe 94.
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Berlusconi condannato? Era ora. Adesso bisogna levarlo dalle palle anche in Parlamento . -
! ShadowOfItakoala10.
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thank you for thi non like https://img.forumfree.net/html/emoticons/biggrin.gif . -
Beppe 94.
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Finiscila di fare il coglione, è un argomento serio questo . -
! ShadowOfItakoala10.
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dai ragazzi se ci impegnamo possiamo arrivare a 3 meno . -
Sureilose.
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Ti ricordo Koala che al potere del paese in cui vivi c'e' una persona che dovrebbe andare in galera e spero ci vada quindi non credo sia il momento di scherzare. Anche perchè secondo me non è l'unico dei politici che deve andare al fresco
E ovviamente un mippio a Nova per aver aperto questo topic
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Come godo 
Era ora che quel Berluscane si levasse dalle palle
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Beppe 94.
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E secondo te si leverà così facilmente dalle palle?
Qua l'unica per levarselo DAVVERO dalle palle è che crepa... E lì prevedo feste in tutte le piazze d'Italia, con fuochi d'artificio e caroselli, manco l'Italia che vince il mondiale
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Sureilose.
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CITAZIONEE secondo te si leverà così facilmente dalle palle?
Qua l'unica per levarselo DAVVERO dalle palle è che crepa... E lì prevedo feste in tutte le piazze d'Italia, con fuochi d'artificio e caroselli, manco l'Italia che vince il mondiale
Si zio ma è talmente ricco che delle cure piuttosto di non morire le trova. Rovina l'Italia fino all'ultimo. E ci rovina anche il mondiale
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Beppe 94.
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Pensa se l'anno prossimo l'Italia vince il mondiale e pochi giorni dopo crepa B.
Festa per 1 settimana
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Sureilose.
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Festa per tutto l'anno
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.Ti ricordo Koala che al potere del paese in cui vivi c'e' una persona che dovrebbe andare in galera e spero ci vada quindi non credo sia il momento di scherzare. Anche perchè secondo me non è l'unico dei politici che deve andare al fresco
E ovviamente un mippio a Nova per aver aperto questo topic
Sure, TUTTI DEVONO ANDARE FUORI DAI COGLIONI. Berlusconi sara' fuori, ma nulla cambiera'. Koala e' una discussione seria, non scherzarci.. -
FireQuixo.
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AHAHAHAHAH Pensate davvero che andrà in galera? O ai domiciliari? O AI SERVIZI SOCIALMENTE UTILI? Siate realisti, finché non crepa se la passerà SEMPRE bene quel nonnetto bastardo . -
Beppe 94.
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Sure, TUTTI DEVONO ANDARE FUORI DAI COGLIONI. Berlusconi sara' fuori, ma nulla cambiera'. Koala e' una discussione seria, non scherzarci.
Chiudiamo il parlamento.
Berlusconi condannato |
