I Paladini del Tempo

L'ultima cosa che ricordo fu il viso terrorizzato negli occhi di Jason ed Angelo. Poi più nulla, se non il vomito che riaffiorava di tanto in tanto. non ero sveglia, ma nemmeno addormentata. Ero piuttosto in uno stato di dormiveglia in cui sentivo benissimo il vomito che saliva e scendeva dalla gola e un uomo che parlava:
< Benvenuti, ciclisti, al Primo Giro d'Italia!>
Primo giro d'Italia?
Aprii gli occhi e mi resi conto di dove ero. Anzi, di dove non ero. Non ero più nel bosco. Mi trovavo in una città, ma senza palazzi, tutte le abitazioni e le fabbriche erano antiche, sembravano del secolo scorso. Poi ripensai a ciò che aveva detto il signore. Primo giro d'Italia... qualcosa non quadrava. Come era possibile? se eravamo nel 2013 sarà stato almeno il 103°, non il primo. Mi guardai bene intorno. Vidi Jason ed Angelo dormienti sulla strada. I riccioli di Jason sembravano grani d'oro al vento... non era il momento di pensare a quelle cose e cercai di svegliarli.
< Hey, svegliatevi, non siamo più nel bosco!> Iniziai a scrollarli.
Dopo poco Angelo si svegliò:
< Come hai detto? Non abbiamo più posto? >
< No, tontolone, non siamo più nel bosco! guadati intorno!>
La faccia di Angelo passò da assonnata a terrificata. Intanto si svegliò ance Jason.
< Dove siamo? > domandò Jason dopo essersi ripreso
< Non saprei, un uomo ha detto che eravamo al primo giro d'Italia > dissi
< Non può essere, il primo giro d'Italia fu nel 1909, noi siamo nel 2013> Constatò Angelo
< Andiamo a vedere per capire meglio.> Propose Jason
Ci dirigemmo verso la voce. Poi trovammo una cosa inaspettata. Una folla di gente bloccava la strada, tutti sembravano in visibilio. Poi sentii uno sparo. Ci girammo verso il rumore e vedemmo dei ciclisti che iniziavano a pedalare. Era una gara... forse davvero il Giro d'Italia.
< Chiediamo a quell'uomo dove siamo!> propose Jason
< Lo so già, siamo a Milano> concluse Angelo
Domandai:
< Come lo sai? >
< Il primo giro d'Italia partì a Milano, vi siete dimenticati che lo seguo tutti gli anni?>
Effettivamente si, ci eravamo dimenticati della passione di Angelo per il ciclismo.
< E come abbiamo fatto a finire qui? E nel 1909, tra l'altro? > domandai terrorizzata
< Il tipo ha detto che i nostri medaglioni possono generare il Plasma. Questo è in grado di modificare lo spazio e il tempo...> ricordò Jason
<e chi ne possiede una piccola parte può viaggiare dove e quando vuole> Conclusi
Poi mi accorsi. Avevo ancora il ciondolo al collo. Eppure non ricordo di essermelo rimesso.
< Ma se quell'uomo cercava tanto i Talismani, allora adesso cercherà noi > Obbiettò Angelo
< Magari lui potrà spiegarci tutto > dissi.
Purtroppo, non sapevamo dove fosse. Da quando mi ero svegliata non lo avevo più visto.
Poi la vidi. Una luce proveniente da una strada. Non era una luce normale. Non sapevo cosa fosse, ma mi attirava in modo incredibile. Credevo che avrebbe potuto salvarci. Andai verso la luce.
Gli altri mi seguirono, incantati come me da quello spettacolo ancora da guardare.
Quando svoltammo rimanemmo sconcertati. Era un vicolo cieco di Milano, ma là si trovava... beh, non sapevo cosa fosse. Sapevo solo che era quella che ci attraeva.
Era una sfera rossa di una sostanza forse liquida che pulsava e levitava per aria. Era immobile e girava su se stessa, come se stesse decidendo cosa fare.
< Lo avete trovato, finalmente> Quella voce melliflua ci invase le orecchie e sembrava non volersene andare. Ci voltammo e vedemmo il Gentiluomo.
< Vi chiederete cosa sia questo. Questo è il Plasma. Voi ne avete sprigionato una piccola parte che ora può vagare per lo spazio-tempo ma ha un potere straordinario. Indi percui, se voleste lasciarmi passare... >
< Non ci sposteremo da qui! > Mi avventai a gridare.
< Beh, allora lo lascerete scappare, guardate, va verso il muro.> Ci fece notare l'uomo
< Non può scappare > Constatò Angelo
< E qui casca l'asino! > Esclamò il malvagio < Il plasma si muove dove vuole. se trova un muro, può attraversarlo e creare delle distorsioni nello spazio-tempo, per esempio facendoci comparire la testa di un elefante. Oppure....>
< Oppure cosa? > domandò Jason
< Oppure crea un varco nel tessuto spazio-temporale e quindi un portale che porta in un luogo lontano da qui, sia in senso fisico che in senso temporale. Potrebbe portare nel futuro, nel passato, nel 1875, nel 3.000 Avanti Cristo... dovunque e in qualsiasi momento. Ovviamente, prendendolo si potrà controllare il suo potere e tornare nel 2013 >
Appena finì la frase iniziammo a correre verso la sfera. Avremmo potuto tornare a casa ed ottenere quel potere.
Poi la sfera fece una cosa incredibile. Iniziò a girare vorticosamente su se stessa ancora più di prima, fendendo l'aria.
Intorno ad essa, tutto sembrava piegarsi al suo potere. se la si guardava, a volte sembrava di avere caldo, a volte di congelare, di vedere un coccodrillo, un aereo, una scintilla, una fortezza.
Tutto e niente.
Poi la sfera scomparve ed al suo posto c'era un cerchio. Sospeso per aria dal diametro di circa due metri.
Eravamo sconcertati. Ad un tratto, dal cerchio comparve un uccellino. Peccato che non ci fosse un uccellino da nessuna parte, prima che comparisse.
< Ecco il potere del Plasma! Avete appena assistito alla creazione di un varco verso un altro tempo e un altro luogo. Ora, se non vi dispiace, mi lancio all'inseguimento.> disse il Gentiluomo. Poi ci scansò e si buttò nel portale.
Dopo un attimo di sconcerto ci avvicinammo.
Dall'altra parte si vedevano delle luci che giravano vorticosamente.
< Ci buttiamo? > Propose Jason
< Andiamo > esclamammo Angelo ed io insieme.
Poi tutti insieme ci buttammo nel portale.
Ancora quella sensazione. Vomito. Poi tutto buio.
Quando riaprii gli occhi sentii una voce
< Altolà, chi osa mettere piede nella foresta? >
< Noi... noi siamo > tentai di dire
< Sarà meglio che non siate inviati di Messer Giovanni Senza Terra.> disse la voce
< Giovanni senza Terra? Ma quindi dobbiamo essere...>
< Nella foresta di Sherwood. Ed io sono Robin Hood.>